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‘Mediterraneo’, Brenda Barnini: «Conoscere è il primo passo per comprendere la migrazione»

‘Mediterraneo’, Brenda Barnini: «Conoscere è il primo passo per comprendere la migrazione»

Il programma della terza giornata dopo gli incontri con le scuole

Al Palazzo delle Esposizioni la seconda giornata di Mediterraneo Siamo Noi, il festival della multiculturalità. Protagonista il progetto ‘Educare alla mondializzazione: costruire la pace’ con la presentazione dei lavori eseguiti dai ragazzi delle scuole coinvolte.

Sono state anche inaugurate tre mostre fotografiche che faranno da cornice al festival, aperte per l’intera durata dell’evento al PalaEsposizioni: la prima si chiama ‘Exodus’ ed è una piccola parte della totalità dell’opera mastodontica del fotografo Sebastião Salgado; la seconda ‘La Linea invisibile – The Balkan Route’ a cura di Danilo Balducci, è l’occasione per conoscere e ammirare i frutti di un denso lavoro sulla rotta balcanica dei migranti; infine, ‘Disegni’, sono esposti, per la prima volta, i lavori dell’artista eritreo Amanuel Fikadu, realizzati con penna su fogli e materiali di fortuna durante i giorni di prigionia in Libia, immagini che raccontano la sua epopea: dall’arrivo in carcere (dove si trovava per la sola accusa di transitare illegalmente), alla permanenza, fino alla sua liberazione grazie all’UNHCR. L’artista è infatti arrivato a Empoli tramite il corridoio umanitario.

Lo ha voluto conoscere anche il sindaco Brenda Barnini, intervenuta alla mattinata di riflessione con Raffaele Crocco, direttore di ‘Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo’ e Alice Pistolesi, giornalista redattrice della testata.

«Tanti i ragazzi delle nostre scuole superiori hanno partecipato ai percorsi formativi sul tema della migrazione – ha detto il sindaco –. Conoscere è il primo passo per comprendere e formarsi un’opinione libera dai professionisti delle bufale su questo argomento».

Domani, 11 maggio, la terza giornata del primo grande festival della multiculturalità. Domani, venerdì 11 maggio alle 17, al Palazzo delle Esposizioni, il festival proporrà workshop e laboratorio a tema, street food e la sera, uno spettacolo teatrale targato Giallo Mare Minimal Teatro, Archètipo, Teatro Metastasio teatro stabile della Toscana e Regione Toscana ad ingresso gratuito.

NEL DETTAGLIO – Alle 17 di venerdì 11 maggio workshop e laboratorio sul tema ‘Dell’accoglienza all’integrazione allo sviluppo’, coordina un esponente della Comunità di Sant’Egidio. Alle 19.30 street food a cura dell’associazione La Costruenda e alle 21 lo spettacolo teatrale.

La rappresentazione intitolata In cerca è frutto di un laboratorio di tre mesi condotto da Archètipo e Giallo Mare Minimal Teatro con stranieri ed extracomunitari di tutto il mondo.

Uno spettacolo che parte dal testo di Farîd ad-Dîn ‘Attâr, un poeta persiano del 1200, che con La conferenza degli uccelli ha scritto uno dei capolavori dell’intera letteratura persiana, ispirando anche Peter Brook in uno dei suoi spettacoli più sorprendenti.

Quando il teatro diventa un meraviglioso pretesto per parlare dell’oggi  e della necessità di capirsi e riconoscersi come appartenenti al genere umano, al di là delle lingue che si parlino e delle religioni che si professino.

IL TESTO – Gli uccelli si riuniscono in assemblea e l’Upupa li convince ad intraprendere un lungo viaggio alla ricerca di Simurgh il re degli uccelli, il re giusto, visto che quelli che tutti conoscono sono prepotenti e tiranni. Non tutti gli uccelli sono disposti a partire ed accampano mille scuse, rimangono persino nella gabbia pur di non avventurarsi verso il non conosciuto. Devono attraversare valli diverse, la valle della ricerca, la valle dell’amore, la valle della violenza, la valle della disillusione, la valle della morte, fino ad arrivare stremati al palazzo di Simurgh dove un ciambellano li fa aspettare. Giunti infine di fronte  a Simurgh si accorgono che altro non è che uno specchio dove possono riflettersi. Sono giunti alla fine del viaggio, un viaggio che li ha portati alla scoperta di se stessi, li ha feriti, li ha fortificati.

I PROTAGONISTI – In scena gli allievi del laboratorio teatrale per migranti richiedenti asilo Kossama Ousmane, Messi Louis De Gonzague, Sawadoso Seidou, Sidipe Mohamed,Sissoko Baba, Sissoko Kona, Sissoko Moriba, Xhaferaj Admir e con la partecipazione di Diego Conforti, Vania Pucci, David Cinelli, Lavinia Di Meo, Valentina Chiarugi, Patrizia Marconcini e Serena Bagnoli. Luci di Roberto Bonfanti , immagini di Ines Cattabriga, regia di Vania Pucci. Si ringraziano per la collaborazione gli operatori dei centri di accoglienza di Martignana e Farfalla (Empoli) del Consorzio CO&SO.

 

PER INFORMAZIONI – Giallo Mare Minimal Teatro 0571 81629 – info@giallomare.it

 

Le associazioni coinvolte:

Associazione culturale La Costruenda

Consorzio CO&SO Empoli

Cesvot

Amici di Nik

Amu

Gruppo Empolese Emisfero Sud

Arci Empolese Valdelsa

Associazione Anna

Sprar

Emergency Empoli

Asev

Misericordia Empoli

Anpi Empoli

Centro Giovani Avane

Centro accoglienza Empoli

Gas Ortica

Lilliput Empoli

Slow Food Empoli

Pubbliche Assistenze Riunite

Oxfam Italia

Vincincontri

Movimento Shalom

Associazione 46° Parallelo

Associazione Spinoza

Associazione Padre Roberto Maestrelli onlus

Cielo d’Afric


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Ufficio Stampa Comune di Empoli

g.cioni@comune.empoli.fi.it

0571 757 626

Skype: giacomo.cioni197610

Franca Ciari

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