EVENTI

Premio al miglior lungometraggio del 64° Festival dei Popoli

The Buriti Flower di João Salaviza & Renée Nader Messora

 PALMARÈS 64° Festival di Popoli

 

Premio al miglior lungometraggio del 64° Festival dei Popoli

(euro 8.000, divisi equamente fra regista e produzione) 

The Buriti Flower di João Salaviza & Renée Nader Messora

Portogallo, Brasile | 2023 | 124 min

Attraverso gli occhi del suo bambino, Patpro ripercorrerà tre periodi della storia del suo popolo indigeno, nel cuore della foresta brasiliana. Instancabilmente perseguitati, ma guidati dai loro riti ancestrali, dal loro amore per la natura e dalla loro lotta per la libertà, i Krahô non smettono di inventare nuove forme di resistenza.

 

 

Premio al miglior mediometraggio

(euro 4.000, divisi equamente fra regista e produzione)

 Stand Out My Sunlight di Messaline Raverdy

Belgio | 2023 | 50 min

Joseph non può più vivere a casa sua. Per molti anni, ha girato per la città con il suo trolley per raccogliere tonnellate di carte e oggetti di ogni tipo, riempiendo così il suo appartamento di un caos labirintico. Si dice che abbia la “sindrome di Diogene”. È dotato di un’erudizione vertiginosa e di un umorismo arguto. Dall’aiuto a liberare la sua casa, nasce un’amicizia.

 

 Premio al miglior cortometraggio

(euro 2.500, divisi equamente fra regista e produzione)

Ever since, I have been flying di Aylin Gökmen

Svizzera | 2023 | 19 min

Vakıf, un uomo curdo di 60 anni cresciuto in una tribù nomade sulle montagne della Turchia sudorientale, ricorda i momenti della sua giovinezza che hanno plasmato la sua vita. Ci riporta alla sua infanzia idilliaca con la madre, al suo primo amore trovato in un campo di cotone e perso nel bosco, e i maltrattamenti subiti per mano della polizia, in un luogo freddo e buio.

Targa “Gian Paolo Paoli” al miglior film antropologico

Zinzindurrunkarratz di Oskar Alegria

Spagna | 2023 | 90 min

Oskar Alegría ha trovato la cinepresa Super-8 di suo padre, due bobine di pellicola utilizzate e due pezzi di filmati in magazzino, intatti dopo 41 anni. Per intrecciare questi frammenti del passato, viaggia con Paolo, un adorabile asino, lungo le strade di campagna percorse dal padre.

 

Premio al Miglior Documentario Italiano

(euro 3.000, divisi equamente fra regista e produzione)

 Vista Mare di Julia Gutweniger e Florian Kofler
Austria, Italia | 2023 | 77 min

Documentario poetico e surrealista che svela il lavoro nascosto dietro la “vacanza al sole” nelle località della costa adriatica italiana. Girato nel corso di un’intera stagione lavorativa (da febbraio a ottobre), accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso un paesaggio artificiale costruito per divertire i vacanzieri. La telecamera osserva volutamente un esercito multinazionale di lavoratori stagionali che lavorano dall’alba al tramonto. Gli operai testano ombrelloni telecomandati, preparano meticolosamente i pasti e, cosa più importante, si divertono con gli avventori. Nel frattempo, sul litorale, migliaia di ospiti sguazzano tra le onde e si divertono in modo accuratamente programmato. Non c’è da stupirsi che le esigenze del loro lavoro spingano i lavoratori a cantare “Schiavi? Mai!” in una protesta attentamente sorvegliata dalla polizia. In un loop assurdo, Vista Mare osserva i lavoratori, che guardano altri lavoratori giocare, fino a quando il cielo diventa nuvoloso, le spiagge si svuotano e l’ultimo ombrellone si chiude.

 

Premio AMC, dall’Associazione Montaggio Cinematografico e Televisivo

 Ian Degrassi del film Dalla parte sbagliata di Luca Minero

Italia | 2023 | 80 min

Un gruppo di ex compagni e compagne di scuola si ritrova dopo 40 anni: sono tra i sopravvissuti della “tragedia del Melarancio” dell’aprile 1983, quando un pullman con due classi della scuola media Nicolardi di Napoli in gita verso il lago di Garda si schiantò all’interno del tunnel nei pressi di Firenze contro un automezzo che procedeva in senso opposto. Undici le vittime tredicenni e oltre la ventina i feriti, ma chi è ancora in vita non è rimasto comunque illeso. Il regista Luca Miniero, al primo lungometraggio documentario e originario dello stesso quartiere da cui provenivano le scolaresche in viaggio, si accosta con profonda empatia a coloro che c’erano e hanno perso amici e amiche nel tragico incidente ma anche alle madri che non hanno visto i loro figli o le loro figlie fare ritorno. Un film che, a differenza di tanta cronaca odierna, non specula sul dolore altrui ma si interroga sull’ingiustizia dei miracoli e sulla possibilità di curare gli uni le ferite degli altri.

Menzione speciale a:

Matthieu Augustin, montatore del film Toxicily

Francia, Italia | 2023 | 75 min |

« Meglio morire di cancro che di fame”. È questo il tragico motto che aleggia a nord di Siracusa, fra le ciminiere di quel polo petrolchimico che in settant’anni ha devastato una delle più belle coste della Sicilia, creando una vera e propria emergenza sanitaria ed ambientale. Costruito attorno agli abitanti che resistono e a quelli che, invece, accettano il compromesso con silenzio o rassegnazione, Toxicily si avventura nei meandri di una zona sacrificata sull’altare del progresso, della modernità e della globalizzazione.

Premio distribuzione in home video CG Entertainment “POPOLI Doc” per il Miglior Film Concorso Italiano

Agàpe di Velania A. Mesay e Tomi Mellina Bares

Italia | 2023 | 60 min

“Credo che l’amore sia l’unica forma di resistenza a cui le persone si aggrappano mentre sono ancora lì, in attesa di arrivare”. Sono le parole pronunciate da uno degli intervistati, in questo documentario asciutto ma pulsante, una tessitura intima di racconti di chi emigra verso l’Europa. Al centro, come il titolo dichiara, l’amore e le sue forme. Le testimonianze che lo compongono sono state raccolte tra il 2020 e il 2023 nell’isola di Lesbo, nella Repubblica di Cipro e nella Repubblica Turca di Cipro del Nord, tra i luoghi di primo approdo. Una mappatura amorosa in cui emerge con fermezza che l’amore è una forza politica in quanto forza motrice e perché definisce genealogie affettive, rapporti di prossimità o lontananza, alleanze di cura reciproca. Amore quindi come ciò che genera comunità. È la mancanza di amore, dunque, a generare anche un vuoto politico, come ci mostrano le immagini finali, in un controcampo impietoso che interroga tutte e tutti. 

 

 Premio distribuzione on demand CG Digital per il Miglior Film Europeo (sezione Habitat)

“Bottlemen” di Nemanja Vojinović

Serbia, Slovenia | 2023 | 82 min

Settemila anni fa, Vinča, un sobborgo di Belgrado in continua espansione sul Danubio, era la culla della cultura neolitica europea. A pochi chilometri di distanza si spande oggi una delle più grandi discariche insalubri d’Europa. Il luogo è avvolto dal fumo mentre un gruppo di vigili del fuoco cerca di spegnere l’ennesimo incendio, una fonte di contaminazione che, negli ultimi cinque anni, ha regolarmente classificato Belgrado come una delle città più inquinate del mondo. Tra le migliaia di gabbiani in cerca di cibo e i fumi che la fanno sembrare una landa vulcanica, alcuni uomini capitanati dal rom Yani (a sua volta alle dipendenze di un capo invisibile) si guadagnano da vivere raccogliendo bottiglie di plastica e fogli di alluminio, in competizione con altri gruppi che non si fanno scrupoli a rubarsi a vicenda i grandi sacchi colmi di questo bottino. A distanza di sicurezza dallo sguardo di tanta pornografia della miseria, lo spaccato su un mondo post-apocalittico che è il nostro presente.

 

 Gli Imperdibili

Dalla Parte Sbagliata di Luca Miniero

Italia | 2023 | 80 min

Un gruppo di ex compagni e compagne di scuola si ritrova dopo 40 anni: sono tra i sopravvissuti della “tragedia del Melarancio” dell’aprile 1983, quando un pullman con due classi della scuola media Nicolardi di Napoli in gita verso il lago di Garda si schiantò all’interno del tunnel nei pressi di Firenze contro un automezzo che procedeva in senso opposto. Undici le vittime tredicenni e oltre la ventina i feriti, ma chi è ancora in vita non è rimasto comunque illeso. Il regista Luca Miniero, al primo lungometraggio documentario e originario dello stesso quartiere da cui provenivano le scolaresche in viaggio, si accosta con profonda empatia a coloro che c’erano e hanno perso amici e amiche nel tragico incidente ma anche alle madri che non hanno visto i loro figli o le loro figlie fare ritorno. Un film che, a differenza di tanta cronaca odierna, non specula sul dolore altrui ma si interroga sull’ingiustizia dei miracoli e sulla possibilità di curare gli uni le ferite degli altri.

  

Premio distribuzione in sala “Il Cinemino” del Concorso Italiano

Dalla Parte Sbagliata di Luca Miniero

Italia | 2023 | 80 min

Un gruppo di ex compagni e compagne di scuola si ritrova dopo 40 anni: sono tra i sopravvissuti della “tragedia del Melarancio” dell’aprile 1983, quando un pullman con due classi della scuola media Nicolardi di Napoli in gita verso il lago di Garda si schiantò all’interno del tunnel nei pressi di Firenze contro un automezzo che procedeva in senso opposto. Undici le vittime tredicenni e oltre la ventina i feriti, ma chi è ancora in vita non è rimasto comunque illeso. Il regista Luca Miniero, al primo lungometraggio documentario e originario dello stesso quartiere da cui provenivano le scolaresche in viaggio, si accosta con profonda empatia a coloro che c’erano e hanno perso amici e amiche nel tragico incidente ma anche alle madri che non hanno visto i loro figli o le loro figlie fare ritorno. Un film che, a differenza di tanta cronaca odierna, non specula sul dolore altrui ma si interroga sull’ingiustizia dei miracoli e sulla possibilità di curare gli uni le ferite degli altri.

 

 Premio del pubblico

Dancing on the edge of a volcano di Cyril Aris

Libano, Germania | 2023 | 87 min

È il 4 agosto del 2020, Mounia Akl è pronta a iniziare le riprese del suo primo lungometraggio Costa Brava che presenterà un anno dopo alla Mostra del Cinema di Venezia, quando un’enorme esplosione nel porto di Beirut devasta la città e la vita della popolazione. Contro ogni previsione la regista decide di portare avanti il proprio progetto, affrontando le condizioni estremamente difficili di un paese paralizzato da una catastrofe e dalle complicazioni del Covid. Cyril Aris segue i retroscena del lavoro sul set e documenta la passione e l’ostinazione di una regista e di una troupe alle prese con quotidiane disavventure, accompagnando il racconto del making of alla rappresentazione della rabbia di una nazione e alla riflessione sulla necessità del processo creativo nonostante tutto. Un film politico, con più traiettorie narrative, che rende omaggio a una Beirut vessata con toni nostalgici e commoventi.

 

Premio “Diritti Umani” – Amnesty International Italia

 Twice Colonized di Lin Alluna

Danimarca, Canada, Groenlandia | 2023 | 92 min

La prima stesura delle memorie della avvocatessa Inuit Aaju Peter inizia con la domanda: “È possibile cambiare il mondo e riparare le proprie ferite allo stesso tempo?”. Un  ritratto vivido e rivelatore di una figura rinomata nei circoli per i diritti degli indigeni, nota per la sua tenace tenacia e i suoi discorsi infuocati in difesa dello stile di vita degli Inuit, pronunciati in piccole classi e in occasione di conferenze internazionali ma ancora alla ricerca di una risoluzione personale e di un modo di riparare il trauma bruciante della colonizzazione. Alla morte del figlio, il film segue Aaju mentre intraprende un viaggio personale per assicurare alla giustizia i suoi colonizzatori in Canada e in Danimarca. Capace di catturare la fragilità e la forza della complessa personalità dell’avvocatessa, Twice Colonized offre un ritratto denso di sfumature di una militante indigena nel mondo contemporaneo, dimostrando che la liberazione dal fantasma della colonizzazione investe tutte le sfere, portando il personale e il politico a incontrarsi e scontrarsi in modi inaspettati.

Redazione

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