Al via sabato 1 luglio i festeggiamenti triennali della Madonna del Buon Consiglio.
A Limite sull’Arno la rievocazione storica dell’arrivo dell’immagine via Arno nel 1769.
Inizieranno domani sera, sabato 1 luglio, i festeggiamenti triennali della Madonna del Buon Consiglio, la cosiddetta “Festona” organizzata dalla Pieve di Santa Maria a Limite sull’Arno (Capraia e Limite). Di sera, alle 21,00, le imbarcazioni “yole” della Canottieri Limite faranno ‘da scorta’ al barchino sul quale Don Franco Sgrilli, pievano di Limite, rievocherà l’arrivo del dipinto via Arno avvenuto nel 1769. Dalla sede storica della Società Canottieri in piazza C. Battisti, partirà poi un corteo per Viale G. Matteotti fino alla Pieve.
Si tratta di una ricorrenza molto sentita dalla popolazione limitese, che ogni tre anni si ritrova lungo le sponde dell’Arno per rendere omaggio e, per chi crede, devozione a un’immagine densa di significati che trovano origine nella peculiarità della storia e della tradizione di Limite, comunità nata e sviluppata grazie al fiume Arno.
Secondo la storia tramandata da racconti orali e da documenti, l’immagine venerata fu portata da Livorno a Limite attraverso l’Arno da alcuni navicellai del paese. Era il 16 agosto 1769, poche settimane dopo la licenza concessa dal Vescovo di Pistoia Federico Alamanni, che aveva ricevuto richieste da parte del pievano di allora Nicola Mugnaini e da numerosi limitesi. Dopo esser stata esposta e benedetta nella chiesa parrocchiale della Pieve, fu portata in processione nell’oratorio di San Lorenzo, dove ancora oggi si erge una chiesa, ristrutturata e inaugurata il 6 dicembre 1936 su progetto dell’Ing. Alessandro Picchiotti (1900-1973), della famiglia proprietaria del famoso Cantiere.
Alla cerimonia di domani sera sarà presente il sindaco Alessandro Giunti, che accoglierà l’immagine assieme al Vescovo di Pistoia Fausto Tardelli.
“Si tratta di un momento di riflessione che rafforza lo spirito d’appartenenza a una stessa storia, cultura e tradizione. Recuperare e/o sostenere le radici della nostra comunità passa anche da celebrazioni come quella di domani, che ci permette di fare un salto nel passato, in un’epoca in cui l’Arno era la porta di accesso principale al paese e lavoro, fede e tradizione avevano una matrice comune”, commenta il sindaco Giunti.
Servizi Generali – Ufficio Affari Generali (Addetto Stampa)