“Assaggio”
Una mostra fotografica di Carlo Fei nei locali della Trattoria 4 Leoni, in piazza della Passera a Firenze, dal 14 maggio al 30 giugno 2024.
Carlo Fei ha scelto di presentare, per quest’occasione, una selezione di opere, un assaggio appunto, di quella che è stata ed è la sua ricerca artistica, praticata negli anni. Sono esempi di alcune serie – le batterie, gli amuleti, le biglie e infine gli insetti – dove ogni elemento è ritratto da solo, avulso dal proprio contesto, esaltato nei dettagli, nobilitato come fosse un gioiello. Definiti dal contrasto con lo sfondo rigorosamente nero, ognuno di loro assume una dimensione astratta, misteriosa, quasi irreale. Fei ne fa emergere, come ha sottolineato lo storico dell’arte contemporanea Marco Pierini in un saggio sull’artista, intitolato Dal nero, “le proprie recondite e inespresse qualità estetiche” e ne riscatta sia “la povertà dei materiali” di cui sono costituti, sia “la destinazione d’uso, spesso ordinaria, umile, comune e – nel caso degli amuleti – addirittura inconfessabile.”
Le batterie, pezzi meccanici che banalmente si trovano nei motori delle macchine, sono riprese dall’alto, ingigantite, rivelando tutta la loro affascinante natura cromatica. Lo sguardo cade sul rigore geometrico delle linee e sul sottile gioco di colori che ci ricorda l’espressione astratta di alcuni dipinti come quelli di Piet Mondrian o Mark Rothko.
Tratti dall’immaginario classico della tradizione napoletana, le corna rovesciate, il corno rosso, il gobbo, la maschera di Pulcinella, il quadrifoglio, il ferro di cavallo, sono alcuni degli amuleti su cui si sofferma lo sguardo di Carlo Fei. I talismani sono, generalmente, investiti di un potere magico, sovrannaturale, capace di proteggere l’individuo che li indossa. In questi scatti, senza perdere la valenza legata alla credenza popolare, si è condotti piuttosto a osservarne la forma, le linee, la superficie, la bellezza intrinseca, così come succede per un’altra serie, quella degli insetti. Potenti e delicati, gli insetti sembrano piccole sculture raffiguranti divinità prese in prestito da antiche culture. L’ape, ad esempio, è nata, secondo la mitologia egizia, dalle lacrime del Dio sole Ra, utilizzata spesso anche come simbolo reale, ed è così che Fei ce la mostra, in una posa ieratica, solenne, quasi fosse seduta su un trono.
Anche le biglie provengono da lontano, forse uno dei giochi più antichi al mondo. Provengono dai nostri ricordi di bambini, memoria viva dell’entusiasmo nel possederle, sono quelle in vetro con riprodotte, all’interno, le automobili da corsa ma qui non sfrecciano, sono ferme, bloccate in un “senza tempo”, in una paradossale rotazione continua.
Chiudono questa sequenza di immagini, le due uniche foto dove compare l’essere umano, da una parte due donne anziane, ad Amsterdam, dall’altra due bimbe su una spiaggia del Mare del Nord. Due momenti diversi dello scorrere della vita, dove il nero dello sfondo sparisce per lasciare posto a quello reale.
Carlo Fei (Firenze,1955) vive e lavora a Firenze. Laureato in pedagogia con una tesi sperimentale sull’utilizzo della fotografia di ritratto in casi di psicodiagnostica, ha compiuto anche studi musicali e fatto esperienza tecnica di laboratorio in chimica e fisica.
Dalla fine degli anni Settanta, Carlo Fei opera come fotografo professionista nel mondo dell’arte, collaborando con gallerie, riviste, musei, istituzioni pubbliche e private. Dai primi anni Novanta ha sviluppato un autonomo percorso di ricerca artistica, presentato in mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero.
La Trattoria 4 Leoni è uno storico locale nel cuore dell’Oltrarno fiorentino. Dal 1995, con la gestione di Stefano Di Puccio, il successo della Trattoria ha permesso anche la riqualificazione del quartiere che la ospita, grazie alle numerose attività con cui anima costantemente Piazza della Passera, vero e proprio salotto culturale cittadino.
Info TRATTORIA 4 Leoni
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