Luigi Pasqualetti ricordato nell’80° anniversario della sua uccisione
a cerimonia è avvenuta all’Apparita, località vinciana dove viveva. Intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana.
Il Comune di Vinci ha commemorato Luigi Pasqualetti, martire antifascista, durante la cerimonia per ricordare l’80° anniversario della sua uccisione, la notte fra l’8 e il 9 aprile del 1944.
La cerimonia è cominciata alle 10.15 circa in Corte Brogi, località Apparita, laddove Pasqualetti abitava insieme alla famiglia. Ad aprire la mattinata di commemorazione l’assessora con deleghe ai progetti di valorizzazione della memoria storica e democratica del Comune di Vinci, che è stata seguita dalla benedizione del cippo in memoria di Pasqualetti da parte del parroco; quindi è stata posta una corona d’alloro ed è stato suonato il Silenzio, seguito dall’Inno nazionale.
Due giovani residenti dell’Apparita hanno poi letto “Partigia”, poesia di Primo Levi, e “Viva la libertà”, componimento di Gianni Rodari, seguiti dall’interpretazione dell’Inno alla gioia di Beethoven, interpretato dal maestro Sandro Tani e da alcuni allievi del Centro Attività Musicale di Empoli.
Quindi i saluti istituzionali: prima il sindaco del Comune di Vinci, gli esponenti di zona del Senato della Repubblica e del Consiglio regionale della Toscana, poi il presidente dell’Anpi Sezione di Vinci ‘Luigi Pasqualetti’ prima, e del presidente dello Spi-Cgil ‘Bruno Trentin’ di Vinci.
Il momento commemorativo è stato chiuso dal presidente del Consiglio regionale della Toscana, invitato per l’occasione, che ha ritenuto opportuno ricordare l’importanza di commemorazioni come questa per tenere viva la memoria dei fatti accaduti nel periodo della guerra civile che segnò la fine del fascismo.
Il corteo si è poi spostato alla vicina casa del popolo dell’Apparita, per una breve commemorazione davanti alla lapide in onore dei Caduti di Cefalonia, una nuova apposizione di una corona d’alloro, il suono del Silenzio e la lettura di una terza poesia (“Dov’è la pace”, del Mahatma Gandhi).
La cerimonia è stata chiusa con l’esibizione di “Bella ciao”.
Comune di Vinci – Ufficio Stampa
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