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Cinema: “The Buriti Flower” di João Salaviza e Renée Nader Mezzora è il miglior documentario del 64° Festival dei Popoli

E' il miglior documentario del 64° Festival dei Popoli

“Vista Mare” di Julia Gutweniger e Florian Kofler, che svela i mestieri poco conosciuti dietro le quinte della vacanze estive lungo la costa adriatica, vince il Concorso Italiano

 “The Buriti Flower” di João Salaviza e Renée Nader Messora, racconto della lotta per la libertà del popolo indigeno brasiliano, è il miglior documentario del 64° Festival dei Popoli


I premi per il miglior mediometraggio a “Stand Out My Sunlight” di Messaline Raverdy e
miglior corto a “Ever since, I have been flying” di Aylin Gökmen

 

Firenze, 11 novembre –  È “The Buriti Flower” di João Salaviza e Renée Nader Messora (Portogallo, Brasile, 2023), un racconto del popolo indigeno brasiliano dei Krahô nella foresta amazzonica, continuamente minacciato dal mondo occidentale globalizzato, ma sempre guidato da amore per la natura e lotta per la libertà e per la propria sopravvivenza, ad aggiudicarsi il Premio Miglior lungometraggio del Concorso Internazionale al 64° Festival dei Popoli la cui cerimonia di premiazione si tiene l’11 novembre, alle 20.30 al cinema La Compagnia di Firenze.

Il premio (8.000 euro) è stato assegnato dalla giuria internazionale composta dalla regista Nataša Urban (Serbia), dalla produttrice Alice Lemaire (Belgio) e dal curatore e distributore Johannes Klein (Germania), con la seguente motivazione: “Fin dalla prima scena, questo film ci ha incantati. Ci siamo immersi nella comunità Krahô, amando, soffrendo, sognando con loro, e la loro perdita e la loro lotta sono diventate le nostre. Tutta la bellezza e l’orrore del mondo sono magistralmente racchiusi in questo film. Non solo politicamente rilevante oggi, è un film senza tempo che ci mostra l’eterna ripetizione della violenza e della predazione”. 

 

“L’edizione che si è appena conclusa ci ha dato grande soddisfazione – ha detto Alessandro Stellino, direttore artistico del Festival dei Popoli – non solo per la risposta del pubblico nei confronti della programmazione, con particolare attenzione ai focus tematici e ai nostri ospiti speciali, ma anche per l’intensa partecipazione a tutte le attività legate al mercato e alla produzione del documentario. Il rinnovato spazio dedicato all’industry del festival, Doc at Work, ha visto la presenza di tanti referenti provenienti dai principali festival internazionali e di molti professionisti del settore italiani, a valorizzare ulteriormente la proposta dei progetti in lavorazione. Il Festival dei Popoli intende infatti confermare nel tempo la propria natura di laboratorio di cinema del futuro e va sottolineato in questo senso anche l’intenso lavoro volto al coinvolgimento delle giovani generazioni con tutte le attività e le proiezioni della sezione Popoli for Kids & Teens. Non si tratta solo di confermare e rafforzare la proposta culturale ma anche di porre le basi affinché l’eredità di oltre sessant’anni di lavoro del festival produca nuovi frutti negli anni a venire ”.

 

Il Premio per il Miglior Mediometraggio (4.000 euro) è stato assegnato a “Stand Out My Sunlight” di Messaline Raverdy (Belgio, 2023) con la seguente motivazione: “Attraverso un film accuratamente realizzato e montato, la regista ci ha trasportato nel ricco mondo interiore del suo amico Joseph, cogliendone la bellezza nel caos. L’amore e l’ammirazione reciproca che condividono ci hanno scaldato profondamente”.

 

Il Premio per il Miglior Cortometraggio (2.500 euro) è andato a “Ever since, I have been flying” di Aylin Gökmen (Svizzera, 2023) con la seguente motivazione: “Siamo rimasti profondamente colpiti dal coraggio del protagonista nel mostrare la sua vulnerabilità e impressionati dalla capacità della regista di gestirla con un linguaggio cinematografico e poetico. In una modalità perfetta, essenziale, questo film svela l’inconcepibile violenza subìta con una sensibilità, una tenerezza e una bellezza infinite che ci hanno lasciato senza parole”.

 

Il premio al Miglior Documentario Italiano (3.000 euro), assegnato dalla giuria composta dalla distributrice e produttrice Raffaella Pontarelli; dalla regista, produttrice e sceneggiatrice Micol Roubini e dal distributore Pietro Liberati, è andato a “Vista Mare” di Julia Gutweniger e Florian Kofler (Austria, Italia, 2023), che svela i mestieri poco conosciuti dietro le quinte delle vacanze estive lungo la costa adriatica. Questa la motivazione della giuria: “Adottando un punto di vista insolito su una realtà sotto gli occhi di tutti, gli autori riescono a rivelare il lato grottesco e paradossale di un mondo che sotto il sole appare divertimento ed emozione. Un mondo che si rivela qui come un meccanismo freddo e millimetrico che ingabbia, illude, e risulta alla fine totalizzante. Uno sguardo asettico e analitico che non si dimentica, anche per la sua feroce ironia.”

 

La Targa Gian Paolo Paoli al miglior film antropologico è stata assegnata dalla giuria internazionale a “Zinzindurrunkarratz” di Oskar Alegria (Spagna, 2023), con la seguente motivazione: “Con un’audace proposta cinematografica, il regista rievoca dal passato le storie, i gesti, i suoni, le tradizioni della comunità di cui lui e la sua famiglia fanno parte; ne risulta un’antropologia molto personale e commovente”.

 

Il Premio distribuzione in home video CG Entertainment “POPOLI Doc” per il Miglior Film Concorso Italiano è andato a “Agàpe” di Velania A. Mesay e Tomi Mellina Bares, con la motivazione “Questo film parte da un’idea semplice e geniale allo stesso tempo: far parlare i protagonisti dell’unico argomento capace di annullare completamente la distanza tra loro, nati, per caso, dalla parte sbagliata del pianeta, e noi che guardiamo, comodi, liberi, al sicuro, da quella giusta. Loro senza niente, tranne l’amore; noi con tutto, ma ugualmente degli esuli, senza l’amore. Un teorema essenziale sull’uguaglianza, esatto e senza un’ombra di retorica”.

 

CG Entertainment (www.cgtv.it) offre poi al film europeo vincitore della sezione Habitat l’opportunità di essere distribuito on demand sulla piattaforma cgtv.it. Quest’anno il Premio distribuzione on demand CG Digital per il Miglior Film Europeo (sezione Habitat) è andato a Bottlemen di Nemanja Vojinović (Serbia, Slovenia, 2023) con la motivazione: “Si può costruire un piccolo impero, una gang, la propria carriera su una montagna maleodorante e tossica di rifiuti? Questo film ci ha colpito per lo sguardo acuto ed ironico, il ritmo a metà tra la ballata western e l’avventura picaresca, la tenera consapevolezza con la quale ci immerge nello sguardo di un piccolo eroe alle prese con gli scarti di un’umanità predatrice, noncurante della sua stessa sopravvivenza.”

Il Premio distribuzione in sala “Gli Imperdibili” va a “Dalla Parte Sbagliata” di Luca Miniero (Italia, 2023) con questa motivazione: “Quest’anno il premio distribuzione in sala “Imperdibili”, assegnato dallo staff de La Compagnia, va ad un film che immaginiamo possa coinvolgere ed emozionare il nostro pubblico fin dalle prime immagini. Un terribile fatto di cronaca quasi dimenticato e il racconto della vita che va avanti attraverso le parole e i ricordi di bambini diventati adulti.  L’amore, la nostalgia, le emozioni, raccontate con la giusta distanza, accompagnano lo spettatore in un viaggio tra il presente e il passato.”

Il Premio “Diritti Umani” – Amnesty International Italia va a “Twice Colonized” di Lin Alluna (Danimarca, Canada, Groenlandia, 2023) “per la capacità di raccontare la lotta quotidiana dell’avvocata Aaju Peter e della comunità Inuit, fatta di uomini, donne e bambini che tuttora scontano gli effetti duraturi del colonialismo rimanendo oggetto di discriminazioni nella vita quotidiana, anche nel sistema sanitario e scolastico. Il nostro premio va quindi a un racconto necessario, intimo e di comunità”.

Il Premio distribuzione in sala “Il cinemino” assegnato dal team de Il Cinemino è andato a “Dalla Parte Sbagliata” di Luca Miniero (Italia, 2023), con queste parole: “Perchè il doc porta alla luce una storia di cronaca poco conosciuta raccontata in maniera corale, delicata e rispettosa ma efficace e approfondita nella ricerca. Girato e montato con sapienza, il doc riesce a essere toccante per le tragiche storie personali raccontate e anche molto illuminante nel restituirci uno  spaccato dell’Italia degli anni ’80  permettendoci di riflettere anche su come sia cambiata la sensibilità nel trattare certi eventi drammatici.”

Il Premio AMC, dall’Associazione Montaggio Cinematografico e Televisivo a un documentario del Concorso Italiano, è andato a Ian Degrassi del film “Dalla parte sbagliata” di Luca Minero (Italia, 2023), con la seguente motivazione: “Eccellente lavoro sulla struttura, ed uno scrupolosa e mai pietistica attenzione sull’emozione. Il film attraversa i sentimenti dei sopravvissuti, ridando vita alla memoria.” 

La menzione speciale del Premio AMC va invece a Matthieu Augustin, montatore del film “Toxicily” di François-Xavier Destors e Alfonso Pinto (Italia, 2023) con queste parole: “Buona gestione dei repertori integrati al racconto e del materiale girato “di osservazione” per ciascuno dei personaggi che confluiscono in un unico racconto. In particolare la gestione della VOCE OFF che risulta spesso ben gestita e calibrata tra silenzi e contenuti.”

Il Premio Popoli for Kids and Teen è stato assegnato a “Children of Mavungu” di Mirjam Marks, con queste parole “Spesso sentiamo le storie di ragazzi e ragazze che abitano in paesi lontani dai nostri e tendiamo a creare un distacco tra noi e loro, grazie a questo documentario invece abbiamo capito quanto, seppur geograficamente e culturalmente distanti, questi ragazzi sono molto simili a noi, per averci fatto capire quanto la distanza geografica e culturale si assottigli quando si è giovani e quanto spesso in Italia diamo per scontata l’istruzione e l’importanza della scuola” .

il premio Premio SudTitles “Il cinema per tutti” è andato, infine, a “Gioventù bruciata” di Agostino Ferrente, con la seguente motivazione: “A cavallo tra ricerca d’archivio e analisi della contemporaneità, The Doll House si propone di offrire il suo contributo per documentare, raccontare e riscoprire una parte della storia d’Italia ancora oggi osteggiata e sommersa, inserendosi in un filone di particolare interesse nel cinema dei nostri giorni che Sudtitles intende sostenere e promuovere.”

La 64° edizione del Festival dei Popoli è realizzata con il contributo di Europa Creativa Media, MiC – Direzione Generale Cinema, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione CR Firenze e Publiacqua.

 

Il Festival dei Popoli fa parte dell’iniziativa “50 Giorni di Cinema a Firenze”. La “50 Giorni di Cinema a Firenze” è parte del Progetto Triennale Cinema, sostenuto dal Ministero del Turismo, dalle istituzioni locali e realizzato grazie al Protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Camera di Commercio di Firenze. 

Ufficio Stampa Festival dei Popoli: press@festivaldeipopoli.org
Antonio Pirozzi (3395238132) con Valentina Messina e Davide Ficarola
www.festivaldeipopoli.org

Redazione

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