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“Le finestre delle emozioni” allestite al Misericordia e Dolce ed al Presidio La melagrana di Narnali sono il regalo dei sanitari a chi è ricoverato

“Le finestre delle emozioni” allestite al Misericordia e Dolce ed al Presidio La melagrana di Narnali sono il regalo dei sanitari a chi è ricoverato

In totale sicurezza potranno vedere e comunicare con i loro cari

 

Scritto da Vania Vannucchi                                   24 dicembre 2020

                             

Prato – Dalla “finestra delle emozioni” i ricoverati nelle low care Covid del Misericordia e Dolce e del presidio La Melagrana a Narnali possono vedere e comunicare in totale sicurezza con i loro cari.

Nelle stanze trasparenti è solo un vetro che separa gli ammalati dai loro affetti.

Gli operatori sanitari delle due strutture, con l’autorizzazione del servizio Prevenzione e protezione aziendale hanno allestito degli spazi accoglienti per permettere ai ricoverati di incontrare i propri parenti. E’ una piccola idea ma un regalo grande che hanno fatto con tutto il cuore per donare loro affetto e conforto. Le hanno chiamate “Finestre delle emozioni”

Il Coronavirus ha cambiato il modo di comunicare, di scambiare i saluti, di relazionarsi con le persone. La malattia può essere lunga con un forte impatto sulle performance psico-fisiche; l’isolamento, soprattutto nelle persone anziane, può tradursi in senso di abbandono e perdita di speranza per la guarigione.

 

Nelle due strutture low care le visite sono concordate con il personale delle strutture, all’appuntamento i parenti accedono alla stanza trasparente dall’esterno. L’incontro è garantito per tutti i pazienti ricoverati, sia le persone che possono raggiungere la stanza in modo autonomo che per coloro che necessitano dell’utilizzo della carrozzina o del trasporto con il letto.

Tutti hanno accolto con grande entusiasmo l’iniziativa degli operatori ed hanno ringraziato tutto il personale.

 

In questo periodo di Festività Natalizie il personale della Melagrana e del Misericordia e Dolce ha deciso di incrementare il numero di visite per far sentire la vicinanza della famiglia e far vivere momenti di serenità a chi non può trascorrere il Natale con gli affetti più cari.

 

“Le nostre strutture e i nostri operatori sono impegnati nel fare di tutto perché il Natale, anche se nella sofferenza, possa essere vissuto come un momento di gioia dalle persone che sono ricoverate; e le Finestre delle Emozioni ne sono un esempio, ha detto Lorena Paganelli direttore zona distretto di Prato. Voglio ringraziare tutti gli operatori Medici, Infermieri, Oss e tutto il personale che da ormai un anno è impegnato nella assistenza alle persone che si sono ammalate di Covid 19 e che anche in questi giorni di Festa sta lavorando, con impegno e dedizione cercando di dare un momento di gioia.”

 

“ E’ fondamentale sentirsi  amati e attesi per dare un senso alle cure – sottolinea Donatella Calvani, responsabile del reparto Covid del Misericordia e Dolce – rivedere un familiare  anche attraverso un “vetro” restituisce  umanità agli affetti. Quello che non può essere trasmesso con gli abbracci , lo è con le lacrime e con i sorrisi. Tutta l’equipe medica e infermieristica della Low-care  Covid Vecchio Ospedale, supportata dal Servizio prevenzione e protezione e dal servizio di vigilanza, ha voluto fare questo piccolo dono per dire ai nostri pazienti :”forza mettetecela tutta ! fuori c’è il mondo che vi aspetta”.

 

Le finestre delle emozioni sono il nostro regalo alle persone di cui ogni giorno ci prendiamo cura , ci tiene ha sottolineare tutto lo Staff del personale della Melagrana vogliamo dare la possibilità a tutti di passare un Natale un po’ più sereno, nonostante le difficoltà del periodo che stiamo affrontando. E’ vero c’è sempre quella porta che divide, ma con la nostra “stanza trasparente” cerchiamo di dare un po’ più di affetto e senso di normalità ai nostri pazienti che stanno combattendo questa lunga battaglia lontani dai propri affetti.

 

Anche all’Ospedale Santo Stefano nei giorni di Natale, Santo Stefano e domenica 27 dicembre in tutti i setting no Covid sarà possibile far visita ai ricoverati. E’ ammesso un solo parente con accesso regolato dagli operatori sanitari dei reparti.

 

 

 

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Franca Ciari

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