Al Cesat i primi risultati del “Fast Track”, protocollo innovativo in chirurgia
Al Cesat i primi risultati del “Fast Track”, protocollo innovativo in chirurgia. Il paziente cammina dopo poche ore dall’intervento
Empoli– Crescono i vantaggi dell’applicazione del protocollo Fast Track Surgery al CESAT di Fucecchio, di cui è promotore il Direttore del Centro di Eccellenza per la Sostituzione Protesica, il dottor Simone Nicoletti.
Si tratta di un nuovo protocollo innovativo, già presente all’estero per altre specialistiche, che ha guadagnato popolarità nella chirurgia ortopedica e mira a migliorare i risultati dei pazienti, ridurre la degenza ospedaliera, oltre a minimizzare il costo complessivo dell’assistenza. Fast Track Surgery è un approccio completo e basato sull’evidenza scientifica che coinvolge un team multidisciplinare, composto da chirurghi ortopedici, anestesisti, nutrizionisti, fisioterapisti, oltre al personale infermieristico dell’Ospedale San Pietro Igneo, che collabora per ottimizzare la cura del paziente prima, durante e dopo l’intervento chirurgico.
Negli ultimi due anni di applicazione al CESAT sono emersi diversi vantaggi. I pazienti che si sottopongono a intervento chirurgico utilizzando questo protocollo sperimentano tempi di recupero più rapidi, dolore ridotto e risultati complessivi migliori. Inoltre i pazienti spesso sono in grado di tornare a casa prima di quelli sottoposti a chirurgia tradizionale. Ad oggi ad esempio le protesi di spalla possono essere dimesse il giorno stesso dell’intervento in tutta sicurezza o al massimo il giorno successivo.
Uno dei componenti chiave di questo protocollo è l’educazione preoperatoria del paziente, a cui vengono fornite informazioni su cosa aspettarsi durante il loro intervento chirurgico, nonché istruzioni su come prepararsi per la loro procedura. Ciò include informazioni su cosa mangiare e bere, quando interrompere determinati farmaci e come prepararsi per eventuali test o imaging necessari. Oltre a questo il protocollo Fast Track Surgery prevede anche una serie di altre strategie progettate per ottimizzare la cura del paziente. Ad esempio, ai pazienti viene consigliato un carico a base di carboidrati preoperatoria mirata a migliorare il recupero postoperatorio, migliorando anche il controllo della glicemia e un ridotto rischio di complicanze.
Durante l’intervento chirurgico, il protocollo Fast Track Surgery include anche una serie di strategie per ridurre al minimo il rischio di complicanze. Ad esempio, ai pazienti vengono somministrati farmaci per prevenire la formazione di coaguli di sangue e i chirurghi utilizzano tecniche come la chirurgia minimamente invasiva per ridurre il trauma tissutale e accelerare i tempi di recupero. Inoltre, ai pazienti viene spesso somministrata l’anestesia regionale piuttosto che l’anestesia generale, che può portare a tempi di recupero più rapidi. Dopo l’intervento chirurgico, al CESAT di Fucecchio viene promosso il recupero a partire proprio dall’aspetto psicologico.
“I nostri pazienti non si devono sentire “malati” – sottolinea il dottor Nicoletti – bensì capire che l’intervento è solo un momento nella giornata, come quando ci si deve sottoporre ad una cura odontoiatrica. I pazienti infatti, sono incoraggiati ad alzarsi e muoversi il prima possibile dopo l’intervento chirurgico, spesso anche poche ore dopo l’intervento, il che oltre che da un punto di vista psicologico, può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue e ridurre il rischio di complicanze come la polmonite. Importanza cruciale anche per i protocolli anestesiologici e antidolorifici messi a punto in collaborazione con il Direttore di Anestesia e Rianimazione, il dottor Rosario Spina, la dottoressa Silvia Tinacci responsabile del servizio di anestesiologia per il CESAT, la dottoressa Elisa Buonandi, responsabile attività di fisioterapia e riabilitazione a Fucecchio, la dottoressa Elena Corsinovi, nutrizionista. Dalla collaborazione con gli Anestetisti, i Fisioterapisti, i Nutrizionisti e gli infermieri del CESAT, coordinati dalla dottoressa Letizia Pontanari, è nato un protocollo completo che a breve diventerà un’Istruzione Operativa Aziendale. L’innovazione dà frutto solo per chi sa raccogliere l’eredità del passato e renderla attuale per le sfide e le richieste del presente. Questo è quello che è successo negli ultimi anni all’ospedale di Fucecchio. Dal mese di maggio è stato incrementato il numero delle prime visite a più di 200 al mese, quindi sarà più facile accedere alle cure del CESAT, basta richiedere una prima visita direttamente al CUP presso la struttura complessa di Ortopedia dell’Ospedale San Pietro Igneo di Fucecchio. “