Fucecchio, il sindaco Spinelli ricorda la Liberazione abbracciando idealmente tutti i suoi concittadini attraverso un video
Fucecchio, il sindaco Spinelli ricorda la Liberazione abbracciando idealmente tutti i suoi concittadini attraverso un video
Insieme al presidente dell’Anpi Giovanni Cartolano e a Don Andrea Cristiani ha deposto una corona al monumento ai caduti in Piazza XX Settembre
FUCECCHIO, 25 APRILE 2020. Un 25 aprile diverso da tutti gli altri. Senza la festa vera e propria, senza i cittadini che scendono in piazza. I limiti imposti dalla diffusione del Coronavirus però non hanno impedito al sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, di abbracciare idealmente tutti i suoi concittadini per ricordare insieme la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, in occasione del 75° anniversario.
Lo ha fatto grazie alla realizzazione di un video che questa mattina ha diffuso sulle pagine social e nel quale mostra il momento della deposizione della corona in Piazza XX Settembre, di fronte al monumento ai caduti, e la sua visita a tutti i luoghi della memoria sparsi sul territorio. Insieme a lui c’erano il presidente dell’Anpi di Fucecchio, Giovanni Cartolano, e l’arciprete della Collegiata di San Giovanni Battista, Don Andrea Pio Cristiani.
“Quest’anno è un 25 aprile diverso dagli altri – ha detto Spinelli – perché non possiamo festeggiarlo insieme ma carico degli stessi valori che ci sono stati tramandati dalla Resistenza e dalla Costituzione Italiana: quelli della libertà, del rispetto dei diritti umani, della pace. Fucecchio sa quali atrocità portarono la dittatura fascista, l’occupazione nazista e la guerra. Il nostro territorio è disseminato di cippi, lapidi, croci che ricordano i nostri Martiri. Per questo motivo la Festa della Liberazione è la più importante: ci ricorda la nostra rinascita, il ritorno alla libertà, ai diritti, all’uguaglianza tra tutti i cittadini. In questo 25 aprile difficile, nel quale ognuno di noi ha perso una piccola parte della propria libertà per combattere una pandemia che ci sta mettendo a dura prova, ci rendiamo conto ancor di più di quanto sia importante la Liberazione. E quindi rendiamo omaggio ai valori della Resistenza che i nostri partigiani e i Comitati di Liberazione Nazionale ci hanno lasciato in dono e continuiamo a tramandarli ai nostri ragazzi. Mi ritrovo qui con Don Andrea e con Giovanni Cartolano, apparentemente soli ma idealmente insieme a tutta la Comunità che in questo giorno festeggia insieme a noi”.
“Eccoci in condizioni da reclusi per la nostra e altrui salute a celebrare il 75° anniversario della Liberazione dall’orrore nazifascista – ha aggiunto Don Andrea Cristiani – una festa anomala per lo più vissuta attraverso i social ma ricca di novità e di speranza. Il desiderio della prossima libertà dalle restrizioni, a cui siamo stati costretti dal governo, ci fa capire che cosa non fosse questo giorno per i nostri padri nelle case colpite dai lutti come oggi, molto più di oggi. La storia ha i suoi faticosi e lenti processi evolutivi, con dolore talvolta ma necessari per purificare la memoria. Oggi l’Italia democratica è unita nei valori universali dalla pace, della libertà della tolleranza sanciti dalla nostra Costituzione. Rende omaggio a coloro che hanno dato la vita per costruire una civiltà libera e accogliente. Celebriamo questa festa come requiem per le ideologie del passato delle quali mai la storia conoscerà l’oceano di sofferenze e il numero delle vittime. Cancelliamo dalle menti rancori, risentimenti e deliranti nostalgie. Mi pongo a fianco del nostro sindaco Alessio in nome di tutti coloro che credono in un Dio di Amore che ci vuole tutti fratelli”.
“Questo è un giorno particolare – ha aggiunto Giovanni Cartolano – perché 75 anni fa un popolo di cittadini, di operai, di contadini, per la maggior parte analfabeti, liberarono l’Italia. Questo 25 aprile ricorre in un periodo molto difficile per l’Italia e per il mondo intero. Fino a qualche giorno fa non sapevamo neppure se avremmo potuto festeggiare degnamente questo anniversario e in quel momento il mio pensiero è andato a tutte quelle partigiane e quei partigiani che ho conosciuto: temevo di non potergli rendere omaggio come meritano, svolgendo il mio ruolo di presidente dell’Anpi di Fucecchio. Sono felice di essere qui oggi per ringraziarli ancora una volta per il loro sacrificio e per il dono che ci hanno lasciato: la Costituzione della Repubblica Italiana, la cosa più bella di questo paese”.
Il video è disponibile sulle pagine “alessiospinellisindaco” di Facebook e Instagram