CULTURA

“Giornata contro la violenza sulle donne: conferenza dell’indologa Fabrizia Baldissera su ARUNDHATI ROY”

Giornata contro la violenza sulle donne: conferenza dell’indologa Fabrizia Baldissera su Arundhati Roy
La organizza la Fondazione il Fiore il 23 novembre alla Biblioteca umanistica dell’Università di Firenze. Si parlerà della scrittrice e attivista indiana, di cui è uscito nel 2017 il nuovo romanzo ‘Il ministero della suprema felicità’ a 20 anni dal bestseller internazionale ‘Il dio delle piccole cose’. Saluto di Floriana Tagliabue, moderatrice Maria Giuseppina Caramella. Ingresso libero.

“Arundhati Roy e il coraggio delle donne” è il tema dell’incontro che la Fondazione il Fiore di Firenze organizza giovedì 23 novembre alle 17 alla Biblioteca Umanistica fiorentina per celebrare la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”: una conferenza dell’indologa Fabrizia Baldissera, professore associato di Lingua e letteratura sanscrita all’Università di Firenze, sull’affascinante figura della scrittrice e attivista indiana (il cui compleanno è il 24 novembre) che proprio quest’anno ha pubblicato un nuovo romanzo ‘Il ministero della suprema felicità’, venti anni dopo la pubblicazione del romanzo d’esordio, ‘Il dio delle piccole cose’, che la rese famosa in tutto il mondo e con cui vinse il Booker Prize. Romanzi che saranno illustrati nell’intervento della professoressa Baldissera.
La scelta di parlare di Arundhati Roy e del suo coraggio in relazione a questa giornata di mobilitazione contro la violenza sulle donne non è casuale, come spiega la presidente della Fondazione il Fiore Maria Giuseppina Caramella, che, dopo il saluto della direttrice della Biblioteca Umanistica dell’ateneo fiorentino Floriana Tagliabue, modererà l’incontro di giovedì prossimo (sala Comparetti, piazza Brunelleschi 3-4 Firenze, ingresso libero). Intanto perché nel bestseller del 1997 ‘Il dio delle piccole cose’ (The God of Small Things), una delle discriminazioni sociali messe a fuoco è quella subita dalle donne a causa del maschilismo della società indiana, discriminazione a cui la protagonista del romanzo Ammu ha il coraggio di opporsi separandosi dal marito violento. Inoltre, l’attivismo politico e la forza di ribellarsi ai soprusi e alle ingiustizie sociali che hanno caratterizzato la vita di Arundhati Roy e le sue battaglie su vari fronti rientrano pienamente nello spirito della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”: una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite scegliendo come data il 25 novembre, in ricordo del brutale assassino, nel 1960, delle sorelle Mirabal, tre coraggiose rivoluzionarie che tentarono di contrastare il feroce regime di Rafael Leònidas Trujillo (il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni). Infine, proprio quest’anno, è uscito l’atteso, secondo romanzo di Arundhati Roy, intitolato ‘Il ministero della suprema felicità’ (The Ministry of Utmost Happiness), e anche in esso, sottolinea Maria Giuseppina Caramella, le problematiche di genere sono centrali, in particolare con riferimento alla figura di donna transgender Anjum.
Quale occasione migliore per parlare dei due romanzi e di Arundhati Roy?

Per ulteriori informazioni, Fondazione il Fiore. Tel.: 055-225074

Franca Ciari

GazzettaToscana.it è un quotidiano online di cronaca indipendente sui fatti che circondano la zona della Toscana.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio