CERTALDO – Epifania e arte a Certaldo: il 6 gennaio tra tradizione, Befana e mostre
CERTALDO – Con l’avvicinarsi del gran finale delle festività, il prossimo appuntamento in calendario è fissato per il 6 gennaio, quando l’Epifania sarà celebrata con un’atmosfera magica e coinvolgente. Dalle 10 alle 19, Piazza Boccaccio sarà il luogo di un affascinante mercatino, completo di un’area truccabimbi per intrattenere i più giovani. A seguire, l’attesa Befana farà la sua entrata in scena, scendendo in piazza Boccaccio alle 15:30. Durante l’evento, organizzato con cura dalla Pro Loco, la gentile anziana distribuirà a tutti i bambini la tradizionale calza, ricolma di caramelle e dolcetti.
I giorni che precedono il 6 gennaio rappresenteranno l’ultima occasione per immergersi nell’affascinante mondo dei presepi. A Certaldo alto, sarà possibile ammirare la Rappresentazione della Natività (sotto la Loggia di Palazzo Pretorio) e il Presepe alla Limonaia, che vanta imponenti statue alte circa un metro, curato dall’associazione Centro Storico Certaldo alto. Inoltre, nelle sale espositive del Chiostro del Convento degli Agostiniani, saranno allestiti presepi creati con dedizione dalle Scuole dell’Infanzia e dalle Classi delle Scuole Primarie di Certaldo.
L’iniziativa fa parte della rassegna “Certaldo illumina il Natale 2023”, realizzata dal Comune di Certaldo in collaborazione con: Associazione centro storico Certaldo alto, Associazione genitori e amici Istituto Comprensivo di Certaldo, Associazione Genitori ragazzi disabili, Associazione Polis, AVIS Certaldo, CCN con Certaldo, Croce Rossa Italiana Certaldo, Gruppo Fiat 500 Valdelsa, Istituto Maria Santissima Bambina, Misericordia di Certaldo, Prociv Arci Certaldo, Pro Loco Certaldo, Rione il Vicario, Propositura di San Tommaso, Anthos, Elitropia, Federighi Editori, Istituto Comprensivo di Certaldo.
Palazzo Pretorio sarà anche sede di due interessanti mostre. “L’ordine delle cose – Viaggio in Italia” di Giacomo Piussi esplora i temi della pittura profana a partire dalla fine del ‘700, con scene campestri, ritratti di toilette e immagini di persone in interni. Allo stesso tempo, nella prigione delle donne presso lo stesso palazzo, la talentuosa pittrice Katy Maleki presenta “Fenice”, un omaggio al mito della fenice, simbolo di rinascita e rinnovamento spirituale. Quest’opera unisce le radici orientali della nascita dell’artista a Teheran con la sua attuale residenza nella suggestiva città di Boccaccio.