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VOGLIAMO L’ANNULLAMENTO DELLA DELIBERA A.I.T. CHE NON RISPETTA I DETTAMI DELLA LEGGE A TUTELA DEGLI UTENTI

Se richiamassero correttamente l’art. 106 del TFUE, la gestione del servizio non potrebbe essere diversa dalla
gestione in house providing, che non è un affidamento ma una gestione diretta. Ma ai sindaci nostrani le
gestioni in house providing non piacciono: forse perché dovrebbero farsi carico della soddisfazione dei bisogni
dei propri cittadini, o perché sarebbe più problematico gestire le clientele legate alle nomine degli
amministratori; o forse ancora perché antepongono l’incasso dei dividendi ai bisogni delle rispettive comunità.
4. Nella delibera si arriva a dire che con la gestione mista “l’interesse pubblico potrà essere perseguito senza
incorrere nei vincoli e nelle limitazioni di ordine giuridico, amministrativo e tecnico-organizzativo gravanti sulla
società e sugli stessi enti locali che caratterizzano la forma di gestione tramite società interamente pubblica
operante in regime di in house providing”. Quali siano questi vincoli però non lo si dice, e per un’ottima ragione:
perché questi vincoli non esistono. Le società di gestione in house providing sono società di diritto privato e, in
quanto tali, sono soggette alle regole del Codice civile, le stesse che sono applicate alle società private e miste.
Gli unici vincoli sono quelli previsti dal Dlgs. 175/2016 (il Testo Unico sulle Società Pubbliche), vale a dire il
limite al numero degli amministratori ed all’ammontare dei loro compensi, oltre che la semplificazione
dell’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori per loro eventuali inadempienze.
L’unica vera ‘limitazione’ – questa sì, effettivamente non gradita ai Sindaci dei Comuni maggiori – è quella in
base alla quale in una società con gestione in house providing la partecipazione, preferibilmente diretta, di tutti
i Comuni consentirebbe anche a quelli con partecipazioni azionarie ridotte di intervenire per tutelare i propri
cittadini.
5. Il d.lgs. 201/2022 introduce e fissa criteri e principi di notevole significato. L’articolo 3 comma 3 è chiaro:
Nell’organizzazione e nella erogazione dei servizi di interesse economico generale di livello locale è assicurata
la centralità del cittadino e dell’utente, anche favorendo forme di partecipazione attiva”. L’intero articolo è
stato riportato anche nella delibera con la precisazione che “in via propedeutica all’individuazione del nuovo
gestore occorre procedere alla scelta della modalità di gestione del servizio pubblico secondo i dettami del
recente D.lgs. 201/2022“. Tuttavia, dopo averlo enunciato, questo principio è stato completamente ignorato:
forse l’assemblea AIT ritiene che per ottemperare ad una legge sia sufficiente citarla?
Per tutte le ragioni sopra esposte è necessario ed opportuno assumere iniziative finalizzate a richiedere
l’annullamento della delibera e la sua sostituzione con un provvedimento che salvaguardi la partecipazione
attiva e renda possibile una consultazione pubblica reale – diversa da quella farsesca messa in atto al momento
dell’approvazione delle delibere comunali relative alla costituzione della Multiutility.
Coordinamento delle Associazioni No Multiutility
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua
Comitato Acqua Pubblica Arezzo
Associazione Atto Primo Salute Ambiente Cultura ODV
Associazione Alleanza Beni Comuni Pistoia ODV
Associazione Acqua Bene Comune Pistoia e Valdinievole ODV
Associazione per i Diritti dei Cittadini (ADiC Toscana aps)
Associazione Comitato Acqua alla Gola Massa
Associazione IBS-Inter-rete Beni Comuni e Sostenibilità
Associazione La Libellula – Gruppo per l’ambiente Valle del Serchio
Associazione ‘I Bercio – Loro Ciuffenna
Associazione Senza Confini Lucca
Comitato Apuano Salute Ambiente prov. MS
Comitato Trasparenza per Empoli
AlterPiana Firenze Prato Pistoia
Comitato Acqua Bene Comune Valdarno Superiore
Osservatorio Ambientale Prato (Extinction Rebellion Prato, AlterPiana, Pro Bisenzio,
Comitato Difendiamo la nostra salute Prato sud, Fridays for Future Prato, Comitato
Ambientale di Casale, Comitato InMezzoAllAutostrada, Associazione Atto Primo
Salute Ambiente Cultura ODV)
Obiettivo Periferia Pistoia
Orto Collettivo – Calenzano
Rete Toscana in Movimento
Terra Libera Tutti – Reggello

Marco Cardone

cel. 3886061392

 

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Franca Ciari

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