CERTALDO – Recupero degli hangar dell’ex Aeronautica.
Arriva l’ok dal consiglio sulle spese
Recupero degli hangar dell’ex Aeronautica, arriva l’ok dal consiglio sulle spese
Cucini: “Così riqualifichiamo l’immobile e ampliamo l’offerta di servizi per la comunità”
CERTALDO – C’è anche il progetto PINQuA (Programma Innovativo Nazionale sulla Qualità dell’Abitare) di recupero degli hangar dell’ex Aeronautica tra le importanti variazioni di bilancio triennale, approvate durante l’ultima seduta del consiglio comunale. L’intervento del Comune di Certaldo ha un duplice obiettivo: rigenerare e riqualificare una struttura dismessa e inutilizzata, da un lato, e promuovere il coinvolgimento di operatori pubblici e privati, in particolare afferenti al mondo delle associazioni, dall’altro.
Il costo totale dell’intera operazione è di 3.823.000 euro, di cui 1.900.000 euro di contributo PNRR, 380.000 euro di risorse dal Fondo Opere Indifferibili e 100.000 euro del Fondo statale Progettazioni Enti Locali, la parte rimanente con mutuo flessibile (700.000), avanzo di amministrazione (350.000 circa), entrate correnti (300.000 circa.).
Nel dettaglio, l’importante intervento di recupero e rifunzionalizzazione di tutto il comparto Aeronautica mira a riportare in vita un significativo esempio di archeologia industriale del patrimonio storico-architettonico, vincolato ai sensi del codice del paesaggio.
Nello specifico, l’edificio sarà dotato di spazi per laboratori artistici nelle arti visive, inclusi spazi espositivi per opere di grandi dimensioni, che potranno ospitare una vasta gamma di attività artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla tipografia alle produzioni video, oltre a laboratori teatrali e per la danza con spogliatoi annessi. All’interno di queste aree, verranno integrati locali di servizio, situati lungo il lato dell’edificio rivolto alla ferrovia, con l’obiettivo di creare una barriera effettiva, anche in termini di isolamento acustico, tra la ferrovia e gli spazi in cui si svolgeranno le attività menzionate.
Il progetto prevede il restauro dell’intera struttura, preservando le caratteristiche architettoniche, la disposizione degli spazi e gli usi originari delineati nel progetto già approvato. Tuttavia, due settori alle estremità sud-est e due alle estremità nord-ovest verranno lasciati scoperti, assumendo la funzione di corti aperte delimitate da pareti.
“Durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo chiuso lo stanziamento di tutte le risorse necessarie per poter rendere finalmente esecutivo questo progetto – spiega il sindaco Giacomo Cucini -. Non è stato facile, perché coinvolge diversi enti che hanno competenze in quell’area e abbiamo dovuto fronteggiare l’aumento dei costi, non solo per il rincaro delle materie prime, ma anche perché si è reso necessario un approfondimento dell’intervento. C’è infatti da fare una bonifica e da realizzare un solido muro di cemento armato a scopo di sicurezza, come richiesto da R.F.I. A tutto questo si aggiunge la destinazione d’uso che abbiamo scelto, quella dei servizi alla persona, che richiede caratteristiche particolari”.
“Il recupero degli hangar è un obiettivo importante che l’Amministrazione ha raggiunto, nel tentativo di riqualificare gli ambienti di degrado del nostro territorio – aggiunge -. Forse è il progetto più complicato che abbiamo affrontato, per obiettivi difficoltà che abbiamo incontrato fra cui la bonifica, la necessità di consolidare la struttura e apporre una barriera anti-svio con la ferrovia. Questa è la vera rigenerazione urbana, il recupero a beneficio della collettività di spazi ammalorati e destinati ad attività culturali, un’opportunità senza precedenti di riqualificare un comparto dismesso da anni. Il progetto poi è cofinanziato in parte minoritaria con risorse comunali, attraverso risparmi di spesa corrente una tantum e con la contrazione di un piccolo mutuo flessibile di importo ridotto, che potrà essere ulteriormente ridotto nei prossimi due anni, prima di fissare definitivamente l’importo necessario con cassa depositi e prestiti”.
L’intervento rientra nel progetto HOME, che mira alla riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e alla rigenerazione di contenitori oggi dismessi a partire da quelli prossimi o in aderenza al sistema della mobilità multimodale e in particolare ferroviaria per creare un ecosistema territoriale integrato.