PISTOIA | 14-15.10 esclusiva regionale AGOSTO A OSAGE COUNTY regia Filippo Dini – apertura della stagione di prosa Teatro Manzoni Pistoia | Teatri di Pistoia
INAUGURAZIONE STAGIONE DI PROSA 2023/24 TEATRI DI PISTOIA
sabato 14 ottobre (ore 20.45) | domenica 15 ottobre (ore 16)
in esclusiva regionale
AGOSTO A OSAGE COUNTY
di Tracy Letts – regia Filippo Dini
una produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Apertura di grande prestigio per la stagione di prosa di Teatri di Pistoia al Teatro Manzoni, curata da Saverio Barsanti, che ospita, in esclusiva regionale, Agosto a Osage County, sabato 14 (ore 20.45) e domenica 15 ottobre (ore 16). A firmare la regia di questa prima versione italiana del testo di Tracy Letts, prodotta dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, è Filippo Dini, che è anche protagonista della pièce con Anna Bonaiuto e Manuela Mandracchia. La commedia è stata premiata con il Pulitzer nel 2008 e ha ottenuto la notorietà sul grande schermo col celebre film I segreti di Osage County. Una commedia inquieta, straripante di personaggi indimenticabili e momenti di autentica crudeltà: un dramma familiare, in cui l’aridità del contesto – l’estate afosa delle Grandi Pianure dell’Oklahoma – si specchia in quella interiore dei protagonisti.
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Parte, in esclusiva regionale, dal Teatro Manzoni di Pistoia la tournée 2023/2024 di Agosto a Osage County, la nuova produzione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale diretta da Filippo Dini, che ne è anche interprete assieme a Anna Bonaiuto e Manuela Mandracchia. Lo spettacolo apre la stagione di prosa in abbonamento di Teatri di Pistoia, curata da Saverio Barsanti: una programmazione che proporrà, fino a marzo, il meglio del panorama registico e attoriale italiano con prime nazionali, prime regionali ed esclusive per la Toscana. La commedia di Tracy Letts, poliedrico e pluripremiato attore e drammaturgo americano (Premio Pulitzer 2008 per August: Osage County) è diventata nel 2014 I segreti di Osage County, film candidato a due Oscar con Meryl Streep e Julia Roberts. Filippo Dini dirige la prima versione italiana di questa commedia inquieta, straripante di personaggi indimenticabili e momenti di autentica crudeltà. Nel cast anche Fabrizio Contri, Orietta Notari, Andrea Di Casa, Fulvio Pepe, Stefania Medri, Valeria Angelozzi, Edoardo Sorgente, Caterina Tieghi, Valentina Spaletta Tavella. La traduzione del testo è curata da Monica Capuani, dramaturg e aiuto regia Carlo Orlando; scene, costumi, luci, musiche e suono sono firmati, rispettivamente, da Gregorio Zurla, Alessio Rosati, Pasquale Mari, Aleph Viola e Claudio Tortorici. La compagnia sta effettuando gli ultimi giorni di prova al Manzoni per il riallestimento dello spettacolo, in vista della partenza della tournée, che toccherà le principali città italiane.
Filippo Dini è dal 2021 regista residente del Teatro Stabile di Torino. Nelle ultime stagioni è stato regista e interprete di Così è se vi pare di Luigi Pirandello, Casa di bambola di Ibsen, The Spank di Hanif Kureishi, Ghiaccio di Bryony Lavery, e Il crogiuolo di Arthur Miller. Dini (che in precedenza aveva ottenuto un premio Hystrio-Anct, un premio Golden Graal, tre premi Le Maschere del Teatro Italiano e il Premio della Critica), proprio recentemente ha ricevuto ai Premi Le Maschere del Teatro Italiano 2023 due importanti riconoscimenti: il premio per la Miglior regia e quello come Miglior attore protagonista per lo spettacolo Il crogiuolo di Arthur Miller, prodotto dallo Stabile di Torino insieme agli Stabili di Bolzano e Napoli.
Agosto a Osage County racconta un dramma familiare di rara intensità e imprevedibilità, in cui l’aridità del contesto – l’estate afosa delle Grandi Pianure dell’Oklahoma – si specchia in quella interiore dei protagonisti. Nella contea di Osage, in Oklahoma, vivono Violet e suo marito Beverly Weston, poeta alcolizzato. Un giorno l’uomo scompare misteriosamente e la famiglia si riunisce precipitosamente, riportando a galla vecchi ricordi spiacevoli. Il ritrovamento del cadavere e il suo funerale daranno il via a una emozionante e divertente resa dei conti.
Scrive Tracy Letts: «La speranza di ogni drammaturgo è quella di poter attingere, attraverso la narrazione, a temi universali. Con molti americani condivido la storia di famiglie – per lo più discendenti di agricoltori irlandesi, tedeschi o olandesi – che hanno forgiato la loro etica dagli anni della Depressione fino al Baby Boom. Condivido il conflitto multigenerazionale che inevitabilmente nasce quando coloro che non hanno nulla hanno lasciato il loro orgoglio e il loro senso di colpa a coloro che non hanno voluto nulla. August: Osage County è il mio tentativo di esplorare questo scisma generazionale e la sensibilità del Midwest, perché, come disse Sam Shepard quando gli chiesero perché scrivesse così tanto sulla famiglia: “Che altro c’è?”. Agosto a Osage County ci può dare una possibilità per imparare come le dinamiche della “famiglia” continuino a plasmare noi e il nostro approccio al mondo».
Dichiara Filippo Dini: «Questo testo è l’ultimo anello di un filone meraviglioso, quello di Ibsen, di Čechov, di Pirandello e poi di Eduardo: il dramma borghese, che si concentra sulla dinamica familiare. Ma Tracy Letts ci parla della società contemporanea, e dunque può permettersi una crudezza che caratterizza amaramente la nostra epoca. Per tutto il tempo di questa commedia assistiamo a scontri, vendette, frustrazioni e rancori antichi e mai sopiti all’interno di una grande famiglia, dove regna una matriarca malata di cancro, perfida e dipendente dai medicinali, che non fa altro che confrontarsi violentemente con tutti i suoi famigliari, per prime le sue figlie. Regna un odio furioso in casa Weston, nutrito dalla degenerazione di ogni singola personalità che la abita, fomentato dai personali fallimenti, dalle invidie e dalle delusioni di una vita intera, dove la rabbia e l’aggressione sembrano essere gli unici linguaggi possibili, l’unico codice consentito per comunicare in quella famiglia. Una realtà selvaggia e primordiale sembra animare questa famiglia disfunzionale (come è stata definita) alle prese con l’ultimo atto del suo travagliatissimo percorso. Hanno tentato di amarsi, hanno provato a dialogare, hanno cercato per anni di comprendersi: adesso basta, dopo quel giorno (che corrisponde al giorno in cui viene seppellito papà) ogni vincolo familiare risulterà definitivamente spezzato e probabilmente non si rivedranno mai più. Attraverso i personaggi di Letts abbiamo la possibilità di confrontarci con una parte di noi, che ha a che fare con ciò che riflettiamo sulle persone che ci circondano, alle quali inevitabilmente consegniamo un pezzetto del nostro essere, fatto di tutto ciò che ci nutre e ci avvelena in quel preciso momento. Questo si arricchisce del confronto, espresso nelle maniere più disparate, e qui inizia la condivisione. Tutto questo processo sembra essere molto ammalato nella nostra epoca, sembra soffrire di un cancro incurabile, come quello alla bocca di Violet, che ci impedisce di comunicare, appunto, di ristabilire l’umana trasmissione tra gli individui».
Filippo Dini si è formato alla Scuola dello Stabile di Genova e all’inizio della sua carriera di attore è stato diretto da figure importanti del teatro italiano, tra cui Carlo Cecchi, Giorgio Barberio Corsetti e Valerio Binasco. Al cinema ha lavorato con Nanni Moretti, Pupi Avati, i fratelli Taviani, Donato Carrisi, Francesca Comencini, i fratelli D’Innocenzo. La sua prima regia, Due fratelli di Fausto Paravidino, è del 2000. Nel 2015 ottiene il suo primo importante riconoscimento nazionale come regista, il premio Le Maschere del Teatro Italiano per la messinscena dell’Ivanov di Čechov, rinnovato nel 2019 per Così è (se vi pare) di Pirandello, prodotto dal TST. Dini riesce a trovare nel suo lavoro l’equilibrio della propria ricerca creativa alternando grandi classici ad adattamenti teatrali di opere letterarie o cinematografiche e nuovi testi di drammaturgia contemporanea. Dal 2021 è regista residente del Teatro Stabile di Torino. Nelle ultime stagioni è stato regista e interprete di Così è se vi pare di Luigi Pirandello, Casa di bambola di Ibsen, The Spank di Hanif Kureishi, Ghiaccio di Bryony Lavery, e Il crogiuolo di Arthur Miller. Dini (che in precedenza aveva ottenuto un premio Hystrio-Anct, un premio Golden Graal, tre premi Le Maschere del Teatro Italiano e il Premio della Critica), proprio recentemente ha ricevuto ai Premi Le Maschere del Teatro Italiano 2023 due importanti riconoscimenti: il premio per la Miglior regia e quello come Miglior attore protagonista per lo spettacolo Il crogiuolo di Arthur Miller, prodotto dallo Stabile di Torino insieme agli Stabili di Bolzano e Napoli.
AGOSTO A OSAGE COUNTY
di Tracy Letts
traduzione Monica Capuani
regia Filippo Dini
con Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Filippo Dini, Fabrizio Contri, Orietta Notari, Andrea Di Casa,
Fulvio Pepe, Stefania Medri, Valeria Angelozzi, Edoardo Sorgente, Caterina Tieghi, Valentina Spaletta Tavella
dramaturg e aiuto regia Carlo Orlando
scene Gregorio Zurla
costumi Alessio Rosati
luci Pasquale Mari
musiche Aleph Viola
suono Claudio Tortorici
assistente regia Eleonora Bentivoglio
assistente costumi Rosa Mariotti
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
La prima mondiale di August: Osage County è stata presentata nel giugno 2007 da Steppenwolf Theatre Company, Chicago, Illinois (Martha Lavey, direttore artistico e David Hawkanson, direttore esecutivo). August: Osage County ha debuttato a Broadway, Imperial Theatre il 4 dicembre 2007. Prodotto da Jeffrey Richards, Jean Doumanian, Steve Traxler, Jerry Frankel, Ostar Productions, Jennifer Manocherian, The Weinstein Company, Debra Black, Daryl Roth, Ronald Frankel, Marc Frankel, Barbara Freitag, Rick Steiner e Staton Bell Group. Autorizzazione concessa da A3 Artists Agency 350 Fifth Avenue 38th Floor New York, NY 10118 USA
PERSONAGGI E INTERPRETI
La famiglia WESTON:
VIOLET WESTON – Anna Bonaiuto
BEVERLY WESTON, suo marito – Fabrizio Contri
BARBARA FORDHAM, figlia di Beverly e Violet – Manuela Mandracchia
BILL FORDHAM, suo marito – Filippo Dini
JEAN FORDHAM, loro figlia – Caterina Tieghi
IVY WESTON, figlia di Beverly e Violet – Stefania Medri
KAREN WESTON, figlia di Beverly e Violet – Valeria Angelozzi
MATTIE FAE AIKEN, sorella di Violet – Orietta Notari
CHARLIE AIKEN, suo marito – Andrea Di Casa
CHARLIE PICCOLO AIKEN, loro figlio – Edoardo Sorgente
Altri:
STEVE HEIDEBRECHT, fidanzato di Karen – Fulvio Pepe
LO SCERIFFO – Fabrizio Contri
JOHNNA MONEVATA – Valentina Spaletta Tavella
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I biglietti per lo spettacolo (da 8 a 28 euro, con riduzioni per Over65, soci UNICOOP Firenze, possessori Carta Fedeltà Far.com, abbonati alle altre Stagioni Teatri di Pistoia, abbonati Stagione Lamporecchio, allievi Scuola Mabellini, iscritti corsi Funaro, soci CRAL/Associazioni convenzionate e per possessori Giovani Card Teatri di Pistoia/Unicoop Firenze e Carta dello Studente della Toscana) sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 (orario: martedì e giovedì ore 16/19; mercoledì ore 11/15; venerdì e sabato ore 11/13 e 16/19). La Biglietteria sarà aperta anche un’ora prima degli spettacoli.
Prevendita online su www.bigliettoveloce.it
Alla Biglietteria del Teatro è in corso la campagna abbonamenti per la Stagione di Prosa, la Concertistica al Manzoni, la Cameristica e la Stagione di Danza, come pure la vendita della Formula “Libero” (il carnet a prezzo speciale, particolarmente conveniente, condivisibile e regalabile) e la vendita di tutti i biglietti della stagione.
IL LIBRETTO | Le Stagioni 2023/2024 di TEATRI DI PISTOIA (file della pubblicazione cartacea)
https://bit.ly/librettolestagioni23-24teatridipistoia
LE STAGIONI 23/24
LA PROSA AL MANZONI
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LA VIA DEL FUNARO
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CONCERTISTICA AL MANZONI
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CAMERISTICA
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RI-BELLI Teatro Ragazzi
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