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Alessio Boni fra mito e attualità in ILIADE. IL GIOCO DEGLI DÈI – sab 22/dom 23 marzo 15/03/2025, 08:48

Alessio Boni rilegge in chiave ironica il poema omerico fra mito e attualità: l’Iliade come metafora potente
di un Occidente in crisi, un invito a specchiarsi nella madre di tutte le guerre

sabato 22 marzo, ore 21
domenica 23 marzo, ore 16
Alessio Boni – Antonella Attili in
ILIADE. IL GIOCO DEGLI DÈI
testo di Francesco Niccolini
liberamente ispirato all’Iliade di Omero
drammaturgia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer
con Haroun Fall, Jun Ichikawa, Liliana Massari, Francesco Meoni, Elena Nico, Marcello Prayer
scene Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito
disegno luci Davide Scognamiglio
musiche Francesco Forni
creature e oggetti di scena Alberto Favretto – Marta Montevecchi – Raquel Silva
regia Roberto Aldorasi – Alessio Boni – Marcello Prayer
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, Fondazione Teatro Donizetti di Bergam
Fondazione Teatro della Toscana, Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia

 

Prato, 15 marzo 2025 – La madre di tutte le guerre, una storia eterna che parla ancora oggi alle nuove generazioni, in tempi in cui i conflitti sono tragicamente attuali.
È un viaggio tra mito e contemporaneità, una rilettura di Iliade in chiave ironica e disincantata per avvicinare il pubblico a temi universali, quella cui dà volto Alessio Boni, popolare attore anche del piccolo e grande schermo (Nastro d’argento per «La meglio gioventù» nel 2004), insieme ad Antonella Attili, Haroun Fall, Jun Ichikawa, Liliana Massari, Francesco Meoni, Elena Nico, Marcello Prayer.
Con un doppio appuntamento sabato 22 e domenica 23 marzo (alle 21 e alle 16), «Iliade. Il gioco degli dèi», nell’adattamento di Francesco Niccolini e con la regia dello stesso Alessio Boni insieme a Roberto Aldorasi e Marcello Prayer, fa rivivere la potenza di versi immortali a partire da quel Cantami, o diva, del Pelide Achille l’ira funesta studiati sui banchi di scuola ma che, a distanza di millenni, conservano tutta la loro forza espressiva.
Pronto a dividersi fra i ruoli di uno Zeus smemorato e di un Achille più fiero che mai, Alessio Boni e i suoi compagni dell’Olimpo (fra cui spicca Antonella Attili nei panni di Era, annoiata consorte di Zeus in versione comica) faranno da specchio alla nostra contemporaneità, attraversata dalla paura e dal potere, metafora potentissima di un Occidente in crisi.
«Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore»: questa la riflessione su cui si muovono i registi dello spettacolo Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer, di nuovo insieme accanto a Francesco Niccolini nel Quadrivio. Dopo «I Duellanti» e «Don Chisciotte», stavolta il gruppo teatrale ha scelto una grande epopea tragica che riprende gli episodi più noti del poema: fra questi, la pestilenza nel campo degli Achei, l’ira di Achille, i duelli, la morte di Patroclo e quella di Ettore. Tutte vicende rievocate in scena attraverso l’uso di manichini giganti per gli eroi del ciclo troiano, i cui fili vengono mossi dalle divinità olimpiche, come capricciosi burattinai incuranti delle conseguenze disastrose del loro gioco, in un alternarsi fra divinità e mortali, con un chiaro rimando al teatro greco, in cui gli attori utilizzavano le maschere per rappresentare più personaggi. Il sipario si apre su pantheon antico convocato, con Zeus, Era, Atena, Ares, Hermes, Afrodite, Apollo e Teti in lutto per la perdita del figlio Achille: tutti in maniera insensata giocano a ritrovarsi e a ferire un’umanità piegata da violenza e sopraffazione. Perché, come si legge fra le note di regia, «Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi, in una lunga e terribile guerra senza vincitori, né vinti». Lo spettacolo è prodotto dalla Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, in coproduzione con Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, Fondazione Teatro della Toscana e Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia: una riscrittura teatrale avvincente di Omero che promette di far scoprire un grande classico anche agli studenti, grazie a una messinscena accattivante e a una recitazione piena di ironia. A tal proposito, è prevista una riduzione del 50 per cento per il pubblico under 30 sul costo del biglietto che varia da 25 a 35 euro (sconto del 10 per cento per soci Coop).
È possibile acquistare i biglietti anche attraverso i circuiti Ticketone o Boxoffice oppure direttamente in biglietteria aperta il martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, il mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 (chiusa nel pomeriggio). Prima dello spettacolo serale, possibilità di aperitivo con buffet su prenotazione (15 euro) scrivendo a bar@politeamapratese.it o inviando un messaggio su WhatsApp al numero +393887897303. Informazioni: www.politeamapratese.it

In allegato tre foto di scena con Alessio Boni (i crediti fotografici sono di Filippo Manzini e Luciano Rossetti)

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Filippo Manzini
Luciano Rossetti

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