Filati (Il Giornale)
Lumen, nuovo filato fotosensibile di Lineapiù Italia. Una fettuccia di cotone spalmata di pigmenti fotosensibili, apparentemente trasparenti alla normale luce artificiale, ma che, se esposti a fonti dirette di raggi ultravioletti, si attivano prendendo inedite sfumature cromatiche grazie a un processo tecnologico di «spalmatura in continuo». L’azienda fiorentina progetta 100 nuovi fili a stagione.
Per ottenerli se ne testano circa 400. Alessandro Bastagli, presidente e azionista di Lineapiù: «Abbiamo l’esclusiva mondiale di Lyocell, viscosa a bava piatta continua, ecosostenibile, in perfetta sintonia con le attuali tendenze».
Quali sono state le altre invenzioni Lineapiù?
«Alcuni filati hanno rivoluzionato la storia della maglieria: nel 1990 ebbe un grande successo il filo Relax con una percentuale di carbonio al suo interno, perfetto contro l’inquinamento elettromagnetico. Poi arrivò, agli inizi del 2000, il filo d’aria, vuoto dentro, leggero e vaporoso, per proteggere dagli sbalzi termici»