CULTURA

La scomparsa di Magda Olivetti

Si è spenta domenica scorsa nella sua casa fiorentina in via di San Leonardo, Magda Olivetti. Esponente della leggendaria famiglia industriale d’Ivrea, di madre tedesca, si laurea in Fisica teorica presso l’Università di Torino, dove sara’ una giovane ricercatrice a fianco di Tullio Regge, di cui rimarra’ sempre grande amica. Nei primi anni sessanta ad un convegno in Montenegro conosce Borivoj Jaksic, Dottore di Fisica, assistente all’Università e collaboratore all’Istituto Rugjer Boskovic di Zagabria, città dove in seguito i due si sposeranno e vivranno per un paio di anni. Jaksic poi lascierà definitivamente Zagabria e negli anni successivi insieme sarà un viavai tra Torino, Ginevra, Princeton, visiting fellowships, conferenze, convegni, con o anche senza i tre figli arrivati in seguito. Un simpatico capitolo biografico spesso trascurato è il periodo degli studi presso l’Università di Torino. A cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta con un gruppo di giovanissimi amici e coetanei colti e fantasiosi, trascinati dall’onda della ‘nouvelle vague’ e dai film “noir” francesi, diventa protagonista di un paio di cortometraggi sperimentali in in 8mm bianco e nero. Pellicole dirette da Corrado Farini, poi famoso regista, sceneggiatore e scrittore, giocando con elementi dei ‘gialli francesi’ e dialoghi ‘esistenzialisti’… “Tra un bacio e una pistola” (1959), “Camera ammobiliata“ (1960 ), “Ti uccidero” (1961), e sopratutto “La fine del viaggio” ( 1962 ). Di quest’ultimo film, forse il più interessante, la giovane bella e tenera donna d’Ivrea sara’ la protagonista, corto riconosciuto ed apprezzato, vincitore di premi nazionali ed esteri.Dopo la separazione Magda cambiera’ radicalmente vita diventando infine una importante traduttrice di letteratura tedesca ed austriaca: Musil, Rilke, Schnitzler, Kafka, Ingeborg Bachmann e sopratutto Thomas Bernhard per conto di editori prestigiosi come Adelphi e Einaudi. Intreccia amicizie con autori come Italo Calvino, Claudio Magris e soprattutto Cesare Cases, noto germanista che sposera’ in seconde nozze, ed imprenditori come l’amico di gioventù Carlo De Benedetti. Nel 1975 si stabilisce a Firenze e nel 1992 fondera’ a Torino, con Egi Volterrani, La Scuola Europea di Traduzione Letteraria (SETL), poi diventata fondazione. Riceve premi e riconoscimenti ( Premio Grinzane Cavour, Premio di Traduzione della Presidenza della Repubblica Italiana ), nel 1993 rinuncia all’incarico di vicepresidente della Fondazione Olivetti.

Mirko Sladek

Alessandro Lazzeri

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