Brenda Barnini: «Ricordare, partecipare, condividere. Così commemoriamo i 29 empolesi fucilati nel ‘44»
Brenda Barnini: «Ricordare, partecipare, condividere. Così commemoriamo i 29 empolesi fucilati nel ‘44»
Il sindaco, insieme al presidente del consiglio comunale Mantellassi, alla giunta comunale e ad altri amministratori ha preso parte alla cerimonia in Piazza 24 Luglio
Bagnoli Luigi 61 anni, Bargigli Bruno Mario 22 anni, Bartolini Guido 28 anni, Bitossi Arduino 60 anni, Boldrini Orlando 64 anni, Capecchi Pietro 50 anni, Cerbioni Bruno 18 anni, Cerbioni Francesco 66 anni, Cerbioni Giulio 28 anni, Chelini Gaspero 46 anni, Chelini Gino 52 anni, Ciampi Giuseppe 55 anni, Ciampi Pietro 48 anni, Ciampi Virgilio 51 anni, Cianti Giulio 55 anni, Gimignani Pasquale 55 anni, Gori Corrado 64 anni, Martini Giulio 66 anni, Martini Pietro 59 anni, Morelli Dario Gino 56 anni, Nucci Palmiro 56 anni, Padovani Gaspero 78 anni, Parri Alfredo 34 anni, Parrini Antonio 56 anni, Peruzzi Carlo 62 anni, Piccini Gino 48 anni, Pucci Alfredo 51 anni, Taddei Gino 38 anni, Vizzone Domenico 45 anni.
Questi sono i nomi delle vittime dell’eccidio del 24 luglio 1944, avvenuto in quella che si chiamava Piazza Ferrucci, a pochi passi da piazza Farinata degli Uberti e dal centro. Sono i nomi di 29 cittadini empolesi che furono fucilati per rappresaglia da mani naziste.
Questa mattina, mercoledì 24 luglio 2019, si è tenuta la commemorazione del settantacinquesimo anniversario di quel drammatico evento che segnò la storia di Empoli.
È stata prima celebrata la santa messa nella Collegiata di Sant’Andrea dal proposto Don Guido Engels a suffragio dei caduti, a cui hanno partecipato cittadini, rappresentanti delle Forze dell’Ordine – Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale, Guardia di Finanza – sempre vicini e presenti – le associazioni combattentistiche e reduci, le autorità istituzionali regionali, le associazioni dei carabinieri, ANPI, ANED, Misericordia e Spi Cgil. Erano presenti anche il sindaco di Montelupo Paolo Masetti, l’assessore del Comune di Vinci Mila Chini e l’assessore del Comune di Fucecchio Valentina Russoniello, buona parte della giunta comunale empolese e vari consiglieri comunali.
Questa ricorrenza, che si è svolta a 75 anni da quel drammatico e doloroso evento, è una testimonianza di democrazia e pace per la città che ancora sente l’importanza di quei due valori conquistati col sacrificio di innocenti, morti ammazzati.
Dopo la messa, il corteo con in testa il gonfalone comunale ha raggiunto piazza 24 luglio e il sindaco Brenda Barnini, a nome dell’amministrazione comunale, ha deposto una corona di alloro alla Lapide-Ricordo.
Poi, il suono della tromba di Giuseppe Alberti ha richiamato il ‘Silenzio’ quindi l’inno di Mameli dalle note del Cam.
Il sindaco Barnini ha preso così la parola di fronte alla lapide, a quei 29 nomi dei cittadini empolesi uccisi.
«Ricordare, partecipare, condividere. Questi sono i nostri compiti oggi per commemorare i 29 civili fucilati per rappresaglia dai nazi fascisti e rendere onore alla loro memoria. Empoli antifascista e democratica non dimentica. Era l’estate del ’44, la guerra, e l’Italia era sotto attacco. La violenza è una spirale, inizia con la discriminazione e va avanti in un crescendo. Ricordare diventa sempre più difficile. Allora l’impegno che le istituzioni mettono non può essere e non deve essere vuoto ma vivo. La storia si legge sui libri ma si impara da chi l’ha vissuta e per questo ringrazio e saluto Sauro Cappelli, un pezzo fondamentale della nostra storia, della nostra comunità. Ringrazio anche tutti i parenti delle vittime presente. Tutte queste storie cucite assieme fanno la storia. Il 24 luglio è un momento fondativo per la nostra città che vuol essere inclusiva, accogliente, solidale e tollerante».
In precedenza era intervenuto anche Alessio Mantellassi, presidente del Consiglio Comunale di Empoli con delega alla cultura della memoria: «Il monumento più bello che Empoli potesse realizzare non è di cemento, di marmo o di mattoni ma è la comunità che ogni giorno continua a vivere questa piazza, con un nome che ci ricorda ancora sempre a quel giorno sanguinoso. La celebrazione della vita è la cerimonia quotidiana più bella che si possa fare.
La vita e la vitalità di Empoli per ricordare il volto scuro e drammatico di quegli anni di morte. Piazza 24 luglio è oggi un piccolo monumento alla vita: una piazza da vivere, in cui si può sedersi, parlare, studiare. Qui si possono organizzare momenti di musica come stasera: il Cam, il Centro Busoni e Giallo Mare hanno organizzato ‘Tutti in piedi’, una orchestra e coro improvvisata per far rivivere canti popolari».
TUTTI IN PIEDI – Le celebrazioni proseguono appunto stasera, mercoledì 24 luglio, alle 21.30 sempre in piazza XXIV Luglio con la terza edizione del concerto all’improvviso intitolato “Tutti in piedi”: una chiamata alle armi della musica e del canto ‘tutti insieme e tutti in piedi’ per ricordare e tracciare un ponte tra passato presente e futuro. Un’idea del Comune di Empoli e di Giallo Mare Minimal Teatro pensando alla musica come arma per dire no alla guerra: con la partecipazione della Banda, dell’Orchestra e del Coro del CAM, del Mirincoro e della Corale Santa Cecilia.