Anziani fragili e cure intermedie: il 70% rientra a casa – I risultati domani a San Miniato
Anziani fragili e cure intermedie: il 70% rientra a casa. I risultati domani nel convegno a San Miniato organizzato dalla geriatria Firenze Empoli
I posti letto e i modelli organizzativi nei territori della Asl Toscana centro
Il paziente anziano fragile e i compiti dei medici nel sistema integrato di cura tra l’ospedale e le cure intermedie, è il tema dell’incontro di domani mercoledì (dalle 14 alle 17) nella Sala del Bastione a San Miniato dal titolo “Il paziente geriatrico nelle cure intermedie tra ospedale e territorio”. L’appuntamento è organizzato dalla struttura di geriatria Firenze Empoli e prevede una serie di interventi dal paziente tipo, ai criteri di accesso fino alle buone pratiche, con focus sui risultati di un anno di lavoro delle cure intermedie a San Miniato. Apriranno l’incontro Pasquale Palumbo, direttore area malattie cerebro-vascolari e degenerative e direttore neurologia, neurofisiopatologia-Stroke-Unit e Eluana Lo Presti, direttore sanitario dell’ospedale San Miniato e Fucecchio.
I dati relativi ai pazienti inviati in cure intermedie in area fiorentina, rivelano che circa l’80% dei pazienti che giungono in Cure Intermedie hanno un’età superiore a 75 anni. Circa il 15% dei pazienti hanno già una diagnosi di demenza, oltre il 10% sviluppa un delirium durante la permanenza. Solo il 10% dei pazienti che giungono in cure intermedie sono in grado di camminare in autonomia.
In questi ultimi anni, la geriatria del servizio pubblico per le cure intermedie ha applicato procedure pensate per l’anziano fragile come il trattamento del dolore, la prevenzione e il trattamento della stipsi, la rimozione del catetere vescicale e il recupero della continenza, la nutrizione, la mobilizzazione e il trattamento del delirium.
I risultati sono senz’altro incoraggianti: attraverso un lavoro multidimensionale e multidisciplinare, alla dimissione circa il 40% dei pazienti recupera una certa autonomia nella marcia che permette quindi in circa il 70% dei casi il rientro a casa, con un programma assistenziale che il team di lavoro (geriatra, infermiere, fisioterapista ed assistente sociale) ha messo a punto. Da rilevare che circa il 50% dei pazienti ricoverati in cure intermedie sviluppa una complicanza durante la degenza. In ogni caso la presenza del medico, il supporto ospedaliero della geriatria permettono una cura adeguata senza dover tornare in un ospedale per acuti, evitando così di interrompere il processo di recupero funzionale. Solo il 10% viene istituzionalizzato ed il 3-5% inizia un percorso di tipo lenitivo, in collaborazione stretta con i medici delle cure palliative e lenitive.
Tra gli altri interventi domani sono previsti quelli dei medici Enrico Benvenuti, Massimo Giraldi, Annamaria Mello, Carlo Adriano Biagini, Donatella Calvani, Federica Sgrilli, Roberta Alfaroli, Anna Lisa Bianchini. Discussant Cristina Moncini e Claudia Capanni, moderatori Roberto Tarquini, Luca Masotti, Carlo Adriano Biagini e Donatella Calvani.
A Firenze una sperimentazione tra geriatria e cure intermedie a Villa Torrigiani
Nell’ambito dell’area fiorentina la geriatria del servizio pubblico, attraverso una sperimentazione con le cure intermedie portata avanti con la Casa di Cura Anna Torrigiani della Croce Rossa, favorisce un percorso in cui è possibile utilizzare i servizi dell’ospedale come il Day Service per una diagnostica rapida, nell’ottica di ridurre il ricorso al trasferimento verso il Pronto Soccorso. In casi selezionati è possibile trasferire direttamente il paziente nel reparto di geriatria dell’ospedale.
Sul territorio di Pistoia 42 posti per facilitare la dimissione ospedaliera o prevenirne il ricovero inappropriato
Sia per Pistoia che per la Valdinievole ci sono 20 posti presso la Fondazione Turati di cure intermedie di setting 2 (post-ricovero ospedaliero con specialista geriatra che prende in carico); 22 posti sono per cure intermedie di setting 3 (post-ricovero ospedaliero ma anche direttamente dal territorio con responsabile clinico il medico di famiglia) e sono così dislocati: 14 nella Rsa Villone Puccini (per Pistoia), 4 nella Rsa Villa Matilde (per Pescia) e 4 nella Rsa Sereni Orizzonti di Ponte Buggianese.
A Prato nella Rsa di Narnali 30 posti con caratteristiche di Low care
A Prato per le cure intermedie è in atto un progetto di riorganizzazione che prevede nella Rsa di Narnali, 30 posti di cure intermedie con caratteristiche di Low care, con la presenza, cioè, di un medico nelle 24 ore. Al momento 24 posti di cure intermedie sono nel Vecchio Ospedale “Misericordia e Dolce” con uno specialista presente dalle 8 alle 20 (la notte è coperta dal servizio di continuità assistenziale) per pazienti che necessitano di stabilizzazione e non hanno bisogno di diagnostica dell’ospedale.
A Empoli cure intermedie a gestione diretta