ALLE GRASCE LE “STORIE DI RE” DI JINHEE LEE
Alle Grasce le “Storie di Re” di JinHee Lee
Un simbolo dell’autorità reale. Ma anche un dono dell’artista, di rispetto e fiducia in se stesso, per l’uomo moderno che sta perdendo autostima nella frenesia della vita quotidiana. JinHee Lee, scultrice originaria di Seoul, affida all’immagine della corona, rappresentata in tante forme, colori e decorazioni differenti, il suo invito alla riflessione raccolto nella mostra “Storie di Re” che sabato pomeriggio ha aperto in sala delle Grasce, all’interno del Complesso di Sant’Agostino.
All’inaugurazione, celebrata dalla presidente del consiglio comunale di Pietrasanta Paola Brizzolari e che ha visto la partecipazione di molti esponenti della comuntà artistica cittadina, fra i quali anche Park Eun Sun, la scultrice ha raccontato il “peso” che la stessa scelta della pietra ha avuto, nella progettazione di questa mostra e nella realizzazione materiale di ogni singola opera. JinHee Lee, infatti, ha sempre amato lavorare il marmo e proprio a Pietrasanta, presso lo Studio Sem, ha approfondito la sua ricerca artistica con questo materiale: nelle “Storie di Re” il marmo può simboleggiare la fatica che l’uomo sopporta per raggiungere i propri obiettivi ma anche quel fardello che ciascuno carica su di sé, quasi inconsapevolmente, mentre cerca il successo, l’ascesa sociale, la ricchezza e il potere.
La mostra resterà in città fino al 20 ottobre, visitabile con ingresso libero da martedì a venerdì in orario 16-19,30, sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 20.
G.M.
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