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Call center San Salvi: soltanto 6 i positivi, gli altri in fase di guarigione. Applicate le adeguate misure di sicurezza per garantire operatività sul posto di lavoro

Call center San Salvi: soltanto 6 i positivi, gli altri in fase di guarigione

Applicate le adeguate misure di sicurezza per garantire operatività sul posto di lavoro

Attivato da oggi lo smart working  sulla nuova centrale aziendale 055545454

Firenze–  Dalla scorsa settimana sono stati effettuati 101 test sierologici al personale in servizio alla palazzina 15 di San Salvi a Firenze, dove ha sede anche il call center aziendale. 21 sono risultati  positivi per cui, come da prassi, sono stati effettuati i tamponi faringei per riscontro della positività. Ad oggi gli esiti dei tamponi hanno confermato 6 positivi, mentre 7 debolmente positivi, che evidenziano il superamento dello stato di infezione. In  serata sono arrivati i primi 2 risultati dei 7 e hanno avuto esito negativo.  Ancora in attesa del risultato degli altri.

Da quando sono state riscontrate le prime positività tutti gli operatori sono stati posti in quarantena nel proprio domicilio.

Applicate fin da inizio emergenza in maniera progressiva  le adeguate misure  di sicurezza e le buone norme di comportamento in linea con le disposizioni regionali.

 

Tra queste: areazione degli ambienti dall’apertura del servizio ogni due ore, come da procedura. Oltre a questo è stata effettuata costantemente  la  sanificazione degli ambienti  e delle postazioni di lavoro ed applicate le disposizioni per garantire la corretta operatività in presenza: alternanza nelle postazioni di lavoro per mantenere adeguata distanza di sicurezza tra una postazione e l’altra. Sono state inoltre assegnate postazioni fisse (lavorare sempre nella stessa postazione) per coloro che hanno proseguito l’attività in presenza.

Infine l’uso dei dispositivi di protezione individuale utili per l’attività amministrativa.

  

Da oggi è stato attivato lo smart working per gli operatori della nuova centrale aziendale 055545454 che potranno continuare la propria attività a distanza dotati di un computer aziendale idoneo per garantire la sicurezza del sistema tecnologico.

 

L’azienda sanitaria ha già preso in carico anche le restanti richieste di attivazione della stessa modalità di lavoro a distanza con l’obiettivo di concludere il percorso entro fine mese.

 

 

Franca Ciari

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