Botteghe storiche, Tozzi (Fdi): “I numeri sulle chiusure in Toscana sono allarmanti. Dalla Regione nessun aiuto ai nostri commercianti”

Botteghe storiche, Tozzi (Fdi): “I numeri sulle chiusure in Toscana sono allarmanti. Dalla Regione nessun aiuto ai nostri commercianti”

“La chiusura delle botteghe storiche e dei cosiddetti negozi di vicinato è un’emergenza sulla quale la Regione Toscana fa orecchie da mercante da sempre. Secondo alcuni dati diffusi dalla stampa ieri, nei primi nove mesi del 2024 nei nostri territori il saldo tra nuove aperture e chiusure definitive è stato di – 700. Un numero significativo, che assume i connotati di un autentico problema sociale se si pensa che in dodici mesi questa cifra è aumentata di ben 100 unità. Cento saracinesche che equivalgono a cento famiglie in difficoltà. Ma non vi è solo una questione meramente economica (già di per sé allarmante) da tenere di conto, ma anche un aspetto sociale. Quei negozi sono essenziali per la vita stessa dei nostri territori. In particolar modo in Chianti, in Valdarno, in Mugello, in zone cioè, da sempre, autonome rispetto a Firenze. Da un punto di vista strettamente politico, sono costretta ad evidenziare come non sia stato stanziato un solo centesimo per arginare questo fenomeno dalla Regione Toscana e dalla maggioranza di sinistra. Si fanno i voli pindarici sulle start up in California e poi non si presta la giusta e doverosa attenzione alle nostre botteghe. Ho più volte proposto norme per alleggerire le tasse alle attività produttive, ma ho sempre avuto il voto contrario della sinistra. E che dire del taglio dell’Irap, una norma di buon senso bocciata dalla sinistra per motivi ideologici. D’altronde non sorprende, visto che la giunta Giani è erroneamente convinta di rilanciare economia strizzando l’occhio a chi occupa i siti produttivi, meglio se politicamente vicini ai movimenti anarchici”. Così Elisa Tozzi, consigliere regionale di Fdi.