La mostra sui confinati omosessuali in Lucania al Memoriale delle Deportazioni
Memoriale delle deportazioni, in maggio spettacoli,
libri, visite guidate e la mostra “Adelmo e gli altri”
Lunedì 13 maggio si inaugura la mostra fotografica sui confinati
omosessuali in Lucania che dal 2015 ispira eventi in tutta Italia
Prato, 11 maggio 2024 – Le vicissitudini di un gruppo di omosessuali confinati in Lucania, a Potenza e Matera, per scontare la pena e i rapporti che si stabilirono con le popolazioni. Accende i riflettori su una realtà ignorata dal vasto pubblico il primo appuntamento di maggio al Memoriale delle Deportazioni di Firenze, la mostra fotografica “Adelmo e gli altri”, che racconta una storia di soggiorno obbligato e di contesto di rapporti umani e sociali negli anni del fascismo.
Allestita al Memoriale (viale Giannotti 81/85), la mostra è un progetto di A.Ge.D.O. Torino OdV – Associazione di Genitori, parenti e amici di persone LGBT e sarà inaugurata lunedì 13 maggio alle 12 con i rappresentanti della Regione Toscana, Rita Rabuzzi, presidente di “Agedo Livorno Saverio Renda” in rappresentanza del Tavolo Regionale LGBTQIA+, Enrico Iozzelli del Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato. Dopo il taglio del nastro interverrà il curatore della mostra Cristoforo Magistro, quindi la visita guidata. La ricerca documentaria e iconografica è stata fatta all’Archivio di Stato di Matera e di Potenza e nei fondi Questura. La mostra, allestita per la prima volta a Torino nel 2015, ha fatto il giro d’Italia, da Ragusa a Parma, da Noto ad Alba, Bologna, Matera, Narni Verona e così via. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Fino al 26 maggio sarà possibile visitare la mostra il lunedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e domenica metropolitana dalle 15 alle 18 con prenotazione obbligatoria a info@musefirenze.it oppure al 055 2768224.
Martedì 14 maggio alle 15.30 sarà protagonista il libro di Catia Sonetti “Attraversare il tempo con le parole. Lettere di una famiglia ebraica da Livorno per Asmara, 1937-1947”. L’autrice, dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno, Marta Baiardi dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea e Elena Mazzini dell’Università degli Studi di Venezia presenteranno la pubblicazione. Ingresso libero.
Mercoledì 15 maggio alle 16 visita guidata al Memoriale delle Deportazioni, alle 17.30 andrà in scena lo spettacolo “Un’unica grande preghiera. Omaggio a Etty Hillesum”, di Lorenzo Bertolani, con l’attrice Lorella Serni. Un monologo intenso e potente, un profondo flusso di pensieri dove si ripercorrono le tappe della biografia di Etty, si conosce il suo pensiero, il suo cammino interiore, la sua aspirazione ad un mondo di pace e ritrovata tolleranza anche verso coloro che allora erano nemici e di cui Etty intuì la debolezza. Ingresso libero.
Venerdì 17 maggio in occasione della Giornata internazionale contro l’omolesbobiatransfobia, alle 16 visita alla mostra “Adelmo e gli altri. Confinati omosessuali in Lucania”, alle 17 celebrazione della Giornata Internazionale a cura del Tavolo regionale LGBTQIA+. Ingresso libero.
Lunedì 27 maggio alle 10.30 presentazione del libro di Chiara Nencioni, “A forza di essere vento. La persecuzione dei rom e dei sinti nell’Italia Fascista”. Introduce e modera Enrico Iozzelli. Dialogano con l’autrice Luca Bravi dell’Università di Firenze, Noell Maggini, stilista e Matteo Mazzoni, direttore ISRT.
Il Memoriale delle Deportazioni è un’opera d’arte contemporanea voluta, progettata e collocata nel 1979 nel Blocco 21 del campo di Auschwitz dall’ANED, grazie alla collaborazione di un eccezionale gruppo di intellettuali, tra i quali spiccavano gli architetti Lodovico e Alberico Belgiojoso, lo scrittore Primo Levi, il regista Nelo Risi, il pittore Pupino Samonà e il compositore Luigi Nono, è stata poi smantellata e trasferita a Firenze.