Vinci: la Casa di cura Leonardo accoglie i malati extra Covid 19 provenienti dagli ospedali
La Casa di cura Leonardo accoglie i malati extra Covid 19
La clinica mette a disposizione la propria struttura a sostegno degli ospedali
del territorio per limitare i ritardi nel trattamento delle altre patologie
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VINCI – La drammatica emergenza sanitaria che sta interessando l’intero Paese non ha certo risparmiato il territorio toscano e dell’Empolese-Valdelsa. La diffusione del contagio da Covid-19 e l’aumento esponenziale dei malati sta portando alla completa saturazione dei posti letto disponibili dei nosocomi dell’area, rischiando seriamente di portare al collasso l’intero sistema ospedaliero.
Una battaglia contro il coronavirus che vede i presidi sanitari in prima linea. Tra questi vi è la “Casa di cura Leonardo” di Vinci che, così come avvenuto nella scorsa primavera, anche durante questa seconda ondata di contagi è diventata un concreto appoggio per il trattamento delle patologie extra Covid-19, al momento difficilmente gestibili all’interno degli ospedali pubblici.
La clinica in queste settimane sta facendo spazio alle attività chirurgiche e ambulatoriali urgenti e non differibili di diversi ospedali dell’area sanitaria territoriale. Il tutto coordinato dalla direzione aziendale dell’AUSL Toscana Centro, dal Dipartimento chirurgico aziendale e dalle direzioni dei vari presidi.
“Un filo diretto è chiaramente con l’Ospedale San Giuseppe di Empoli – spiega il direttore della Casa di cura Leonardo, Paolo Ciardi – Con il quale giornalmente ci confrontiamo per sopperire alle esigenze”.
Allo stato attuale, presso la struttura di via Pietro Grocco a Vinci stanno trovando un prezioso appoggio le unità operative di Empoli di senologia, otorino, chirurgia vascolare, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, urologia, dermatologia e oculistica.
“La centralità territoriale della nostra Casa di cura – prosegue Ciardi – ci ha permesso di essere d’appoggio chirurgico anche per presidi esterni come il Palagi per ginecologia, il Cosma e Damiano di Pescia per la chirurgia generale, l’Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze per otorino e il Torregalli per la chirurgia vascolare. In pratica, i chirurghi vengono da noi e la nostra struttura concede spazi, attrezzature e personale, sia del comparto operatorio che del reparto di degenza. Il tutto chiaramente nel perimetro della convenzione in essere con l’Ausl Toscana Centro. È chiaro che in questo momento il coronavirus ha la priorità, ma le patologie extra covid non vanno dimenticate ed è importante non accumulare ritardo nella cura delle altre malattie. La nostra programmazione chirurgica ha logicamente subito una rimodulazione ma siamo consapevoli del momento di difficoltà e sentiamo il dovere di aiutare i nostri colleghi che ‘combattono’ in prima linea”.