Il TCI premia il Borgo Allegro di Vinci per la “Buona Cucina”
Il TCI premia il Borgo Allegro di Vinci per la “Buona Cucina”
Importante riconoscimento per il ristorante al Festival della Gastronomia a Roma
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“Da Vinci si vede Firenze e si sente Livorno”. È questo il motto del ristorante Borgo Allegro di Vinci, ideato dai due chef e proprietari, Fabio Scali e Samuele Savatteri, che da circa un anno a questa parte, dopo 17 anni di attività, hanno deciso di esplorare nuove strade, con l’obiettivo di differenziarsi e fornire un’offerta gastronomica originale e ricercata.
“Facciamo piatti della tradizione toscana, quindi di terra, e li rivisitiamo in versione ‘mare’, da qui il senso del nostro slogan – spiega Savatteri, ideatore insieme a Scali anche di un nuovo sistema di affumicatura a freddo – E non solo, offriamo anche salumi di mare, come il prosciutto di ricciola, la bresaola di tonno, lo speck di pescespada, la ‘nduja di tonno. Questo per dire che siamo gli unici che lavoriamo pesce fresco proveniente dal nostro mare toscano”.
Una scelta che non è passata inosservata, anzi: se ne sono accorti quelli del Touring Club Italiano che nei giorni scorsi, durante il Festival della Gastronomia a Roma, hanno consegnato al ristorante di Scali e Savatteri uno dei più ambiti riconoscimenti del TCI, l’attestato di “Buona Cucina”.
Borgo Allegro, dunque, è ora inserito all’interno della “Guida Alberghi e Ristoranti d’Italia 2019” del TCI, con il noto logo “Buona Cucina” che rappresenta all’interno del volume un sigillo di qualità, assegnato ogni anno a oltre 800 strutture recettive (dall’albergo alla dimora storica, al B&B) e che rispecchiano un modo tutto italiano di fare accoglienza e ristorazione. Li caratterizzano l’atmosfera familiare, la cura dei dettagli e un servizio sempre puntuale; sono luoghi dove gustare una buona cucina impregnata di sapori genuini e di schietta impronta regionale. Posti in cui la cordialità non è un valore marginale e il conto è ancora all’insegna del buon senso.
Un riconoscimento di cui essere fieri, insomma, come sottolinea Scali: “Siamo l’unico ristorante della zona Empolese Valdelsa a far parte di questa sezione. Quello del TCI è l’ultimo di diversi riconoscimenti che abbiamo ricevuto nel corso degli anni. L’idea di puntare sul pesce è nata dall’esigenza di offrire al cliente qualcosa che qui nel territorio è difficile da trovare. Quindi, fargli scoprire nuovi mondi. E anche quando il cliente presenta dei dubbi o è intransigente con la tradizione, lo facciamo ricredere facendogli assaggiare i nostri piatti e lasciandolo sbalordito”.
Sperimentare è sempre rischioso, ma quando la scelta è azzeccata la soddisfazione è grande. I clienti del Borgo Allegro, infatti, sono aumentati e si sono anche diversificati. Oggi, la principale clientela che frequenta il ristorante di Scali e Savatteri ama il pesce ed è sempre curiosa di assaggiare cose nuove.
Ma i due ristoratori non si vogliono certo fermare qui: “In cucina a noi piace innovare e ogni giorno cerchiamo nuovi modi per valorizzare la tradizione gastronomica toscana attraverso piccole variazioni e accorgimenti, che rendono i nostri piatti unici. Per quanto riguarda il riconoscimento del TCI, il nostro prossimo obiettivo è salire di livello: ottenere l’attestato di ‘Cucine d’autore’”.
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Ufficio Stampa – Comune di Vinci