CULTURA
EMPOLI, Nuovi libri alla biblioteca ‘Renato Fucini’ per conoscere la meningite
Nuovi libri alla biblioteca ‘Renato Fucini’ per conoscere la meningite
La proposta dell’associazione “Stop alla meningite” recepita dal ComuneEMPOLI – Quattro libri che parlano di meningite. Quattro storie per sensibilizzare la cittadinanza a prendere coscienza di questa patologia, spesso di origine infettiva che colpisce il sistema nervoso centrale, per combattere la quale nel 2015 il nostro sistema sanitario locale avviò una intensa campagna di vaccinazione nel nostro territorio.
Questo è il risultato di una proposta che l’associazione “Stop alla meningite” operante nell’empolese ha fatto al Comune per sensibilizzare le persone verso questa problematica: iniziare a raccogliere del materiale che ne parlasse e che fosse facilmente fruibile da tutti.
E così nella biblioteca ‘Renato Fucini’ adesso è possibile trovare quattro volumi: uno promosso dal Comitato nazionale contro la meningite; uno del lucchese Andrea Lanfri, colpito dalla malattia e divenuto con successo atleta velocista paralimpico; due della pluridecorata e ormai celeberrima campionessa di scherma Bebe Vio anche lei attaccata ma certamente non sopraffatta dal meningococco quando era ancora una bambina.
L’obiettivo è parlare di meningite in maniera da diffondere tra quante più persone possibile la conoscenza della malattia, delle sue terribili conseguenze e dei modi di prevenirla, di affrontarla e sconfiggerla.
Facendolo in modo chiaro, comprensibile per tutti, con storie che riguardano il vissuto personale di chi ha avuto la sfortuna di imbattersi nella patologia lungo il suo percorso di vita.
È stato scelto di non farlo attraverso testi medici troppo specifici e comunque destinati a un pubblico iper-specializzato, ma analizzando il fenomeno dalla parte di chi lo ha vissuto.
«Sempre bene tenere alto il livello di attenzione nei confronti di questa malattia – spiega l’assessore all’associanismo Fabrizio Biuzzi -. Si possono avere fenomeni piuttosto acuti di una sua manifestazione, come ci dimostrano le recenti cronache che ci arrivano dal nord Italia. Insieme all’associazione ‘Stop alla meningite’ abbiamo deciso di farlo raccogliendo in biblioteca questi quattro volumi. La chiave di tutto è la prevenzione e l’attenzione al problema. Attenzione che deve essere costante. Speriamo con questa iniziativa di aver contribuito a mantenerla tale».
A nome dell’associazione parla la presidente Paola Tronci: «A nome mio, di tutti i soci e del nostro Giovanni vogliamo ringraziare di cuore il Comune di Empoli e l’assessore Biuzzi per questa bellissima iniziativa. È di vitale importanza sensibilizzare e informare quante più persone possibile su questa terribile malattia e sui suoi effetti e mettere a loro disposizione ogni giorno più libri che la riguardano e che possono fornire toccanti testimonianze di chi l’ha vissuta in prima persona è un grande passo avanti e un aiuto prezioso per tutti».L’associazione “Stop alla meningite” nata da 13 soci fondatori, fra i quali i genitori di Giovanni Locci, bimbo scomparso nel 2015 a causa di una meningite fulminante e la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Empoli, conta oggi molti iscritti, fra cui medici, insegnanti, persone con importanti bagagli di esperienza in vari settori.
Il suo intento è quello di sensibilizzare quante più persone possibili riguardo a questa malattia. Fin dalle sue origini “Stop alla meningite” lavora in varie direzioni, con l’obiettivo di finanziare la ricerca, la formazione medica, migliorare l’intervento sui malati e l’informazione fra i cittadini.
La proposta dell’associazione “Stop alla meningite” recepita dal ComuneEMPOLI – Quattro libri che parlano di meningite. Quattro storie per sensibilizzare la cittadinanza a prendere coscienza di questa patologia, spesso di origine infettiva che colpisce il sistema nervoso centrale, per combattere la quale nel 2015 il nostro sistema sanitario locale avviò una intensa campagna di vaccinazione nel nostro territorio.
Questo è il risultato di una proposta che l’associazione “Stop alla meningite” operante nell’empolese ha fatto al Comune per sensibilizzare le persone verso questa problematica: iniziare a raccogliere del materiale che ne parlasse e che fosse facilmente fruibile da tutti.
E così nella biblioteca ‘Renato Fucini’ adesso è possibile trovare quattro volumi: uno promosso dal Comitato nazionale contro la meningite; uno del lucchese Andrea Lanfri, colpito dalla malattia e divenuto con successo atleta velocista paralimpico; due della pluridecorata e ormai celeberrima campionessa di scherma Bebe Vio anche lei attaccata ma certamente non sopraffatta dal meningococco quando era ancora una bambina.
L’obiettivo è parlare di meningite in maniera da diffondere tra quante più persone possibile la conoscenza della malattia, delle sue terribili conseguenze e dei modi di prevenirla, di affrontarla e sconfiggerla.
Facendolo in modo chiaro, comprensibile per tutti, con storie che riguardano il vissuto personale di chi ha avuto la sfortuna di imbattersi nella patologia lungo il suo percorso di vita.
È stato scelto di non farlo attraverso testi medici troppo specifici e comunque destinati a un pubblico iper-specializzato, ma analizzando il fenomeno dalla parte di chi lo ha vissuto.
«Sempre bene tenere alto il livello di attenzione nei confronti di questa malattia – spiega l’assessore all’associanismo Fabrizio Biuzzi -. Si possono avere fenomeni piuttosto acuti di una sua manifestazione, come ci dimostrano le recenti cronache che ci arrivano dal nord Italia. Insieme all’associazione ‘Stop alla meningite’ abbiamo deciso di farlo raccogliendo in biblioteca questi quattro volumi. La chiave di tutto è la prevenzione e l’attenzione al problema. Attenzione che deve essere costante. Speriamo con questa iniziativa di aver contribuito a mantenerla tale».
A nome dell’associazione parla la presidente Paola Tronci: «A nome mio, di tutti i soci e del nostro Giovanni vogliamo ringraziare di cuore il Comune di Empoli e l’assessore Biuzzi per questa bellissima iniziativa. È di vitale importanza sensibilizzare e informare quante più persone possibile su questa terribile malattia e sui suoi effetti e mettere a loro disposizione ogni giorno più libri che la riguardano e che possono fornire toccanti testimonianze di chi l’ha vissuta in prima persona è un grande passo avanti e un aiuto prezioso per tutti».L’associazione “Stop alla meningite” nata da 13 soci fondatori, fra i quali i genitori di Giovanni Locci, bimbo scomparso nel 2015 a causa di una meningite fulminante e la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Empoli, conta oggi molti iscritti, fra cui medici, insegnanti, persone con importanti bagagli di esperienza in vari settori.
Il suo intento è quello di sensibilizzare quante più persone possibili riguardo a questa malattia. Fin dalle sue origini “Stop alla meningite” lavora in varie direzioni, con l’obiettivo di finanziare la ricerca, la formazione medica, migliorare l’intervento sui malati e l’informazione fra i cittadini.
I quattro volumi reperibili in biblioteca sono:
– B. Vio: Mi hanno regalato un sogno. La scherma, lo spritz e le paralimpiadi (edizioni Rizzoli);
– B. Vio: Se sembra impossibile allora si può fare. Realizziamo i nostri sogni, affrontando col sorriso ostacoli e paure (edizioni Rizzoli);
– A. Lanfri: Voglio correre più veloce della meningite (edizioni Porto Seguro);
– L. Gabaglio (a cura di), E. Marano (a cura di) Liberi dalla meningite. Le nostre storie (edizioni Mondadori).