CERTALDO – Cappella dei giustiziati, iniziati i lavori di restauro e riqualificazione
Cappella dei giustiziati, iniziati i lavori di restauro e riqualificazione
Il sindaco: “La struttura diventerà un punto centrale di scoperta del borgo medievale, un collegamento importante fra la città storica e i tessuti urbani”
CERTALDO – Sono partiti nei giorni scorsi i lavori di restauro e riqualificazione della Cappella che originariamente ospitava il Tabernacolo dei giustiziati decorato dal pittore Benozzo Gozzoli, fra le eccellenze culturali certaldesi. L’intervento, del valore complessivo di 135mila euro, ha l’obiettivo di valorizzare il manufatto della struttura, che oggi risulta in parte danneggiata, al fine di arrestare il progressivo degrado.
“La riqualificazione della Cappella è di fatto la prima tappa di un percorso più ampio, che invita ogni cittadino e ogni turista a scoprire e a conoscere meglio il passato del nostro territorio – ha spiegato il sindaco Giacomo Cucini -. La Cappella infatti è parte integrante del centro storico racchiuso nel circuito murario medievale, e insiste sul tracciato di fondo valle della Via Francigena in prossimità dell’antico ponte che attraversava il torrente Agliena, al di là del quale era presente uno ‘spedale’ a sostegno dei viandanti e la prima via d’accesso al borgo di Certaldo che conduceva verso il Rivellino”.
“Con gli interventi proposti – ha aggiunto -, l’area assumerà un ruolo fondamentale come percorso e punto di partenza e condurrà il visitatore verso le vie storiche e contemporanee di accesso al Borgo medievale, ovvero la Costa Vecchia, la Via del Castello, la Costa Alberti e la funicolare. Ci tengo a ringraziare il Lions Club Boccaccio, che ci ha donato il progetto definitivo, che punta a rafforzare il collegamento fra la città storica ed i tessuti urbani più recenti della parte bassa di Certaldo, dove è collocato il Tabernacolo”.
La storia della cappella
La cappella eretta a protezione del Tabernacolo dei Giustiziati, affrescato da Benozzo Gozzoli e dalla sua bottega, si trova ai piedi della collina del borgo medioevale di Certaldo. La struttura muraria fu eretta per difendere l’opera dalle ricorrenti piene del torrente Agliena, che minavano inesorabilmente le preziose pitture.
Nel 1415, quando Certaldo divenne sede del Vicariato, i vicari trasformarono il Tabernacolo nell’ultima sosta dei condannati, sostituendo al soggetto devozionale quello legato alla sofferenza umana, ultimo conforto e momento di meditazione per i condannati.
Il viaggio dalle prigioni della città murata si snodava tra la via principale, varcava la “Porta al Sole” e dopo essere passati davanti alle “antiche fonti” si imboccava appunto la corta e stretta via lastricata a ciottoli di fiume detta “Costa Vecchia” con la termine l’arco ricavato in fabbricati ottocenteschi e posto alla fine della ripida discesa, anche qui è ancora presente una nicchia con una immagine sacra per la sosta dei condannati.
Nel 1957 la Soprintendenza ha incaricato lo specialista Leonetto Tintori di strappare gli affreschi danneggiati dall’umidità e, una volta fissati su supporti plastici, di ricomporre il Tabernacolo in un luogo prestigioso e sicuro individuando nella Chiesa di San Tommaso e Prospero a fianco del Vicariale la sede ideale.
L’intervento
L’intervento in oggetto consiste in un insieme di opere di manutenzione e di riqualificazione del manufatto e dell’area immediata al Tabernacolo dei Giustiziati. In particolare sia con il ripristino ed il restauro del manufatto, sia con la realizzazione di una sorta di guscio con setti in vetro che alludono alla scatola originaria della cappella, lasciando ad una illuminazione studiata appositamente mediante profili il LED e faretti LED il compito di una percezione forte sia del manufatto che dell’apparato pittorico riproposto, con tecniche contemporanee, nella sua sede.
Inoltre l’operazione prevede: la manutenzione straordinaria di ripulitura dei settori di intonaco degradati, la rimozione della pavimentazione ed il rifacimento all’interno del perimetro della cappella, il ripristino del muretto del perimetro, la manutenzione straordinaria con integrazione di elementi in laterizio di riuso per la copertura, la ricollocazione di una riproposizione dell’originario apparato pittorico.