Arriva a Vinci il 15 giugno la “Fisarmonica di Leonardo”
Arriva a Vinci il 15 giugno la “Fisarmonica di Leonardo”
Lo strumento è stato ricostruito dal liutaio Buonoconto dagli schizzi del Genio
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Arriva a Vinci la ricostruzione della Fisarmonica di Leonardo, l’organo portativo progettato dal Genio vinciano e costruito dal liutaio friulano Mario Buonoconto, grazie al progetto “La musica di Leonardo” della Filarmonica “Leonardo da Vinci”.
Leonardo era eclettico, conosciuto soprattutto come pittore, scultore, ingegnere, anatomista. Poco si parla del suo interesse per la musica anche se è certo che fosse un musicista di grande abilità, tanto che si presenta per la prima volta a Milano da Ludovico Il Moro come suonatore di un innovativo strumento da lui progettato, partecipando ad una sorta di festival musicale in cui si fa notare per bravura, evento quest’ultimo che lo inserisce di fatto nell’ambiente milanese
“Sappiamo, ed è documentato, che Leonardo fu anche abile musicista, ma poco è arrivato fino a noi di questa sua passione – affermano gli ideatori del progetto – ci piace pensare quindi che egli portasse avanti il suo amore per questa arte soprattutto privatamente, come una pura ed intensa passione personale. Da qui nasce l’idea di raccogliere elementi che caratterizzano anche questo lato della sua genialità”.
Oltre ad essere abile esecutore scrisse anche alcuni appunti per la costruzione di vari strumenti musicali e nel Foglio 76r del Codice Madrid II, che si trova presso la Biblioteca Nacional de Madrid, sono contenute alcune descrizioni e diversi schizzi; da uno di questi, dopo 9 anni di ricerche e studi, Buonoconto ha realizzato un organo portativo chiamato ormai da molti “La Fisarmonica di Leonardo”.
Dall’incontro fra Simone Giacomelli e Mario Buonoconto nasce l’idea di esporre a Vinci la ricostruzione fatta dallo stesso Buonoconto di questo splendido e unico strumento musicale. Viene coinvolto subito anche Aleksander Ipavec, musicista amico di Buonoconto nonché abile suonatore dell’organo portativo.
L’idea trova subito l’appoggio della Filarmonica “Leonardo da Vinci”, già organizzatrice di seminari dedicati alla musica antica, il sostegno della Pro Loco di Vinci e il patrocinio del Comune di Vinci, che inserisce l’evento nel programma delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo e concede gli spazi espositivi.
Lo strumento si può considerare un organo portativo a tutti gli effetti, i due mantici posizionati in basso sono divisi tra loro da una tavola di legno al centro; muovendo la tavola, con l’ausilio di un perno, da sinistra a destra e viceversa, in moto continuo, si aprono e chiudono alternativamente, permettendo all’uno di ricaricarsi mentre l’altro soffia aria nelle canne ottenendo così un flusso d’aria pressoché continuo che produce un suono caldo e morbido, quasi flautato.
Lo strumento, secondo Leonardo, doveva essere indossato con delle bretelle e fissato alla vita con un gancio, chiaramente rappresentato nel disegno. Questa particolare configurazione permetteva al musicista di poter usare entrambe le mani per suonare e di poter camminare durante l’esecuzione dei brani.
Ciò che rende particolare lo strumento, e che lo accomuna alla fisarmonica moderna sviluppatasi poi nell’Ottocento, è il funzionamento a mantice e il posizionamento verticale e laterale della tastiera, oltre che naturalmente la somiglianza visiva.
L’esposizione
L’esposizione sarà inaugurata il 15 giugno alle ore 17.30 e terminerà il 31 luglio 2019. Sarà allestita nei locali del Museo Leonardiano, precisamente nella Palazzina Uzielli, dove troverà una propria collocazione con descrizioni e curiosità.
Il concerto
L’altro importantissimo appuntamento, a cui ruota intorno tutta l’esposizione, sarà il concerto “In cammino con Leonardo da Vinci” che si terrà il 13 luglio 2019 alle 21.30 in piazza Guido Masi, dove Ipavec si esibirà con la Fisarmonica di Leonardo, insieme al clavicembalo di Paola Chiabudini. Durante la serata è prevista anche un’ulteriore esposizione di strumenti antichi costruiti sempre da Buonoconto, che potrà interagire con il pubblico e svelare qualche piccolo segreto sulla sua opera.
I due eventi si possono considerare unici e imperdibili, visto che esistono solo alcune riproduzioni di questo strumento nel mondo. Il concerto, poi, è una proiezione pensata da Ipavec del percorso nel tempo che avrebbe potuto fare lo strumento se avesse visto la luce, nonché l’occasione di sentire il suono che probabilmente Leonardo aveva immaginato quando ha disegnato il bozzetto.
Per qualsiasi informazione è possibile visitare il sito del progetto www.lamusicadileonardo.it.
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Ufficio Stampa – Comune di Vinci
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