EMPOLI ARCHIVIO ARTICOLI

Padova vs Empoli 2 – 2 fonte: “Biancoscudati.net”

coralli_festeggiata_empoli1011.jpg 

L’analisi tattica del dopo Padova-Empoli mette in luce qualche difficolta affrontata dai biancoscudati nell’ultima gara di campionato giocata all’Euganeo. La squadra di Calori ha sofferto soprattutto a centrocampo ed in difesa.

 

Non e’ stato il piu’ bel Padova della stagione, quello visto all’Euganeo contro l’Empoli nell’ultima prova interna in campionato. Dopo cinque vittorie di fila tra le mura amiche, poco ci e’ mancato che arrivasse la prima sconfitta interna della stagione, per la truppa di Mister Calori, che contro i toscani ha raccolto un punto. Frutto di un pareggio acciuffato nel finale che, a conti fatti, puo’ considerarsi quale punto guadagnato alla luce della classifica. Ma non solo.

Si, percheeacute; una caduta di fronte al pubblico amico avrebbe avuto pesanti ripercussioni sul morale, ma avrebbe nel contempo fatto comparire spettri che nella passata stagione si materializzarono proprio dopo una clamorosa (per l’andamento del match) sconfitta proprio contro l’Empoli.

 

Poco male, dunque, se per questa volta il tassello alla graduatoria del Padova e’ uno soltanto. Poco male, percheeacute; come detto in apertura, il 4-3-1-2 impostato dal tecnico per affrontare i toscani, ha prodotto pochi risultati sul piano del gioco. Soprattutto alla luce di un centrocampo rinforzato fisicamente con la partenza di Jidayi dal primo minuto in cabina di regia, ma a tratti bloccato tra le maglie strette del medesimo reparto avversario.

Mettiamoci anche un Di Gennaro in alcuni frangenti avulso dalla manovra ed ecco tracciato il quadro di una gara che ha visto il Padova, leggermente contratto nella fase iniziale, prendere gradualmente confidenza con il campo e coraggio nello spingersi in avanti. L’assenza di Vantaggiato sulla trequarti avversaria si e’ fatta sentire, eccome. Vuoi per un Di Nardo non certo al top, vuoi, appunto, per una spalla ieri in ombra quale il trequartista scuola Milan citato poco piu’ sopra.

E’ toccato a Succi, in tutti i sensi, fare il lavoro sporco. Il cigno bolognese e’ andato a recuperare palloni fino alla meta campo, contribuendo quindi ad alzare il baricentro di un Padova altrimenti un po’ bloccato. Proprio del bomber e’ stata la rete del vantaggio, alla quale ha fatto seguito (fino al termine del primo tempo) il miglior Padova della giornata. Una squadra veloce, pungente, abile nelle verticalizzazioni, che ha mancato clamorosamente un raddoppio che avrebbe letteralmente tramortito l’Empoli.

 

Peccato che tanta grazia sia durata la miseria di una manciata di minuti. Alla ripresa del gioco nel secondo tempo, e’ stata un’altra partita, con il Padova piu’ attendista e colpevolmente arretrato nella manovra. Al cospetto di un Empoli versione camaleonte, ora padrone del centrocampo e veloce lungo le corsie laterali e’ emblematico di almeno un paio di situazioni: il Padova e’ mancato a centrocampo, noncheeacute; nella gestione delle situazioni piu’ pericolose nella retroguardia, con un Trevisan un po’ troppo lento in occasione del tacco (capolavoro) di Coralli.

Per fortuna questo Padova e’ squadra che non molla mai. Per fortuna che Succi c’e’ , verrebbe inoltre da dire, parafrasando un grottesco spot da campagna elettorale. Il bomber si e’ confermato arma letale a tempo regolamentare scaduto, con una punizione saetta tale da far dimenticare anche il miglior Bau’ nei bei tempiu’ andati.

Difficolta a parte, la squadra c’e’ . Spettera a Calori trovare qualche accorgimento ora necessario: per dare respiro a chi magari soffre ora di un pizzico di stanchezza fisica e mentale, noncheeacute; per cercare ogni volta l’assetto migliore rispetto all’avversaria. Pur con tutte le defezioni che gli infortuni continuano a generare nella rosa biancoscudata.

 

In luce

Succi, per la prova di grande generosita e qualita, nonche e acute; per la doppietta che porta a 12 il computo dei gol segnati dall’attaccante fino ad oggi. Jidayi, per la solida prestazione in cabina di regia, dove ha saputo fornire qualita e quantita.

 

In ombra

Trevisan, apparso leggermente incerto in determinate situazioni la dietro. Renzetti, poco reattivo in fase difensiva e quasi mai pungente in propensione offensiva. Di Gennaro, avulso dalla manovra in piu’ di una occasione, anche se un suo sinistro ha propiziato il vantaggio patavino.

 

Marco Lorenzi – redazione@biancoscudati.net.

 

 

(Tratto da Biancoscudati.net)

 

 

 

 

 

Franca Ciari

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio