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GLI ARCHIVI STORICI DELL’UNIONE EUROPEA DI FIRENZE ACCOGLIERANNO OLTRE 70 ANNI DI DOCUMENTI DELL’EUROPEAN CULTURAL FOUNDATION

GLI ARCHIVI STORICI DELL’UNIONE EUROPEA DI FIRENZE ACCOGLIERANNO OLTRE 70 ANNI DI DOCUMENTI DELL’EUROPEAN CULTURAL FOUNDATION

Mercoledì 5 marzo André Wilkens, direttore della European Cultural Foundation (ECF) e Dieter Schlenker, direttore degli Archivi storici dell’Unione europea (HAEU) all’Istituto Universitario Europeo (IUE), si sono riuniti ad Amsterdam per firmare l’accordo per il trasferimento di oltre 70 anni di storia dell’archivio dell’ECF. Per la prima volta, questa collezione – che copre sette decenni di cooperazione paneuropea – sarà accessibile a ricercatori, studenti e pubblico.

Fondato nel 1954 da influenti personalità europee come Robert Schuman e Denis de Rougemont, l’ECF è nato dalla convinzione che la cultura e l’istruzione siano essenziali per costruire un senso di appartenenza e solidarietà europea: una missione che ha guidato il lavoro della Fondazione per oltre 70 anni e che si è tradotta in una gamma completa di programmi di sostegno, campagne, eventi e premi.

Documenti storici di valore inestimabile

L’archivio dell’ECF offre una visione privilegiata di momenti culturali e politici chiave dell’Europa del dopoguerra, tra cui:

• Dibattiti sull’unità europea e sul ruolo dell’Europa nel mondo, raccolti in documenti e corrispondenza con pensatori e politici di spicco

• I primi documenti del programma di scambio di studenti Erasmus, tra cui relazioni di studio, bozze e promemoria che mostrano il ruolo dell’ECF nella definizione di una delle iniziative di maggior impatto dell’UE

• Diplomazia culturale e relazioni culturali internazionali, dalla cooperazione in epoca Guerra Fredda tra Est e Ovest ai programmi di collaborazione culturale con il Mediterraneo e l’Europa sudorientale durante l’allargamento dell’UE

• Iniziative pionieristiche di cultura digitale, come LabforCulture, lanciata all’inizio degli anni 2000 per mettere in contatto gli operatori culturali oltre le frontiere

• Programmi di mobilità e scambio culturale, che consentono ad artisti e operatori culturali di collaborare oltre confine

• Attivismo mediatico e giornalismo indipendente, compreso il sostegno alle voci dei migranti, alla narrazione transfrontaliera e all’avvio di progetti come l’European Institute for the Media ed il Central and East European Book Project

• Le prime iniziative ambientali e sociali, che riflettono l’approccio lungimirante di ECF alla sostenibilità e all’impegno civico

• Decenni di sovvenzioni a sostegno di originali iniziative culturali che hanno permesso alle comunità e agli artisti di sperimentare e ripensare l’Europa attraverso la cultura

Accesso e borse di studio

L’elaborazione e la catalogazione dell’archivio dell’ECF presso gli Archivi storici dell’Unione europea inizieranno nel 2025 e l’accesso al pubblico è previsto per il 2026. Per incoraggiare ulteriori studi, l’ECF lancerà una borsa di studio annuale per la ricerca, rafforzando il suo impegno a promuovere il dialogo sul passato, il presente e il futuro dell’Europa attraverso la cultura. Ulteriori informazioni sulla collezione, sulla borsa di studio e sul lavoro in corso dell’ECF sono disponibili sul sito https://culturalfoundation.eu.

André Wilkens, direttore dell’ECF: “Sono orgoglioso e onorato del fatto che, sebbene l’ECF non sia un’istituzione dell’UE, i nostri archivi saranno ora ospitati accanto a quelli degli organismi chiave dell’Unione. È un riconoscimento del nostro ruolo centrale come fondazione indipendente nei processi di integrazione europea dal 1954. Più che un documento storico, l’archivio dell’ECF è una risorsa viva. Conserva la memoria dell’organizzazione e offre spunti di riflessione su decenni di collaborazione culturale, sfide e progressi. L’archivio dell’ECF offrirà alle nuove generazioni l’opportunità di confrontarsi con questa eredità in modi che vanno oltre i fatti e le cifre”.

Dieter Schlenker, direttore dell’HAEU: “All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, i fondatori delle Comunità europee immaginarono un’Europa unita non solo nella sfera economica e sociale, ma anche nei settori della cultura e dell’istruzione, con la nascita di una cittadinanza europea comune. Per oltre 70 anni, l’European Cultural Foundation è stata al centro di questo sforzo per costruire un sentimento comune dell’europeo, come ha affermato il suo fondatore Denis De Rougement nel 1954. L’inserimento degli archivi dell’ECF presso l’Archivio Storico dell’Unione Europea a Firenze fornirà nuove, interessanti e finora inesplorate fonti per la ricerca, la conoscenza pubblica e l’educazione sulle radici culturali della cittadinanza europea, fondate sul principio di solidarietà e sui valori della democrazia e dei diritti fondamentali. Inoltre, farà luce sull’affascinante storia dell’ECF stesso. Siamo lieti che la nostra comunità di ricerca abbia accesso a un patrimonio così unico”.

L’European Cultural Foundation

Fondata nel 1954 e con sede ad Amsterdam, la European Cultural Foundation promuove il sentimento europeo attraverso lo sviluppo e il sostegno di iniziative culturali in tutto il continente. Prima fondazione con una missione e una visione europea, l’ECF crede nel potere della cultura per realizzare un’Europa unita all’insegna della diversità, della democrazia e della libertà, dove la solidarietà, il rispetto reciproco e la collaborazione contribuiscono a un senso di appartenenza condiviso. I fondatori hanno immaginato un’Europa unita in cui i cittadini si sentano orgogliosamente europei, un luogo in cui possano vivere, esprimersi, lavorare e sognare liberamente, nella diversità e nell’armonia. Questa missione è urgente oggi come allora. Per maggiori dettagli, visitate il sito: https://culturalfoundation.eu/.

L’Historical Archives of the European Union

L’Archivio storico dell’Unione europea (HAEU), con sede presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze, è dedicato alla conservazione e all’accessibilità del patrimonio documentale dell’Unione Europea. L’Archivio funge da unico luogo ufficiale per la conservazione dei documenti storici delle istituzioni, degli organi e delle agenzie dell’UE e rende questi atti disponibili per la consultazione pubblica e la ricerca secondo la regola dell’accesso trentennale. L’Archivio riceve e conserva anche le collezioni di privati, movimenti e associazioni che hanno avuto un ruolo importante nella storia dell’integrazione europea. Oltre alle attività di conservazione degli archivi e di accesso al pubblico, l’HAEU promuove la ricerca sulla storia dell’integrazione europea e si impegna in una serie di attività di sensibilizzazione. Sostiene l’esplorazione scientifica e l’impegno pubblico attraverso programmi di borse di studio, eventi accademici e iniziative educative. Nell’ambito del suo impegno per la trasparenza, l’HAEU offre preziosi spunti di riflessione sul funzionamento delle istituzioni europee e sul loro ruolo in evoluzione nel plasmare il panorama politico e sociale dell’Europa.

G.A.
Cellulare: +39 3284124103
Skype: gianpaolo751

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