PISTOIA | sabato 9 marzo JANOSKA ENSEMBLE “The Big B’s”
Stagione Pistoiese di Musica da Camera 62^ edizione | Teatri di Pistoia Fondazione Caript
Una sintesi creativa tra classica, jazz, sonorità latine e tzigane, con un pizzico di pop.
Ispirazione profonda dalla tradizione, altissimo livello tecnico, perfetta padronanza dell’arte dell’improvvisazione e pura gioia del suonare,
JANOSKA ENSEMBLE
quinto appuntamento
CAMERISTICA 2023/24
Stagione Pistoiese di Musica da Camera
(62^ edizione)
PICCOLO TEATRO MAURO BOLOGNINI
sabato 9 marzo 2024 (ore 20.30)
JANOSKA ENSEMBLE
Ondrej Janoska, Roman Janoska violini
František Janoska pianoforte
Julius Darvas contrabbasso
“THE BIG B’S”
Johannes Brahms
Danza ungherese n. 1 in sol minore
František Janoska
Souvenir pour Elise (basato su Für Elise di Ludwig van Beethoven)
Roman Janoska
¡Buenos Días, Marco!
Béla Bartók
Danze rumene in stile Janoska
Jocul cu bâta – Brâul – Pe Loc – Buciumeana – Poarga românesca – Mărunțel
—
František Janoska
9 Sinfonie in 9 Minuti (parafrasi sulle 9 Sinfonie di Ludwig van Beethoven)
Dave Brubeck Blue Rondo à la Turk
Johann Sebastian Bach Concerto per 2 Violini in re minore BWV 1043
Sabato 9 marzo (ore 20.30) al Piccolo Teatro Mauro Bolognini, la 62^ edizione della Stagione Pistoiese di Musica da Camera, curata da Daniele Giorgi e promossa da Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript, ospita per la prima volta a Pistoia un quartetto di musicisti assolutamente fuori dall’ordinario: lo Janoska Ensemble. I tre fratelli di Bratislava, Ondrej e Roman (violini), František (contrabbasso) – e il loro cognato Julius (pianoforte) imbracciano i loro strumenti per dare forma ad una sintesi creativa tra classica, jazz, sonorità latine e tzigane, con un pizzico di pop.
Forti di una solida formazione classica, di decenni di pratica strumentale fin dall’infanzia, di un’ispirazione profonda dalla tradizione, di un altissimo livello tecnico unito a una perfetta padronanza dell’arte dell’improvvisazione e alla pura gioia del suonare, i talentuosi strumentisti che compongono lo Janoska Ensemble hanno saputo andare oltre, creando un linguaggio e uno stile del tutto nuovi: lo “Stile Janoska”, appunto.
Fino all’epoca di Johannes Brahms, l’arte dell’improvvisazione rappresentava un tratto distintivo dei grandi maestri. Nel tempo, questa pratica si è persa: se in passato l’abilità di fare musica in modo spontaneo era un requisito essenziale per ogni musicista di spicco, oggi la precisione richiesta nelle esibizioni concertistiche quotidiane sembra averla fatta scomparire. I quattro musicisti dello Janoska Ensemble presentano un programma che mette in risalto quest’arte anche attraverso i suoi tratti virtuosistici: le straordinarie abilità degli esecutori si fondono con le composizioni originali, dando vita ad una nuova e inedita sinergia tra capolavori noti e una moderna improvvisazione. Bach, Beethoven e Brahms, veri idoli per i membri dell’Ensemble, erano abili improvvisatori, come pure, in tempi più recenti, Bartók e Brubeck. Da qui l’idea del loro clamoroso successo discografico “The Big B’s”, inciso per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon, che è anche il titolo di questo concerto: musiche di grandi compositori che erano anche maestri nell’improvvisazione, i cui cognomi iniziano tutti con la seconda lettera dell’alfabeto.
Ed ecco che nella Danza ungherese di Johannes Brahms ritroviamo la loro solida formazione musicale e le loro radici. Seguono due brani nati nel ‘laboratorio di composizione Janoska’: un omaggio da parte di František a Ludwig van Beethoven e al suo tema probabilmente più famoso, Per Elisa (Souvenir pour Elise), e il pezzo originale di Roman ¡Buenos Días, Marco! che porta la dedica “al mio figlio più giovane”. Una particolare attenzione da parte dello Janoska Ensemble è riservata alla musica di Béla Bartók, celebre compositore ed etnomusicologo ungherese il cui profondo interesse per la musica popolare ha avuto un’influenza fondamentale sulla sua opera: era naturale che l’Ensemble lasciasse fluire le proprie improvvisazioni nelle sue Danze popolari rumene, nello stile insegnato nella loro famiglia per generazioni. Altro omaggio di František a Beethoven sono le 9 Sinfonie in 9 Minuti, letteralmente tutte e nove le Sinfonie del Genio di Bonn concentrate in un medley di nove minuti (l’Ensemble è preciso al secondo!) che ne contiene i temi principali. Il jazz poi occupa un posto molto speciale nel repertorio dell’Ensemble: «il Blue Rondo à la Turk di Dave Brubeck ci ha ispirato molto – racconta Roman – e siamo riusciti a creare una grande nuova versione di questo ‘classico jazz’».
Chiude il programma Johann Sebastian Bach, dalla cui vasta produzione lo Janoska Ensemble ha scelto il meraviglioso Concerto per 2 violini presentandolo – probabilmente per la prima volta dal summit tra Menuhin e Grappelli – in una godibilissima versione ‘Jazz meets Classic’.
BIO || Janoska Ensemble | La vera arte non ha frontiere, come dimostrano in modo unico i tre fratelli di Bratislava Ondrej, František e Roman Janoska insieme al cognato Julius Darvas, originario di Costanza. Nelle loro creazioni musicali, la base classica incontra altri generi in armonica affinità o creando variopinti contrasti con il jazz e la musica latina o pop. Il risultato non è un mix di stili, ma una sintesi creativa: lo “stile Janoska”, alla cui base troviamo una solida formazione classica, decenni di pratica strumentale fin dall’infanzia, un’ispirazione profonda dalla tradizione, un altissimo livello tecnico unito a una perfetta padronanza dell’arte dell’improvvisazione e alla pura gioia del suonare. Ma lo “stile Janoska” è anche molto di più di un sound: è “musica esperienziale”, che va ascoltata e vissuta dal vivo. «La nostra musica deve commuovere l’ascoltatore: questa per noi è la cosa più importante», dice František Janoska, ingegnoso arrangiatore che al pianoforte padroneggia alla perfezione qualsiasi stile. Nato nel 1986 a Bratislava, ha compiuto gli studi in pianoforte alla Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna; successivamente ha vinto vari concorsi internazionali (fra i quali la Franz Liszt Piano Competition di Budapest) e suonato con importanti orchestre europee. Molto apprezzato anche come compositore, ha già scritto una Sinfonia che ha debuttato nel 2019 al Konzerthaus di Vienna, e una Rapsodia commissionata dalla Esterházy Palace di Eisenstadt, eseguita per la prima volta dalla Haydn Philharmonic. Con le sue esplosive improvvisazioni jazzistiche al violino, che a volte suona come se fosse una chitarra, Roman Janoska non è da meno. Il più giovane dei tre fratelli descrive così il loro modo di suonare insieme: «Ognuno di noi ha le proprie preferenze musicali, che rispettiamo concedendo spazio a tutte. Così i nostri pezzi diventano creazioni congiunte». Nato nel 1989, Roman ha iniziato a suonare il violino all’età di 5 anni e ha poi proseguito gli studi ai Conservatori di Bratislava e di Vienna, sotto la guida di Pavel Vernikov. Molto apprezzato sia come musicista classico che come jazzista, suona un Ferdinando Gagliano concessogli in uso dalla Dr. Christian Kuhn Collection. Ondrej Janoska, con la sua ottima tecnica violinistica, spesso sfida Roman in veri e propri duelli di virtuosismo. Se invece si tratta di un pezzo che trasmette malinconia e intensità, le voci dei due violini si fondono in un unico strumento che sente e canta con una sola voce. Ondrej spiega che la capacità di essere allo stesso tempo trascinanti e commoventi nasce dalla tradizione familiare: «Fin da quando eravamo piccoli, suoniamo tutti i giorni e preferibilmente insieme. Musicalmente siamo così legati, che spesso intuiamo ciò che l’altro sta per suonare!». Classe 1985, Ondrej è stato ammesso al Conservatorio di Stato all’età di soli 10 anni e si è poi perfezionato al Conservatorio di Vienna e all’Università di Graz con Boris Kuschnir. Vincitore di importanti concorsi, dal 2008 al 2012 ha suonato fra i Violini Primi dell’Orchestra dell’Opera di Stato di Vienna e dei Wiener Philharmoniker. Suona un violino Carlo Ferdinando Landolfi del 1760 di proprietà della Goh Family Collection. Julius Darvas completa alla perfezione il trio di fratelli. Questo contrabbassista dalla formazione classica manifesta così il desiderio che più gli sta a cuore: «Vogliamo restituire alla musica classica l’arte dell’improvvisazione che è andata persa, ma che ad esempio in epoca barocca era ancora una pratica comune per ogni musicista». Nato a Costanza nel 1976, Julius appartiene alla terza generazione di una rinomata famiglia ungherese di contrabbassisti. Avviato alla musica dal padre, ha studiato al Landeskonservatorium di Feldkirch in Austria e all’Università di Vienna seguendo gli insegnamenti di Alois Posch. Vincitore della Budapest Jazz Double Bass Competition, dal 2001 suona regolarmente con l’Orchestra dell’Opera di Stato di Vienna e con i Wiener Philharmoniker, con i quali ha effettuato concerti e tournée in tutto il mondo. Grazie alla sua originalità, da tempo lo “stile Janoska“ è diventato un brand di grande valore nell’ambito musicale: The Big B’s è l’ultimo progetto discografico dell’Ensemble per Deutsche Grammophon, dopo gli straordinari successi di Revolution e Janoska Style (premiato con il DISCO D’ORO).
La Stagione cameristica prosegue sabato 23 marzo (ore 20.30) al Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi con il Quatuor Modigliani, impegnato in un programma su musiche di Mozart, Bertrand, Wolf, Puccini e Verdi.
LA STAGIONE CAMERISTICA 2023/24
Così Daniele Giorgi illustra la Stagione: “Dopo l’apprezzata apertura della Stagione, lo scorso dicembre, con il Trio Debussy, nel primo concerto del 2024 il pubblico ha accolto con calore il duo pianistico Silver-Garburg (le cui venti dita hanno trasformato in un’orchestra il pianoforte del Saloncino della Musica). Il mese di febbraio lo abbiamo voluto dedicare al duo archi e pianoforte, prima con lo straordinario talento del violinista venticinquenne Giovanni Andrea Zanon e della pianista Leonora Armellini, reduce dai successi al Concorso Chopin di Varsavia (ascoltati in duo lo scorso 3 febbraio); poi, il 24 febbraio, con l’ineguagliabile ricchezza espressiva di cui il violoncello è capace tra le mani di Enrico Bronzi, affiancato al pianoforte da Francesca Sperandeo. L’unico appuntamento della Stagione al Piccolo Teatro Mauro Bolognini vedrà protagonista, il 9 marzo, l’irresistibile Janoska Ensemble, gruppo di matrice classica capace di rivisitare i grandi capolavori con improvvisazioni, parodie e citazioni prestate da altri generi come lo swing, il pop, il jazz e le sonorità latine. Di nuovo al Saloncino, ascolteremo uno dei più richiesti quartetti d’archi sulla scena internazionale, il Quatuor Modigliani, in un affascinante programma ispirato all’Italia (23 marzo). Il Belpaese sarà centrale anche nell’imperdibile appuntamento conclusivo della Stagione con la vocalità purissima e avvolgente di Arianna Vendittelli, che accompagnata dal pianista Antonello Maio canterà Mozart, Respighi, Rossini e Donizetti (4 maggio)”.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
> in abbonamento
sabato 23 marzo (ore 20.30)
SALONCINO DELLA MUSICA Palazzo de’ Rossi | Pistoia
QUATUOR MODIGLIANI
Amaury Coeytaux, Loïc Rio violini – Laurent Marfaing viola
François Kieffer violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per archi n. 3 in sol maggiore K1 156 (K6 134b)
Elise Bertrand (*2000) Lui e loro op. 22
Hugo Wolf Serenata Italiana
Giacomo Puccini Crisantemi SC 65
Giuseppe Verdi Quartetto per archi
sabato 4 maggio (ore 20.30)
SALONCINO DELLA MUSICA Palazzo de’ Rossi | Pistoia
ARIANNA VENDITTELLI soprano
ANTONELLO MAIO pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart:
Voi che sapete, aria di Cherubino – “Le nozze di Figaro”
Smanie implacabili, aria di Dorabella – “Così fan tutte”
Ch’io mi scordi di te, aria da concerto
Ballettmusik aus “Ascanio in Alba” K. Anh 207, per pianoforte
Parto, ma tu ben mio, aria di Sesto – “La clemenza di Tito”
Ottorino Respighi:
Deità Silvane, 5 liriche per soprano e pianoforte su testi di A. Rubino
Notturno (1896) per pianoforte
Gioachino Rossini:
Una voce poco fa, aria di Rosina – “Il barbiere di Siviglia”
Assez de Memento: dansons per pianoforte, da “Album pour les enfants degourdis”
Gaetano Donizetti:
Per questa fiamma indomita, aria di Giovanna – “Anna Bolena”
Biglietti: da 8 a 20 euro, con riduzioni per Over65, soci UNICOOP Firenze, possessori Carta Fedeltà Far.com, abbonati alle altre Stagioni Teatri di Pistoia, abbonati Stagione Lamporecchio, allievi Scuola Mabellini, iscritti corsi Funaro, soci CRAL/Associazioni convenzionate, per i possessori di abbonamenti regionali (Regione Toscana) e biglietti Trenitalia per Pistoia da un’altra provincia (dello stesso giorno o il giorno prima del concerto); per possessori Giovani Card Teatri di Pistoia / Unicoop Firenze e Carta dello Studente della Toscana; in vendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 (orario: martedì e giovedì ore 16/19; mercoledì ore 11/15; venerdì e sabato ore 11/13 e 16/19). La Biglietteria sarà aperta anche un’ora prima dei concerti presso la sede dell’evento.
Alla Biglietteria del Teatro è in corso la vendita della Formula “Libero” (il carnet a prezzo speciale, particolarmente conveniente, condivisibile e regalabile) e la vendita di tutti i biglietti della stagione.
> IL LIBRETTO | Le Stagioni 2023/2024 di TEATRI DI PISTOIA (file della pubblicazione cartacea)
https://bit.ly/librettolestagioni23-24teatridipistoia
> CONCERTISTICA AL MANZONI
https://www.teatridipistoia.it/stagioni/stagione-concertistica-al-manzoni-2023-24/
> CAMERISTICA
https://www.teatridipistoia.it/stagioni/stagione-cameristica-2023-24/
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