A Firenze nuove residenze per artisti e curatori
Le apre il Museo Novecento nel complesso delle Ex-Leopoldine
Il Museo Novecento di Firenze apre le sue porte a quattro artisti e a una curatrice che risiederanno per sei mesi nelle nuove residenze all’interno del complesso delle ex-Leopoldine in piazza Santa Maria Novella. La prima edizione del bando WONDERFUL! Art Research Program è stata accolta con grande interesse: sono arrivate oltre 170 candidature da giovani artisti e curatori residenti in tutta Italia. La fase di analisi e selezione, condotta dal direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti e dalle curatrici Eva Francioli e Stefania Rispoli, ha richiesto tempo e ha portato a una rosa finale composta dagli artisti Friedrich Andreoni (1995), Lucia Cantò (1995), Benedetta Fioravanti (1995) e Giovanna Repetto (1990) e dalla curatrice Benedetta Casini (1991). Il programma di residenze a cura del Museo Novecento si arricchisce anche di una collaborazione con la Manifattura Tabacchi, che ha messo a disposizione cinque atelier all’interno del complesso e che ospiterà la mostra finale del periodo di residenza.
Nell’anno del suo decimo anniversario, il Museo Novecento inaugura quindi un progetto ambizioso, destinando un’intera nuova ala da poco ristrutturata all’accoglienza e alla formazione di artisti e curatori contemporanei. Nasce così una piccola “cittadella” dell’arte, un luogo pensato per lo studio e la sperimentazione che intende dare spazio e tempo alla crescita artistica e professionale. WONDERFUL! Art Research Program inaugura un nuovo corso del museo, che si unisce alla programmazione di mostre legate al Novecento e al contemporaneo e alla valorizzazione della sua prestigiosa collezione permanente.
“Nasce oggi una vera e propria cittadella delle arti contemporanee in città”, ha sottolineato il sindaco di Firenze Dario Nardella, “un progetto davvero innovativo grazie al quale Firenze aprirà le sue porte a giovani artisti e curatori italiani e stranieri sostenendo il loro percorso di crescita professionale e ponendosi al livello di tutte le più grandi capitali culturali. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo percorso e un pensiero di gratitudine particolare va a Maria Manetti Shrem, da sempre grande amica di Firenze e filantropa di grandissima sensibilità che non ha mai fatto mancare il suo supporto in tante grandi iniziative culturali cittadine. Buon lavoro ai primi artisti e la curatrice che risiederanno in questi nuovi spazi, siamo convinti che la città sarà fucina di ispirazione, creatività, bellezza”.
“Prende finalmente forma e vita la piccola casa delle arti di via Palazzuolo collegata al Museo Novecento e a pochi passi da Santa Maria Novella”, ha affermato la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini. “Con l’inaugurazione delle nuove residenze e l’arrivo degli artisti e della curatrice giunge a compimento un lavoro importante portato avanti in questi anni, che rappresenta davvero un unicum dal punto di vista del sostegno alle arti e ai giovani creativi, andando anche a inserirsi nel più ampio progetto di rigenerazione e rilancio della zona. Un luogo nel quale i giovani artisti potranno vivere, ideare e scambiare esperienze a stretto contatto con la città”.
“Nel 2018 appena arrivato a dirigere il Museo Novecento”, ha commentato il direttore Sergio Risaliti, “ho avvertito la necessità di aggiungere un programma di residenze artistiche alla nostra bellissima istituzione. Credo che un museo pensato per accogliere artisti e curatori in residenza sia un progetto unico nel suo genere a livello nazionale e internazionale. Finalmente oggi abbiamo raggiunto l’obiettivo e inizia questa nuova avventura. Alla valorizzazione della collezione, al corposo programma di mediazione culturale, al ricco programma espositivo, aggiungiamo un’altra necessaria funzione museale, proseguendo nella direzione auspicata, che è quella di essere un’istituzione di ricerca e formazione, un caso pressoché unico in Italia che obbliga tutti a un maggiore investimento di risorse ed energie, anche a livello scientifico e professionale. Il sistema dell’arte italiano fatica nel sostenere ricerca e sperimentazione, quindi offrire residenze e un aiuto tangibile alle nuove generazioni di artisti e di curatori rappresenta un ulteriore successo nella politica culturale cittadina. Questa è la vera Firenze rinascimentale, quella che dimostra nei fatti di essere ancora laboratorio e casa delle avanguardie e non vetrina e palcoscenico di passaggio. Desidero ringraziare il sindaco Dario Nardella che ha sostenuto fin dal primo giorno questo ambizioso progetto, e gli Uffici di competenza che hanno portato a compimento la rigenerazione dell’edificio, tutte le ditte impegnate sul posto, e lo staff di Museo Novecento. Faccio i complimenti a Stefania Rispoli che si prenderà cura del progetto, accompagnando in questi mesi di crescita Friedrich Andreoni, Lucia Cantò, Benedetta Fioravanti, Giovanna Repetto e Benedetta Casini. Decisiva è stata la generosa collaborazione con Maria Manetti Shrem grazie al cui contributo possiamo avviare il primo ciclo WONDERFUL! Art Research Program 2024. La sua sensibilità e passione per il futuro e l’arte siano di esempio per tanti”.
Gli artisti e la curatrice sono pronti a trasferirsi all’interno degli spazi delle ex-Leopoldine per iniziare un percorso di formazione e di ricerca che durerà fino a ottobre e che coinvolgerà anche gli spazi di Manifattura Tabacchi e si concluderà con la realizzazione di una mostra all’interno dell’ex fabbrica di sigari. I sei mesi di residenza saranno caratterizzati da un calendario di incontri e attività pensate per entrare in contatto con il territorio fiorentino e toscano, attraverso visite nei musei e principali centri culturali e artistici, nonché sopralluoghi e dialoghi con artigiani, aziende, associazioni e professionisti, con l’obiettivo di dare rilievo alla conoscenza del patrimonio artistico e di far nascere collaborazioni e progetti con le realtà manifatturiere.