Alla Casa della Memoria una mostra di ritratti umani provenienti direttamente dal lager di Fossoli di Carpi
Alla Casa della Memoria una mostra di ritratti umani provenienti direttamente dal lager di Fossoli di Carpi
A cura di Aned e presentata dai due sindaci Brenda Barnini e Alberto Bellelli
EMPOLI – Sarà visitabile fino al prossimo 10 febbraio la mostra “Volti nel Lager”, esposisizione di ritratti ospitata, a ingresso libero, alla Casa della Memoria di Santa Maria, a Empoli. All’ inaugurazione, ieri sera, sono intervenuti anche il sindaco di Empoli Brenda Barnini e il sindaco di Carpi Alberto Bellelli. La mostra è stata curata dall’Associazione Nazionale Ex Deportati (ANED) in collaborazione con Anpi e Arci. Erano presenti anche Alberto Michelucci, presidente della sezione empolese di Aned, e Alessio Mantellassi, presidente del consiglio comunale con delega proprio alla memoria.
L’esposizione è aperta il venerdì dalle 17.30 alle 19.30, sabato 16.30 19.30, domenica dalle 10 alle 12.30.
Vengono presentati al pubblico eccezionali disegni e ritratti realizzati da Armando Maltagliati nei Lager delle SS di Fossoli di Carpi (in provincia di Modena) e di Bolzano.
A Fossoli e a Bolzano l’autore della maggior parte di questi ritratti non era un prigioniero qualunque. Le SS lo avevano scelto come capocampo, e cioè come il prigioniero incaricato di assicurare l’ordinato sviluppo delle attività del Lager, il punto di contatto tra il mondo dei reclusi e quello delle guardie naziste.
Poco prima di morire, Maltagliati donò a una cara amica comune una cartellina chiusa di cui non volle mai parlare. Questa signora, anni dopo, donò quella stessa cartellina a Beatrice Lacchia, allora studentessa, perché potesse studiarne il contenuto, così affascinante e misterioso.
Maltagliati morì senza aver mai detto una sola parola sul periodo della guerra e dei Lager. È come se la sua memoria di quegli anni fosse stata chiusa e sigillata in quella cartellina che custodiva i disegni che vengono oggi presentati al pubblico.
A oltre 70 anni dalla fine della guerra e a più di 30 dalla scomparsa di Maltagliati quella cartella di disegni è stata infine donata all’ANED affinché questa testimonianza unica di due Lager nazisti in Italia sia conservata per le generazioni future, e sia resa accessibile ai ricercatori che vogliano studiarla.
Purtroppo questi ritratti costituiscono in numerosi casi l’ultima immagine che ci rimane di persone inghiottite dalla macchina dello sterminio allestita dai nazisti. Di costoro conosciamo ora il numero di matricola, che nelle intenzioni dei nazisti era destinato a sostituire definitivamente il nome, ma soprattutto conosciamo il volto, l’espressione in quelle tragiche ore.
BRENDA BARNINI, sindaco del Comune di Empoli –
“Ringrazio il sindaco di Carpi di essere quì con noi in questo luogo. Ogni volta che facciamo iniziative per ricordare la memoria due sono le domande: a chi ci rivolgiamo e per chi le facciamo?.Viviamo un tempo in cui alcuni politici vogliono mettere in discussione il gioco democratico. Quando celebriamo certe ricorrenze facciamolo per onorare la memoria e trasmettiamola senza cadere nella retorica”.
ALBERTO BELLELLI, sindaco di Carpi –
“Uno scorcio storico di Carpi tra conoscenza, memoria, missione della nostra terra. I disegni che possiamo ammirare sono pezzi di storia della memoria che passa dai luoghi. Il luogo in cui ci troviamo ora insieme è una rivincita, metterci dentro la vita è un risultato straordinario. Le politiche della memoria devono avere strategia. Non solo insegnare ma ascoltare, sapere che cosa sentiamo e che cosa sentono le nuove generazioni”.
ALBERTO MICHELUCCI, presidente ANED Empoli –
“Guardare i volti dei deportati al Campo di Fossoli, preso dai tedeschi nel ’43 e trasformato poi in campo di detenzione, lascia tanto dolore dentro. Questa mostra, che ha avuto il coordinamento dell’Aned Nazionale, sarà visitabile anche di sera”.
ALESSIO MANTELLASSI, presidente del consiglio Comunale di Empoli, delega alla Memoria –
“La prima iniziativa ufficiale dopo l’apertura di questo luogo, la casa dove saranno realizzate tante e nuove iniziative grazie alle associazioni che vivranno questa struttura. Quest’anno il programma per il Giorno della Memoria è davvero ampio e racconta tutta la deportazione. Il messaggio è il tema della diversità, delle minoranze oppresse e questa giornata ne è la testimonianza”.
Ufficio Stampa Comune di Empoli