TERRITORIO

EMPOLI. “Giornata mondiale della fauna selvatica”, visita a tema ad Arnovecchio

“Giornata mondiale della fauna selvatica”, visita a tema ad Arnovecchio
Un’escursione da non perdere che vedrà al termine una piccola liberazione di uccelli curati dal Cetras. Appuntamento domenica 3 marzo 2024

EMPOLI – Una visita a tema per celebrare la “Giornata mondiale della fauna selvatica”, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2013 per il giorno 3 marzo. Con questa ‘Giornata’ si ricorda la firma della Convenzione di Washington nel 1973, conosciuta anche come CITES, che ha la finalità di regolamentare, monitorare e vietare il commercio di specie vegetali e animali a rischio di estinzione nonché i loro prodotti e derivati.

Ecco che la tutela della fauna passa anche attraverso l’istituzione e gestione di aree protette, dai grandi parchi nazionali alle più piccole come l’oasi di Arnovecchio. Lì domenica 3 marzo 2024 a partire dalle 9, si terrà questa imperdibile escursione guidata, alla scoperta della fauna ospite, soprattutto gli elusivi mammiferi, che si rilevano solo tramite le tracce e con le fototrappole.

Un mondo prevalentemente notturno in cui tassi, istrici, volpi e specie più grandi, come il capriolo, passeggiano sugli stessi sentieri dell’area naturale protetta che di giorno sono frequentati dai visitatori.
La visita consentirà anche, grazie agli osservatori faunistici disposti lungo il percorso, di vedere ed imparare a riconoscere le specie di uccelli presenti nel laghetto, illustrate da una esperta Guida Ambientale. Si consiglia come sempre di portare il binocolo.

LA BELLA NOTIZIA – Al termine della visita (intorno alle 11) è prevista una piccola liberazione di uccelli curati dal Cetras – Centro Toscano Recupero Avifauna Selvatica di Empoli, che ha come fine il recupero e la reintroduzione in natura di avifauna selvatica in difficoltà. Poi i partecipanti potranno trattenersi nella bella oasi come ogni domenica fino alle 12.

La visita è gratuita ma è obbligatoria la prenotazione a Legambiente Empolese-Valdelsa, inviando una email a oasidiarnovecchio@gmail.com , con un nominativo di riferimento, il numero dei partecipanti e un recapito telefonico.

DESCRIZIONE – L’area di Arnovecchio, collocata in un paleomeandro dell’Arno rettificato nel corso del XVI secolo da Cosimo I de’ Medici, fu interessata in tempi più recenti da attività estrattive per la produzione di ghiaia, durate circa quarant’anni, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri.
Attualmente è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche.
Nella parte di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l’osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.
ORARI APERTURE – Nel mese di marzo l’area naturale protetta di Arnovecchio è aperta il sabato pomeriggio (15-18) e la domenica mattina (9-12), sempre ad accesso libero; per informazioni contattare Legambiente Empolese-Valdelsa, email oasidiarnovecchio@gmail.com , sulla pagina Facebook /oasidiarnovecchio e sul sito www.naturaintoscana.it

DUE STAGIONI PER L’AMBIENTE – L’iniziativa rientra nel cartellone de di iniziative “Due Stagioni per l’Ambiente”, che vede il coinvolgimento e la collaborazione di numerose associazioni ed enti che operano sul territorio empolese, quali associazione Legambiente Empolese Valdelsa – Plastic Free OdV Onlus, Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, associazione Amici Animali Ambiente Gruppo Arca ETS, associazione Aristogatti, associazione Golem, associazione Ce.T.R.A.S., Carabinieri forestali, fondazione Angeli del Bello.

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Paolo Caciagli

Paolo Caciagli

Ufficio Stampa Comune di Empoli

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Franca Ciari

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