Lettera aperta del coordinamento No Multiutility al segretario regionale del Partito Democratico, Emiliano Fossi.
Sono trascorsi diversi mesi dal nostro precedente incontro. Le chiediamo: sul tema della Multiutility
Toscana SpA e sulla sua quotazione in Borsa quale posizione assume, oggi, il Partito
Democratico? È stato avviato un percorso di riflessione, allargato ai cittadini, su un tema così
importante, che riguarda le modalità di gestione di servizi di enorme rilevanza sociale ed
economica (acqua, energia, gas, rifiuti)?
Nel corso della campagna elettorale 2019 molti dei candidati sindaci risultati poi eletti si erano
pronunciati a favore della ripubblicizzazione dei servizi.
Perché, appena un anno dopo quella campagna elettorale, è stato dato mandato a all’AD di Alia
Alberto Irace di esplorare le condizioni per la costituzione di una Multiutility da quotare in Borsa?
Quale percorso è stato fatto per convincere i sindaci, una volta eletti, a cambiare posizione?
Come si è svolto il confronto con le singole amministrazioni interessate, visto che all’interno della
Multiutility pochi Comuni (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) decidono per tutti, con Firenze che la fa
da padrone e con la completa marginalizzazione dei comuni minori?
Il punto di vista dell’AD Irace non può essere considerato affidabile ai fini di una valutazione
“obiettiva” della scelta tra quotazione e modalità di finanziamento alternative: se state attendendo
un’analisi direttamente e solamente da Alia, essa non potrà essere ritenuta attendibile.
Nell’incontro di qualche mese fa Le avevamo fatto anche una proposta: aprire un dibattito con le
popolazioni, le realtà associative, i sindacati confederali e di base, le amministrazioni comunali. Le
avevamo chiesto di coinvolgere i reali detentori del potere di decidere sui beni e i servizi di cui stiamo
parlando: le persone che vivono all’interno dei territori.
Non solo non abbiamo ricevuto alcuna risposta da Lei, segretario di un partito che, al momento,
governa la Regione e gran parte delle amministrazioni comunali toscane; abbiamo anche dovuto
ascoltare le parole della sindaca di Empoli Barnini, che dopo essersi vista messa in discussione
dalle 4.000 firme raccolte per il referendum comunale, ha sentito il bisogno di esprimersi sulla
bontà e sulla necessità dei fondi speculativi per il nostro sistema sociale. Le dichiarazioni di Barnini
rappresentano un’offesa a tutte le famiglie che si stanno impoverendo; e sono ancora più gravi se
si considera che provengono da un membro della sua segreteria con delega alle politiche sociali
ed al welfare di comunità. La sindaca ha avuto forse il coraggio di dire quello che il PD condivide
ma non ha il coraggio di ammettere?
Nella stessa intervista Barnini ha dichiarato che la vostra segreteria non si riunisce da giugno. Per
quanto da noi rilevato, anche al di fuori della segreteria non sono state promosse da parte vostra
iniziative pubbliche di dibattito e di confronto sul tema.
A pochi mesi da una nuova tornata elettorale amministrativa, mentre i cittadini chiedono ai candidati
di tutti i partiti di fare chiarezza sulle scelte e sui programmi, il PD regionale ha preso tempo, di
fatto rinviando ogni decisione a dopo le elezioni.
Di nuovo, Le chiediamo: qual è la posizione della segreteria regionale del PD e sua personale,
segretario Fossi?
I silenzi infiniti, interrotti solo da dichiarazioni a favore della quotazione e finanziarizzazione
dell’intero sistema dei servizi, sono un chiaro segnale di come gli amministratori del suo partito
confidino ciecamente nella finanza globale, e ad essa siano pronti a cedere, sia la proprietà che
la gestione dei servizi stessi.
Se non è così, segretario Fossi, lo dimostri con azioni concrete contro le dichiarazioni della
sindaca, prendendone le distanze e chiarendo la posizione del PD sulla quotazione e sulla
presenza dei fondi speculativi.
Il Coordinamento delle Associazioni No Multiutility