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220 pistoiesi aderiscono alle giornate prevenzione neurologia

Ictus: 220 cittadini hanno aderito alle giornate della prevenzione nella Neurologia pistoiese Volpi: “ne saranno organizzate altre per individuare fattori di rischio di una malattia frequente e invalidante”

 

Si sono concluse le giornate della prevenzione dell’ictus cerebrale a Pistoia scvolte presso la neurologia dell’ospedale San Iacopo in collaborazione delle Associazioni di volontariato ALICe Pistoia e Punto Unico. In quattro giornate è stato possibile effettuare 220 screening completi in altrettanti pazienti sui fattori di rischio vascolare nelle persone che hanno aderito all’iniziativa.

 

Di particolare rilievo è stata l’individuazione di alcuni casi di fibrillazione atriale misconosciuta in soggetti con età superiore a 65 anni. Dati recenti del “Progetto FAIla Fibrillazione Atriale in Italia”del Ministero della Salute in Italia riferiscono che un anziano su 12 sopra i 65 è affetto da fibrillazione atriale. La prevalenza della fibrillazione atriale è strettamente correlata all’età: i tassi vanno, infatti, dal 3% nei soggetti nella fascia d’età 65-69 anni al 16,1% nei soggetti ultraottantacinquenni. La fibrillazione atriale aumenta in maniera significativa il rischio di ictus cerebrale ha spiegato il dottor Gino Volpi, direttore della Neurologia del San Iacopo, ma i farmaci anticoagulanti attualmente disponibili consentono una riduzione di tale rischio di oltre il 70%.

 

Particolare attenzione è stata prestata al sesso femminile con riscontro di fattori di rischio vascolare presenti in donne giovani. Dati recenti stimano che il 55% delle morti delle donne, in Europa, è causato da cardiopatia ischemica e ictus. Dopo gli 80 anni, le donne colpite da ictus sono il 20% in più rispetto agli uomini ma il dato più significativo è che le donne che soffrono di emicrania con “aura”, che utilizzano contraccettivi orali e hanno il vizio del fumo, registrano un rischio 30 volte maggiore di essere colpite da ictus. Nel corso degli ultimi anni si è evidenziato infatti come fattore esclusivamente femminile (ormoni, gravidanza, parto, menopausa) agiscano a breve, medio e lungo termine, aumentando il rischio di ictus lungo l’arco dell’intera vita della donna.

 

 

Nel ringraziare gli operatori che si sono volontariamente resi disponibili a realizzare le importanti giornate di prevenzione il dottor Gino Volpi ha annunciato che iniziative analoghe saranno intraprese nei prossimi mesi nell’ottica di dare continuità alle azioni preventive finalizzate ad individuare precocemente fattori di rischio di una malattia frequente e invalidante.

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Franca Ciari

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