Da Pif ad Angela Finocchiaro, nuove produzioni e grandi protagonisti per “planare dall’alto” nel segno di Italo Calvino
La nuova stagione rende omaggio allo scrittore nel suo centenario: fra i nomi in cartellone, Lella Costa, Arturo Brachetti, Diana Del Bufalo, Ambra Angiolini, Drusilla Foer, Massimo Ghini.
Fra letteratura e teatro, dallo schermo alla scena con molti talenti femminili.
Campagna abbonamenti da venerdì 16 giugno
Prato, 15 giugno 2023 – Una piuma si posa sotto un cielo trapunto di parole: leggerezza, molteplicità, pensosità. Nel solco di Italo Calvino, la nuova stagione teatrale del Politeama Pratese è pronta a “planare dall’alto” attraverso la cupola apribile di Nervi che è la cifra architettonica di uno dei teatri più grandi della Toscana. Il cartellone 2023/24 prende a prestito una frase di ispirazione calviniana nel centenario della nascita del grande scrittore: “planare dall’alto”, ovvero essere capaci di alzare lo sguardo sulle cose, osservare con ironia e spirito critico anche i temi più spinosi, nutrire cuore e cervello con quella levità che rende più lucido il ragionamento e meno retorico il sentimento. Leggerezza, pensosità, molteplicità come specchio, dunque, di un teatro vivo, plurale, colto e popolare, con una grande tradizione che si rinnova nei molteplici linguaggi contemporanei, instancabile nell’andare incontro a molte fasce di spettatori affiancate dal nucleo di abbonati storici.
NEL RICORDO DI FRANCESCO NUTI
Un omaggio a Francesco Nuti nel giorno dei suoi funerali a Firenze ha preceduto l’inizio della conferenza stampa dedicata alla stagione 2023/24, con una proiezione di inedite foto storiche che lo ritraggono insieme a Roberta Betti ed Elvira Trentini, le compiante fondatrici del Politeama Pratese, sulle note della canzone “Puppe a pera”. «Ci siamo chiesti se nella giornata di lutto cittadino per Francesco Nuti fosse il caso di confermare questa conferenza stampa – sottolinea la presidente del Teatro Politeama Pratese Beatrice Magnolfi – e poi ci siamo detti sì, come probabilmente avrebbe fatto lui dedicando un omaggio con una serie di foto storiche, alcune inedite, che fanno parte del patrimonio del Politeama».
I NUMERI DELLA STAGIONE PASSATA
Lusinghiero il bilancio dell’ultima stagione che si è conclusa con un grande successo di pubblico: da ottobre a maggio il Politeama Pratese ha registrato quasi 57mila presenze per un totale di 141 spettacoli. Nel dettaglio, 78 “alzate di sipario” per gli spettacoli programmati direttamente dal Politeama, 63 eventi ospitati, 20 conferenze/convegni, oltre alla Settimana dell’Istituto di storia economica Datini, confermando così la vocazione del Politeama come “casa” dei cittadini, punto di riferimento di tante realtà culturali e sociali del territorio.
IL CARTELLONE 2023/24
Il viaggio da ottobre a maggio promette di essere ancora più ricco con tanti appuntamenti di prosa, danza, musical, teatro di figura e un pizzico di magia, accanto a una nuova edizione della rassegna November Jazz. Il teatro ospiterà titoli di successo, nuove produzioni e protagonisti molto amati dal pubblico, come Arturo Brachetti, Drusilla Foer, Lella Costa, Ambra Angiolini, Angela Finocchiaro, Massimo Ghini, Paolo Ruffini. Si riprenderà la tradizione del grande musical rappresentata da Cabaret con Diana Del Bufalo protagonista insieme allo stesso Brachetti. Si “planerà dall’alto” anche a passo di danza, con il Balletto di Roma e la sua giovane “étoile” Carola Puddu in Giulietta e Romeo mentre a dare un tocco internazionale al cartellone penserà la compagnia tedesca Familie Flöz, che ha raggiunto grandi vette di poesia con il suo originalissimo teatro di figura. Lo scambio artistico fra cinema e teatro è presente in Perfetti sconosciuti del regista Paolo Genovese, nel giallo giudiziario Testimone d’accusa che al cinema fu diretto da Billy Wilder, nelle commedie Tre uomini e una culla e Quasi amici. E poi la trasposizione teatrale di grandi pagine letterarie, come 1984 di George Orwell, Le nostre anime di notte di Kent Haruf interpretato da Lella Costa, Oliva Denaro di Viola Ardone con Ambra Angiolini. Il primo sipario della stagione si aprirà con un grande testimone del nostro tempo come Pierfrancesco Diliberto in arte Pif, in coppia con lo scrittore Francesco Piccolo, già Premio Strega: lo spettacolo Momenti di trascurabile (in) felicità (sabato 21 ottobre) diventa quasi un manifesto per la ricerca del benessere che accompagna l’esperienza teatrale.
FRA LETTERATURA E TEATRO
Lella Costa porta in scena il romanzo pluripremiato di Kent Haruf in Le nostre anime di notte (18-19 novembre), con la regia di Serena Sinigaglia: una storia intima e delicata sulla terza età e sul desiderio di farsi compagnia, riadattata anche per il grande schermo con Robert Redford e Jane Fonda. Il legame con la parola scritta è centrale nel titolo scelto in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con Lucrezia Lante Della Rovere in Le donne di Malamore (24 novembre, fuori abbonamento) che prende spunto dal libro Malamore di Concita De Gregorio. L’amore in tutte le sue declinazioni, compreso il suo contrario, il “malamore”, diventa un tema centrale per molte proposte della stagione, che fanno riflettere sulla complessità dei rapporti umani ma anche sul bisogno profondo di affrontare questi tempi difficili con pienezza di affetti ed empatia reciproca. Nel filone “pagine romanzesche” s’inserisce anche un classico di Agatha Christie come Testimone d’accusa (2-3 dicembre), con Vanessa Gravina e Giulio Corso insieme a sei giurati scelti tra il pubblico prima dello spettacolo. Il 2024 porterà in teatro 1984 (13-14 gennaio), il capolavoro di George Orwell in una nuova produzione a metà fra thriller, storia romantica, grande letteratura e noir, con Ninni Bruschetta, Giancarlo Commare e Violante Placido. S’iscrive nel solco romanzesco e contemporaneo Oliva Denaro (10-11 febbraio) interpretata da Ambra Angiolini che, con la regia di Giorgio Gallione, riannoda le pagine dell’autrice napoletana Viola Ardone per raccontare una storia di libertà ed emancipazione femminile ispirata alla vicenda di Franca Viola. Gran finale di stagione con un’altra grande signora della scena che darà voce a un altro romanzo, stavolta scritto dall’autore toscano Fabio Genovesi: insieme a Bruno Stori e a otto giovani performer, Angela Finocchiaro si muoverà in un mondo popolato di meraviglie e creature fantastiche come Il calamaro gigante (6-7 aprile).
DALLO SCHERMO ALLA SCENA
Con la sua storia quasi centenaria, il Politeama Pratese è stato una grande arena cinematografica. Proprio la relazione con il cinema si esprime in un classico della commedia cinematografica come Tre uomini e una culla (4-5 novembre), messo in scena da Gabriele Pignotta, Giorgio Lupano e Attilio Fontana. Un legame che passa anche dalla versione teatrale di Perfetti sconosciuti (19-20 dicembre), l’adattamento del film “cult” di Paolo Genovese che firma la sua prima regia teatrale.
Il 2024 si apre con uno dei titoli più famosi della storia del musical, ambientato nella Berlino degli anni Trenta e ripreso nel pluripremiato film diretto da Bob Fosse con Liza Minnelli: Cabaret (5-6 gennaio, fuori abbonamento) rivive in una nuovissima produzione con Arturo Brachetti e Diana Del Bufalo. Un bravissimo Massimiliano Gallo si misura con un nuovo testo scritto e diretto da Ivan Cotroneo, celebre firma televisiva e cinematografica: Amanti (9-10 marzo) è una commedia sull’amore, sul tradimento e sul matrimonio, sulle relazioni di breve e lunga durata, sul maschile e sul femminile. Toccherà poi alla coppia formata da Massimo Ghini e Paolo Ruffini calarsi in Quasi amici (23-24 marzo), trasposizione teatrale di un film di successo e di profondo significato civile sui temi dell’amicizia e della diversità.
A PASSO DI DANZA
La nuova programmazione conferma l’attenzione per il linguaggio della danza. La giovane e brava Carola Puddu, star di Amici, volerà sulle ali del dramma shakespeariano reinterpretato dal Balletto di Roma in Giulietta e Romeo (10 novembre, fuori abbonamento). Seguirà Ballade (16 novembre, fuori abbonamento), lo spettacolo vincitore del premio “Danza & Danza” nel 2022: un viaggio in punta di piedi fra generazioni diverse con le coreografie di Mauro Bigonzetti ed Enrico Morelli in un intreccio di musica e parole che prendono ispirazione dallo scrittore Pier Vittorio Tondelli e dalla poetessa Mariangela Gualtieri. La rassegna Politeama Spring Dance tornerà nella primavera 2024 rinnovando così la collaborazione con una realtà accreditata come Florence Dance Festival.
UN PROGETTO MULTIDISCIPLINARE
La contemporaneità impone di scavalcare i confini fra i generi: la prosa si contamina con la musica, la danza con la letteratura e nel programma convivono magia, musical, teatro di figura, operetta, jazz. Tornerà la rassegna November Jazz con quattro concerti dal 31 ottobre al 28 novembre sempre in collaborazione con Music Pool e da quest’anno anche con la Scuola di Musica Verdi. Immancabile l’appuntamento con la magia con l’illusionista Mattia Boschi che promette di stupire grandi e piccini in Magic Prato (15 dicembre, fuori abbonamento). Gennaio segna l’arrivo della compagnia internazionale Familie Flöz che ha fatto delle maschere in scena il proprio tratto peculiare, per la prima volta a Prato in Hotel Paradiso (27-28 gennaio). Fresca di debutto discografico nei giorni scorsi in coppia con Asia Argento, dopo quattro anni Drusilla Foer tornerà a calcare il palcoscenico del Politeama in Venere nemica (19-20 marzo, fuori abbonamento) per riattualizzare in chiave divertente la favola Amore e Psiche nel teatro che l’ha battezzata artisticamente: uno show unico che racchiude una fusione di generi teatrali. Maggio fa rima con l’operetta, una prima nazionale per L’acqua cheta (16 maggio, fuori abbonamento) del regista Sandro Querci e della Compagnia Del Buono, reduci dal successo al Politeama della commedia musicale Il gatto in cantina. Non può infine mancare un omaggio a Calvino con un assaggio del cartellone Politeama Educational che sarà presentato a settembre: il lavoro del regista e attore pratese Massimo Bonechi, Pensa a ciò che resta fuori (6 dicembre, matinée per le scuole e per il pubblico), è liberamente tratto dalla trilogia I nostri antenati che racchiude Il barone rampante, Il visconte dimezzato e Il cavaliere inesistente.
La varietà dei generi espressivi trova una profonda coerenza (un’altra parola di Calvino) nel talento degli artisti e nella qualità delle produzioni.
NOVITÀ ABBONAMENTI: SI PARTE IL 16 GIUGNO
La novità di quest’anno è l’offerta di tre tipologie di abbonamento per la prosa, oltre a quello per la rassegna November Jazz. La formula principale “Gran Teatro” comprende dieci spettacoli (Tre uomini e una culla, Le nostre anime di notte, Testimone d’accusa, Perfetti sconosciuti, 1984, Hotel Paradiso, Oliva Denaro, Amanti, Quasi amici, Il calamaro gigante) con uno spettacolo a scelta in omaggio fra Ballade e Le donne di Malamore. Previste altre due tipologie di mini – abbonamenti a cinque spettacoli, denominate “Mosaico” (Tre uomini e una culla, Testimone d’accusa, Hotel Paradiso, Oliva Denaro, Quasi amici) e “Intarsio” (Le nostre anime di notte, Perfetti sconosciuti, 1984, Amanti, Il calamaro gigante).
Occhio alle date della campagna abbonamenti: da venerdì 16 a sabato 24 giugno è possibile la riconferma degli abbonati alla stagione 2022/2023 mentre da martedì 27 giugno partirà la sottoscrizione dei nuovi abbonamenti; per quanto riguarda la prevendita dei singoli biglietti, dal 16 giugno è possibile acquistare i biglietti per i fuori abbonamento Momenti di trascurabile (in)felicità, Giulietta e Romeo, Magic Prato, Cabaret – The musical, Venere nemica mentre per tutti gli altri spettacoli i biglietti saranno in vendita dal 26 settembre. Nel mese di luglio la biglietteria del teatro sarà aperta il lunedì dalle 16 alle 19, dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, il sabato dalle 10.30 alle 12.30. Chiusura estiva dal 31 luglio al 28 agosto compresi. Dal 29 agosto tornerà il consueto orario da martedì a sabato (dalle 10.30 alle 12.30, dalle 16 alle 19). Info: www.politeamapratese.it
LE DICHIARAZIONI IN CONFERENZA STAMPA
Beatrice Magnolfi, presidente del Teatro Politeama Pratese
«Il titolo è un voluto richiamo a Calvino di cui si ricorda quest’anno il centenario. Alcune parole chiave contenute nelle sue Lezioni Americane come leggerezza, molteplicità e pensosità, ci sono sembrate in sintonia con l’identità di questo teatro che è colto e popolare al tempo stesso, ha una tradizione fortissima e cerca di rinnovarla ogni giorno nei nuovi linguaggi, instancabile nel rivolgersi a tutte le fasce di pubblico. Questo è un teatro molto radicato nel territorio ma – ci tengo a sottolinearlo – non è provinciale perché guarda al mondo e all’Italia soprattutto dopo che abbiamo avuto un riconoscimento importante da parte del ministero della Cultura».
Matteo Biffoni, Sindaco di Prato
«Questi risultati sono il frutto di un lavoro meticoloso e attento, complicato ma fatto con passione. Il Politeama è un dono per la città e per i tanti appassionati che vengono da fuori. Un dono pazzesco che rende una città più ricca, a maggior ragione a Prato per il significato, la storia e l’epopea che da Roberta in poi rappresenta questo luogo per la città. Grato a Beatrice Magnolfi, al Cda e a chi lavora al Politeama».
Simone Mangani, assessore alla Cultura del Comune di Prato
«Dopo il Covid il Politeama ha saputo ricostruire una comunità intorno al teatro, una sfida che non era certamente facile. Mettere insieme le persone e farle lavorare insieme è la cosa più difficile al mondo e il Politeama ci sta riuscendo in modo eccellente. Per quanto riguarda il futuro, chiudere l’anno senza la nascita della Fondazione sarebbe una sconfitta per tutti. Entro il 2023 arriverà la Fondazione»
Cristina Manetti, Capo di Gabinetto della Regione Toscana
«La storia di questo teatro è legata alle donne. Beatrice Magnolfi ha saputo raccogliere un’eredità importante, una sfida non facile soprattutto in un momento in cui per i teatri non è facile andare avanti. Quello che presentiamo oggi è un cartellone straordinario che mette insieme tutti gli ingredienti della società di oggi, parla di donne, diritti e inclusione. La Regione è e sarà a fianco del teatro, degli artisti e delle persone che vi lavorano».