L’associazione Hurria ringrazia Fucecchio per l’accoglienza dei bambini Saharawi
La consigliera Gorgerino: “Iniziative di sensibilizzazione anche nel corso dell’anno”
“Il ringraziamento è a tutta la città di Fucecchio. All’amministrazione comunale, alle tante associazioni di volontariato che si sono impegnate e ai cittadini per il calore con il quale si sono avvicinati ai dieci bambini provenienti dalle tendopoli del Sahara algerino”. Così Giorgio Savini, presidente dell’associazione Hurria, ha voluto ringraziare per l’impegno che da tante parti c’è stato nell’accogliere i bambini saharawi a Fucecchio, dove sono rimasti per dieci giorni. Un periodo nel quale hanno socializzato con i loro coetanei, hanno giocato, hanno praticato attività sportive come il nuoto, hanno incontrato gli anziani delle residenze sanitarie, hanno potuto essere sottoposti a controlli medici impossibili nella loro terra ma soprattutto hanno potuto portare il messaggio del loro popolo che da 45 anni vive una situazione difficilissima costretto a vivere nel deserto. Una situazione nata a seguito del ritiro della Spagna dalle colonie in terra marocchina e che non trova soluzione nonostante le risoluzioni dell’Onu.
“Come europei – dice Savini – abbiamo il dovere di aiutarli perché la loro situazione si è creata soltanto per le scelte fatte in passato dai nostri paesi, in primis Spagna e Francia. E per aiutarli dobbiamo far conoscere la loro situazione. Quasi un milione di persone che vivono accampate in tendopoli nel deserto aspettando che qualcuno riconosca, con i fatti, i loro diritti. Quei diritti che da decenni sono rimasti soltanto sulla carta. La presenza di questi bambini a Fucecchio e in altri comuni della Toscana rappresenta soltanto un seme di speranza. La speranza che il mondo non si dimentichi di loro e di tutte le persone che soffrono in quel continente martoriato che è l’Africa”.
“Fucecchio è impegnata da tanti anni in questo progetto – ricorda la consigliera delegata Antonella Gorgerino – e siamo anche gemellati con la tendopoli di Bir Enzaran. Il mio impegno di quest’anno è stato quello di estendere la collaborazione che c’era con il Comune di San Miniato anche agli altri comuni vicini come Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto e Montopoli in Val d’Arno. Questo per far sì che la situazione del popolo Saharawi sia sempre più conosciuta. Per far questo non possiamo limitare l’impegno al breve periodo di accoglienza ma vogliamo impegnarci durante tutto l’anno con iniziative di sensibilizzazione che coinvolgano anche la Regione Toscana che su questo tema, e più in generale su quello dei diritti umani, si è già dimostrata molto attenta”.
Ufficio Stampa – Comune di Fucecchio