Alessio Mantellassi: «La vitalità di questa piazza è il monumento più bello per ricordare queste vittime»
Alessio Mantellassi: «La vitalità di questa piazza è il monumento più bello per ricordare queste vittime»
Il presidente del consiglio comunale alla cerimonia in Piazza 24 Luglio per ricordare la fucilazione per mano nazi-fascista di 29 cittadini empolesi
EMPOLI – Questa mattina, venerdì 24 luglio 2020, si è tenuta la commemorazione del settantaseiesimo anniversario dell’eccidio del 24 luglio 1944, avvenuto in quella che si chiamava Piazza Ferrucci, a pochi passi da piazza Farinata degli Uberti e dal centro. Ventinove cittadini empolesi furono fucilati per rappresaglia da mani naziste. Un drammatico evento che segnò la storia di Empoli.
È stata prima celebrata la santa messa nella Collegiata di Sant’Andrea dal proposto Don Guido Engels a suffragio dei caduti, a cui hanno partecipato cittadini, rappresentanti delle Forze dell’Ordine – Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco, Centro mobilitazione tosco emiliano Croce Rossa – sempre vicini e presenti – le associazioni combattentistiche e reduci, le autorità istituzionali regionali, le associazioni dei carabinieri, ANPI, ANED, Misericordia e Spi Cgil e Avis. Erano presenti anche il senatore Dario Parrini, la senatrice Caterina Biti, erano rappresentati anche i Comuni di Fucecchio, Montelupo, Montespertoli e Vinci.
Questa ricorrenza, che si è svolta a 76 anni da quel drammatico e doloroso evento, è una testimonianza di democrazia e pace per la città che ancora sente l’importanza di quei due valori conquistati col sacrificio di innocenti, morti ammazzati.
Dopo la messa, il corteo con in testa il gonfalone comunale ha raggiunto piazza 24 luglio dove è intervenuto Alessio Mantellassi, presidente del Consiglio Comunale di Empoli con delega alla cultura della memoria: «Il 24 luglio 1944 è stata per noi una ferita grave. 29 concittadini sono morti in piazza Ferrucci per mano tedesca e fascista. Lo stesso giorno il campanile di Santo Stefano cadde, minato dai tedeschi, distruggendo il Teatro empolese Salvini. La città fu ferita, straziata, stravolta. Macerie e sangue furono lasciate dal passaggio della guerra. Pochi giorno dopo il 29 luglio Empoli inziò ad essere liberata. Grazie a chi era qui stamani, grazie a chi ogni giorno vive questa piazza: è nella quotidianità di tutti i giorni che vi sta l’antitesi della morte: la vita. La vitalità è il monumento più bello per ricordare queste vittime. Con il cantiere dell’ex sert, con la ristrutturazione della piazza, con la presenza della scuola e di altri servizi si garantisce la vita in un luogo che fu di morte. Abbiamo concluso la mattinata con l’inno alla gioia: l’Europa ha garantito la pace ed essa resta la vera scommessa del nostro tempo».
Mantellassi ha deposto una corona di alloro alla Lapide-Ricordo. Poi, il suono della tromba di Giuseppe Alberti ha richiamato il ‘Silenzio’ quindi l’inno di Mameli e di Europa.
Questi sono i nomi delle vittime dell’eccidio del 24 luglio 1944
Bagnoli Luigi 61 anni, Bargigli Bruno Mario 22 anni, Bartolini Guido 28 anni, Bitossi Arduino 60 anni, Boldrini Orlando 64 anni, Capecchi Pietro 50 anni, Cerbioni Bruno 18 anni, Cerbioni Francesco 66 anni, Cerbioni Giulio 28 anni, Chelini Gaspero 46 anni, Chelini Gino 52 anni, Ciampi Giuseppe 55 anni, Ciampi Pietro 48 anni, Ciampi Virgilio 51 anni, Cianti Giulio 55 anni, Gimignani Pasquale 55 anni, Gori Corrado 64 anni, Martini Giulio 66 anni, Martini Pietro 59 anni, Morelli Dario Gino 56 anni, Nucci Palmiro 56 anni, Padovani Gaspero 78 anni, Parri Alfredo 34 anni, Parrini Antonio 56 anni, Peruzzi Carlo 62 anni, Piccini Gino 48 anni, Pucci Alfredo 51 anni, Taddei Gino 38 anni, Vizzone Domenico 45 anni.