‘Aspettando Leggenda’: gli insegnanti delle scuole di Empoli incontrano Franco Lorenzoni
‘Aspettando Leggenda’: gli insegnanti delle scuole di Empoli incontrano Franco Lorenzoni
Incontro esclusivamente organizzato per i docenti, oltre 100 iscritti
EMPOLI – Leggenda 2021, come annunciato, sarà on line e si svolgerà dal 6 al 9 maggio con autori e libri da tutta Italia.
Un altro importante appuntamento anticipa il festival.
Appuntamento giovedì 15 aprile alle ore 17:30 , sempre online, all’interno del percorso formativo “leggendario” rivolto agli insegnanti, l’incontro con Franco Lorenzoni “La lettura come luogo di creazione della comunità”. Si tratta di un incontro esclusivamente organizzato per i docenti, oltre 100 insegnanti iscritti.
L’incontro è a cura del Centro Studi Bruno Ciari e sarà moderato da Roberta Beneforti, direttrice scientifica del Centro Ciari.
È una importantissima opportunità per gli educatori e insegnanti dei servizi educativi, delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado del Comune di Empoli iscritti al percorso formativo di Leggenda quella di ascoltare e dialogare con Franco Lorenzoni: l’incontro era stato programmato in presenza a Empoli per l’Aspettando Leggenda 2020 e annullato insieme al festival a causa della pandemia.
L’amministrazione comunale, il Centro Ciari e gli insegnanti hanno fortemente voluto recuperare questo incontro e infatti l’adesione e l’entusiasmo sono molto alti.
L’INCONTRO E L’AUTORE – “La lettura come luogo di creazione della comunità” è il titolo scelto da Lorenzoni per il suo intervento.
“…Oggi le nostre scuole sono popolate di straordinarie differenze sociali, linguistiche, culturali. “Diversità è ricchezza” è una bella frase, ma rischia di essere retorica. Diversità è anche fatica, spiazzamento, timori e pregiudizi da superare, ostacoli da rimuovere con impegno e pazienza. Per far sì che la diversità non generi discriminazione c’è un enorme lavoro da fare e le narrazioni, i libri, la condivisione delle letture possono essere di grande aiuto. Personalmente impiego mesi, talvolta anni, a costruire quell’ascolto reciproco che ci porta al mattino, entrando in classe, ad essere curiosi di sapere cosa pensano di un racconto o di un libro letto a casa Manuel o Nisrin, Maia o Peter. E’ quando tutti si è curiosi del parere di ciascuno che sento che tra noi si sta creando una comunità, che vive quanto più si sviluppa lo stupore reciproco e il desiderio di conoscere cosa pensa l’altro di diverso da me, sopra a ogni cosa. Comunità, sia pur provvisoria, dove concretamente ci accorgiamo, giorno dopo giorno, quanto il crescere insieme ci nutra.
La scuola deve essere un po’ meglio della società che ci circonda, se no cosa ci sta a fare?”
Franco Lorenzoni, maestro elementare, è attualmente membro del Comitato tecnico per il recupero dell’apprendimento, istituito dal ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi. Ha fondato la Casa-laboratorio di Cenci, un centro di sperimentazione educativa, un “villaggio educativo” per bambini e adulti. Collabora da tempo con l’Indire in qualità di esperto della metodologia del dialogo euristico. Con Sellerio ha pubblicato i libri I bambini pensano in grande (2014) e I bambini ci guardano (2019).
IL PERCORSO FORMATIVO DI LEGGENDA
L’incontro del 15 aprile rappresenta il culmine della fase preparatoria e formativa di Leggenda.
A febbraio infatti è iniziato il percorso di formazione rivolto agli insegnanti, ai bambini e ragazzi delle scuole: sono 55 le classi di infanzia, primaria e secondaria di I grado che hanno aderito al percorso formativo del festival, che prevede incontri di aggiornamento sulla letteratura per l’infanzia e sull’uso creativo del digitale, oltre a sperimentazioni didattiche attraverso laboratori rivolti agli insegnanti e incontri laboratoriali, tutti in modalità online, per bambini e ragazzi, a cura di Giallo Mare Minimal Teatro e della cooperativa PromoCultura. Nei giorni del festival, dal 6 al 9 maggio, sono 90 le classi che parteciperanno agli incontri con l’autore: i bambini potranno incontrare gli scrittori dei libri che hanno letto e conosciuto in questi mesi, fare domande, condividere le loro opinioni e togliersi tutte le loro curiosità.
Ufficio Stampa Comune di Empoli
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