CULTURA

Cinema : “Campo di battaglia”

Presentato in anteprima a Firenze il film di Gianni Amelio

IL film CAMPO DI BATTAGLIA esce a Firenze al Cinema Principe in sala il 5 settembre ,ed è stato presentato in anteprima domenica alla presenza del regista e gli attori : Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rossellini (con una sala piena di pubblico di ogni eta’) . (Da non pedere) Campo di battaglia, film ambientato nel 1918, anno conclusivo della Prima guerra mondiale. Ci racconta la realtà disperata della vita e della morte dei soldati che arrivano nell’ospedale da campo per essere curati, gli invalidi mandati a casa, gli altri rispediti sul fronte. C’ è chi trova ogni espediente per non tornare nell’orrore. Questo pone di fronte a una scelta due medici, in uno, Stefano Borghi, prevale l’umanità e la solidarietà con i ragazzi spediti al fronte, nell’altro, Gabriel Monesi, vince il furore. I due amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte molti feriti. Ma molti di loro però si sono procurati da soli le ferite, sono dei simulatori, che farebbero di tutto per non tornare a combattere. Stefano, di famiglia alto borghese, con un padre che sogna per lui un avvenire in politica, è ossessionato da questi autolesionisti e, oltre che il medico, fa a suo modo lo sbirro. Giulio, apparentemente più comprensivo e tollerante, non si trova a proprio agio alla vista del sangue, è più portato verso la ricerca, e avrebbe voluto diventare un biologo. Anna, (infermiera) amica di entrambi dai tempi dell’università, sconta il fatto di essere donna. Gianni Amelio gira il film ambientato in Friuli-Venezia Giulia, durante la Grande Guerra e diluisce la tensione narrativa e riduce l’azione. E fa rimanere la potenza del messaggio..e mette a confronto due morali…….Tratto dal romanzo “La sfida” di Carlo Patriarca,e mette a confronto le due morali. A pubblico fiorentino racconta che preferisce presentarlo per prima in sala con il pubblico vero e dopo alla Mostra del Cinema di Venezia 2024

Gianni Amelio: Rigore formale e sguardo lucido e lungimirante sulla società contemporanea sono i tratti salienti della sua produzione cinematografica. Inizia negli anni Settanta dalla TV, girando pellicole sperimentali per la RAI. Dopo aver offerto un saggio del suo talento con il film d’esordio “Colpire al cuore” del 1982, segue Porte Aperte che sale alla ribalta internazionale, conquistando una nomination all’Oscar nel 1991, oltre a 2 Nastri d’Argento e 4 David di Donatello.Tra i suoi capolavori Il ladro di bambini (premio speciale a Cannes nel 1992), “Lamerica” (1994) e “Così ridevano” (Leone d’oro nel 1998), nel 2014 gira il documentario “Felice chi è diverso” sul tema dell’omosessualità. Tre anni dopo esce il film La tenerezza, tratto dal romanzo di Lorenzo Marone.Nel giugno 2018 gli viene consegnato il Globo d’Oro alla carriera. Nel gennaio 2020 arriva nelle sale cinematografiche Hammamet, il film da lui diretto sugli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, interpretato da Pierfrancesco Favino. Due anni dopo esce. Il signore delle formiche.

di Viviana Del Bianco

Alessandro Lazzeri

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio