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Cinema: il professor Massimo Tria, direttore artistico del Premio Fiesole ai Maestri del Cinema // Succede nell’incarico a Gabriele Rizza, giornalista e critico cinematografico di lunga data.

Massimo Tria, direttore artistico
del Premio Fiesole ai Maestri del Cinema

Lo hanno reso noto il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Gruppo Toscano e il Comune di Fiesole

 

 

Fiesole (Firenze), 22 gennaio – Massimo Tria, critico cinematografico e professore all’Università di Cagliari, sarà il nuovo direttore artistico del Premio Fiesole ai Maestri del Cinema per il prossimo biennio. Lo ha reso noto il Comune di Fiesole, in collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Gruppo Toscano. Succede nell’incarico a Gabriele Rizza, giornalista e critico cinematografico di lunga data.

 

“Accolgo la nomina a Direttore – ha spiegato Tria, da 30 anni in Toscana, dove si è laureato in Lingue e Letterature Straniere e membro del Sindacato Critici SNCCI – Gruppo Toscano dal 2004 – sapendo di dovermi confrontare con i grandi risultati ottenuti dai miei ottimi predecessori. Mi immagino una direzione collegiale, al servizio di pubblico e territorio, ma sono pronto ad offrire una mia visione personale. Si potrebbe dialogare con aree poco frequentate nel palmares: Europa centro-orientale o l’ampio bacino del Mediterraneo non sono privi di Maestri, e non è detto che si tratti solo di “Grandi Vecchi”. Con spirito di scommessa potremo pensare a una Maestra o a un Maestro che dimostrino sicuro carisma anche prima di arrivare alla più compiuta maturità. Il Premio Fiesole non è una teca da esposizione, ma può essere “marchio di qualità” per un ancor più promettente futuro. La mia speranza per il biennio? Almeno una donna, un europeo dell’est, un extra-europeo. Ma il Premio non vive dei sogni del direttore, per cui spero di stupirvi e di venir stupito io stesso da esempi di “maestria” solidale, non pacificata e sorprendente”.

 

Il Premio, la cui cerimonia di premiazione si tiene nei mesi estivi a Fiesole, è nato nel 1966 per volontà del Comune di Fiesole con lo scopo di consegnare un riconoscimento a quei registi che, con le loro opere, rappresentavano il cinema italiano nel mondo, fin dal 1972 il Premio ha allargato il proprio orizzonte, proiettandosi sulla ribalta internazionale. Il 2000 segna l’avvio della collaborazione con il Gruppo Toscano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani che ne ha assunto la direzione artistica. Il Premio prevede infine una retrospettiva dell’opera del Maestro e la pubblicazione di una monografia a lui dedicata a cura del SNCCI.

 

A causa dell’emergenza sanitaria nel 2020 il Premio ai Maestri del Cinema non è stato assegnato, ma da anni ormai esso porta a Fiesole alcuni fra i maggiori protagonisti della “settima arte”: nel 2019 è stato premiato Paolo Sorrentino e negli anni precedenti Robert Guédiguian, Vittorio Storaro, Stefania Sandrelli, Dario Argento, Giuseppe Tornatore, Terry Gilliam, Toni Servillo e Nanni Moretti. Tra i grandi del passato Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Orson Welles, Stanley Kubrick, Ingmar Bergman, Wim Wenders, Theo Angelopoulos, Marco Bellocchio e Ken Loach.

 

Info: www.comune.fiesole.fi.it; ufficio stampa PS Comunicazione: Antonio Pirozzi 3395238132 e Sara Chiarello 3299864843

 

Biografia Massimo Tria

Massimo Tria è nato a Taranto nel 1974, ma da quasi trent’anni vive in Toscana, dove si è laureato in Lingue e Letterature Straniere. È Professore Associato di Lingua e Letteratura Russa all’Università di Cagliari e membro del Sindacato Critici SNCCI – Gruppo Toscano dal 2004. Dal 2016 al 2018 è stato membro della commissione di selezione della SIC-Settimana Internazionale della Critica alla Mostra di Venezia, scrive, fra l’altro, per «Cabiria – Studi di cinema» e «Cineforum». Ha collaborato con il Trieste Film Festival, il Festival dei Popoli, il Bergamo Film Meeting e, prima di diventarne Direttore, ha contribuito a diverse edizioni del Premio Fiesole, scrivendo saggi su Spike Lee, Tavernier, Moretti, Amelio, Argento e Toni Servillo. Ha tenuto lezioni sul cinema italiano nelle Università di Praga, Mosca e Varsavia, ma oltre alla produzione cinematografica nazionale dal secondo dopoguerra ad oggi fra i suoi interessi specifici c’è il cinema dell’Europa centro-orientale (si è occupato di Sokurov, Michalkov, Končalovskij, Forman, Skolimowski, del nuovo cinema ucraino), ambito in cui può sfruttare i suoi studi sui paesi slavi, analizzando in particolare il rapporto della cultura con il potere.

 

Il palmarès

2019: Paolo Sorrentino

2018: Robert Guédiguian

2017: Vittorio Storaro

2016: Stefania Sandrelli

2015: Dario Argento

2014: Giuseppe Tornatore

2013: Terry Gilliam

2012: Toni Servillo

2011: Jean-Pierre e Luc Dardenne

2010: Gianni Amelio

2009: Bertrand Tavernier

2008: Nanni Moretti

2007: Spike Lee

2006: Aki Kaurismäki

2005: Francesco Rosi

2004: Ken Loach

2003: Bernardo Bertolucci

2002: Costa-Gavras

2001: Harold Pinter

2000: Marco Bellocchio

1999: Arthur Penn

1998: Peter Greenaway

1997: Theo Angelopoulos

1996: Mario Monicelli

1995: Robert Altman

1994: Wim Wenders

1989: Alberto Lattuada

1988: Ingmar Bergman

1987: Ermanno Olmi

1986: Akira Kurosawa

1985: Paolo e Vittorio Taviani

1984: Ettore Scola

1983: Stanley Kubrick

1982: Renato Castellani

1979: Alfred Hitchcock

1974: Orson Welles

1973: Sergej Michajlovič Ejzenštejn

1972: Luis Buñuel

1968: Michelangelo Antonioni

1967: Roberto Rossellini

1966: Luchino Visconti

Franca Ciari

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