Anteprima della stagione ‘Centro Busoni’, agli Agostiniani con il ‘ContempoArtEnsemble’
Anteprima della stagione ‘Centro Busoni’,
agli Agostiniani con il ‘ContempoArtEnsemble’
Mercoledì 30 ottobre alle 21, musiche di Bach, Verlingieri, Vacchi e Brahms
EMPOLI – Anteprima della stagione concertistica organizzata dal Centro Studi Musicali ‘Ferruccio Busoni. Primo appuntamento fuori abbonamento con la programmazione 2019-2020, mercoledì 30 ottobre alle 21, all’interno del Cenacolo degli Agostiniani.
Protagonista il ‘ContempoArtEnsemble’, un nucleo di solisti a composizione variabile che sceglie come proprio ambito il Novecento e la contemporaneità a livello internazionale e che gode del sostegno di SIAE Classici di Oggi.
Il ‘ContempoArtEnsemble’ è composto dai violini Duccio Ceccanti e Sara Pastine, dalle viole Carmelo Giallombardo e Edoardo Rosadini, e dai violoncelli Vittorio Ceccanti e Kateryna Bannyk.
In programma Bach, Verlingieri, Vacchi e Brahms.
Il biglietto al concerto di anteprima è al prezzo unico di 5 euro, con ingresso gratuito per gli abbonati alla stagione concertistica 2019/2020.
Questo il programma:
Johann Sebastian Bach Ricercar a 6 dall’Offerta Musicale versione per sestetto d’archi
Gianluca Verlingieri Four Songs for a Mad Composer per quartetto d’archi prima assoluta
Fabio Vacchi Wanderer Sextett per due violini, due viole, due violoncelli
Johannes Brahms Sestetto per archi n.2 op.36 in sol maggiore
Coproduzione con Contempoartensemble
Dopo l’anterpima il primo appuntamento della stagione sarà il concerto inaugurale del grande organo restaurato della Collegiata, si svolgerà domenica 3 novembre, alle 16, in coproduzione con I Concerti di Sant’Andrea. All’organo Paolo Oreni; l’ingresso sarà gratuito.
ContempoArtEnsemble
Fondato nel 1992 da Mauro Ceccanti, Contempoartensemble è un nucleo di solisti a composizione variabile che sceglie come proprio ambito il Novecento e la contemporaneità a livello internazionale. Fin dagli esordi CE riceve il sostegno di compositori come Berio (Presidente Onorario fin dalla fondazione), Maxwell Davies, Reich, Henze, Sciarrino, Saariaho, Fedele, Vacchi, Corghi. Partendo dal presupposto di una consonanza e contiguità fra musica e arti visive, la produzione discografica, apprezzata dalla critica internazionale più qualificata (New York Times, Orpheus, The Guardian, Diapason, Salzburger Nachrichten, Fono Forum, BBC), si sviluppa nel segno di uno stretto rapporto con alcuni dei massimi esponenti dell’arte contemporanea, ai quali è affidata la veste grafica di alcuni CD: Sol LeWitt (il cd ARTS è stato il primo assunto nella collezione permanente del MoMA di New York), Pistoletto, Folon, Buren, Richter e Karavan. Contempoartensemble svolge un’intensa attività concertistica, dalla Biennale Musica di Venezia alla Fondazione Gulbelkian, dal Festival di Spoleto alla Settimana Musicale Chigiana, dal Festival Milano Musica a Les Flâneries Musicales di Reims, dal Teatro S. Carlo di Napoli al Huddersfield Contemporary Music Festival.
Dal 2002 è costantemente ospite del Festival del Maggio Musicale Fiorentino presentando ritratti monografici di Ivan Fedele, Peter Maxwell Davies, Kaija Saariahao, Steve Reich, John Cage, Bruno Maderna e Salvatore Sciarrino.
Nelle ultime quattro edizioni si esibisce al nuovo Teatro del Maggio con Le stagioni Americane di Philip Glass e Astor Piazzolla, un programma con musiche di C.P.E. Bach, Schnittke, Bussotti, Šostakovič e una prima assoluta di Luca Francesconi e un programma con musiche di Reich, Adams, Glass e Herrmann. Sempre per il prestigioso festival fiorentino esegue in prima assoluta le opere Infinita Tenebra di Luce di Adriano Guarnieri e Le leggi fondamentali della stupidità umana di Vittorio Montalti.
Contempoartensemble da qualche anno promuove ancor più una nuova visione della contemporaneità aggiungendo un elemento all’idea di arte libera da barriere e schemi, il cui obiettivo è diffondere la musica e la cultura contemporanea facendola vivere e comprendere a chi la fruisce.
Per raggiungere questo obiettivo procede attraverso la totale libertà di programmare qualsiasi brano dall’antichità ad oggi senza nessun vincolo. Grazie ad una costante ricerca, il repertorio proposto nei concerti, infatti, viaggia spesso nel tempo e nello spazio, attraverso legami tra passato e presente per coglierne i collegamenti, le differenze, le citazioni, i cambiamenti, l’evoluzione o la non evoluzione dei linguaggi.
Già pioniere dei legami tra la musica e le altre forme di arte, questa nuova e maggiore apertura spinge avanti anche la ricerca nell’interfacciare la musica con altri linguaggi artistici come il cinema, la danza, le arti visive, la poesia e il teatro, allo scopo di diffondere la cultura musicale contemporanea attraverso eventi di carattere sempre più innovativo.
CE ha sempre dato molta importanza anche alla scelta dei luoghi delle proprie produzioni, oltre ad essere presente in spazi deputati all’esecuzione musicale, promuove sin dai tempi lontani, l’utilizzo di luoghi d’arte, di interesse storico, civico e culturale come musei, biblioteche, saloni di palazzi storici, mercati, piazze, chiostri, chiese, quartieri periferici, location istituzionali destinati ad altri utilizzi, al fine di legare il programma proposto anche al contesto dello spazio scelto, oppure utilizzando piccoli teatri che sono importanti centri di aggregazione culturale dove spesso la musica è venuta un po’ a mancare.
Dal 2003 CE organizza il proprio festival sul territorio fiorentino e pratese che da quest’anno, dopo quindici edizioni prende il nome di PlaYOuT.
Ufficio Stampa Comune di Empoli