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CULTURA: Tutto pronto per il 7/o Genius Loci, due notti e un’alba di musica e parole, tra gli ospiti del festival Donatella Di Pietrantonio, John Greaves, Andrea Motis, Folco Terzani, Ruth Goller

Dal 26 al 28 settembre nel complesso monumentale di Santa Croce, Firenze

“Genius Loci: alla scoperta di Santa Croce”: torna il festival che apre il complesso monumentale al dialogo con musica e parole. La relazione tra uomo e natura è il tema dell’edizione 2024

 

Dal 26 al 28 settembre a Firenze uno dei luoghi di storia e spiritualità più affascinanti al mondo si presenta al pubblico attraverso una varietà di linguaggi contemporanei

 

In programma concerti, talk e performance che dialogano con lo spirito del luogo.

 Da non perdere l’autrice Premio Strega Donatella Di Pietrantonio, protagonista di un incontro speciale sull’ultimo libro “L’età fragile”; il live all’alba di Andrea Motis, artista rivelazione da Barcellona; il dialogo tra Folco Terzani e Sarah Savioli su ambiente e spiritualità; la stella del nu jazz Ruth Goller in concerto col progetto Skyllumina; Michele Dantini, Giovanna Zucconi e Sergio Givone in un confronto aperto sulle forme del divino; “Lu Santo Jullare Francesco”, memorabile spettacolo della coppia Fo/Rame interpretato da Mario Pirovano; l’omaggio di John Greaves al prog britannico nei 50 anni dal capolavoro di Robert Wyatt “Rock Bottom”

 

 

Firenze, 24 settembre 2024 – Dal 26 al 28 settembre uno dei luoghi di spiritualità, arte e memoria più affascinanti al mondo dialoga, tramite i linguaggi contemporanei, sull’attualissimo tema della relazione tra uomo e natura. Accade a Firenze in occasione della 7/a edizione di “Genius Loci: alla scoperta di Santa Croce”: due notti e un’alba tra concerti, talk e performance per scoprire in modo originale l’identità del suggestivo complesso monumentale.

 

Una performance al cospetto degli affreschi di Taddeo Gaddi con protagonista la scrittrice Premio Strega e Premio Strega Giovani 2024 Donatella Di Pietrantonio; il live di Andea Motis, rivelazione del jazz da Barcellona, alle prime luci del giorno; l’incontro tra la spiritualità dello scrittore e documentarista Folco Terzani e la scienza della chimica e naturalista Sarah Savioli; il sound londinese della stella del nu jazz Ruth Goller che riverbera tra arcate quattrocentesche; la tavola rotonda sulle forme del divino con lo storico dell’arte Michele Dantini, l’autrice e conduttrice Giovanna Zucconi e il filosofo Sergio Givone; uno degli spettacoli più memorabili della coppia Fo/Rame, “Lu Santo Jullare Francesco”, interpretato da Mario Piovano all’interno del complesso francescano; l’omaggio alla scena prog britannica firmato da uno dei suoi protagonisti più iconici, John Greaves, eseguito tra le ombre nel chiostro. In programma tra il Cenacolo, la Cappella Pazzi e il Secondo Chiostro un fitto calendario di eventi che vedrà i protagonisti – artisti, intellettuali, scrittori e musicisti – accompagnare il pubblico in un’esperienza inedita, alla ricerca di una sintesi esclusiva tra spiritualità e bellezza.

 

Sarà dunque il rapporto tra uomo e natura il tema che quest’anno attraverserà la programmazione, connettendola a doppio filo – anche attraverso l’anima francescana di Santa Croce – al momento storico che stiamo vivendo. Il festival è promosso dall’Associazione Controradio Club, dall’Opera di Santa Croce e da Controradio in collaborazione con l’associazione culturale La Nottola di Minerva e con il contributo del Comune di Firenze per Estate Fiorentina 2024 – iniziativa proposta nel Piano Operativo della Città di Firenze (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria su www.santacroceopera.it, info www.controradio.it).

 

Tra gli appuntamenti da non perdere il talk performativo che nasce da “L’età fragile”, romanzo edito da Einaudi quest’anno trionfatore allo Strega, con interventi dell’autrice Donatella Di Pietrantonio intrecciati a letture e musica dal vivo per affrontare i temi quanto mai attuali della violenza, della memoria, del legame con la terra (27/9). La natura, sia nella sua accezione spirituale che ambientale, sarà protagonista di un dialogo aperto tra due narratori: Folco Terzani, osservatore di vite fuori dall’ordinario tra cui quella del padre Tiziano e dell’asceta Baba Cesare, e Sarah Savioli, perito forense e naturalista oltre che scrittrice di romanzi in cui il mondo animale e vegetale comunica con quello umano (27/9). Non mancherà il teatro, con l’indimenticabile monologo di Dario Fo e Franca Rame “Lu Santo Jullare Francesco”, ritratto di uno straordinario innovatore del pensiero cristiano portato in scena da Mario Pirovano, allievo dello stesso Fo (26/9). Tanti i concerti: il tradizionale live all’alba, affidato alla cantante e trombettista Andrea Motis, enfant prodige della musica da Barcellona già sul palco con Quincy Jones (28/9); lo show del veterano della musica John Greaves – affiancato da una band all stars dove spiccano ben due membri dei King Crimson – nei 50 anni dall’uscita di uno dei dischi più seminali del genere: “Rock Bottom” di Robert Wyatt (26/9); la stella della nuova scena jazz Ruth Goller – con collaborazioni da Damon Albarn a Paul McCartney – col progetto “Skyllumina” (26/9).

 

Avanti col confronto tra lo storico dell’arte Michele Dantini, l’autrice e conduttrice Giovanna Zucconi e il filosofo Sergio Givone, per un dibattito aperto sulle immagini che, nei secoli, hanno incarnato la divinità nel mondo occidentale (26/9), mentre il giornalista Marco Pastonesi racconterà, accompagnato dall’organetto di Alessandro D’Alessandro, storie di ciclismo nello spettacolo “W la fuga” (26/9). E ancora: i quattro più importanti contrabbassisti italianiAntonio Sciancalepore, Andrea Pighi, Alberto Bocini, Amerigo Bernardi – riuniti in The Bass Gang (27/9); i ritmi del continente africano interpretati dal duo Jabel Kanueth (kora, voce) e Marco Zanotti (percussioni, voce) con un’ospite d’eccezione: il percussionista Kalifa Kone, direttamente dal Mali, già in tour con la band di Lorenzo Cherubini / Jovanotti (27/9); Sliders, brass band in miniatura formata da tre dei migliori trombonisti in circolazioneFilippo Vignato, Federico Pierantoni e Lorenzo Manfredini – per un live dalle imprevedibili possibilità sonore (26/9); Naom, formazione composta da Nazareno Caputo e Omar Cecchi che fonde esperienza jazzistica e suono ancestrale in un tripudio di percussioni (27/9); Maurizio Geri Swingtet feat. Nico Gori, gruppo di riferimento in Europa per la tradizione manouche che unisce alla lezione di Django Reinhard contaminazioni da oltreoceano e dalla canzone d’autore italiana per un’alchimia nuova e originale, col clarinetto di Nico Gori a conferire ulteriore valore aggiunto (27/9).

 

Il rapporto tra uomo e natura attraversa il messaggio francescano ed è protagonista nelle narrazioni del patrimonio artistico del complesso monumentale. Per questo l’Opera di Santa Croce propone tre visite guidate tematiche proprio con un focus specifico sullo sguardo dell’uomo sulla natura. Sabato 21 settembre alle 11.30 e alle 15.00 e domenica 22 settembre alle 15.00 sarà possibile partecipare a un percorso che, prendendo avvio dall’iconica Tavola Bardi di Coppo di Marcovaldo (1245-50), comprenderà tra le varie opere la rappresentazione delle Stigmate di san Francesco di Giotto (1317-25) e la Leggenda della vera Croce di Agnolo Gaddi (1380-1390) – con la possibilità di accedere alla Cappella Maggiore –, per concludersi nell’Orto di Francesco recentemente inaugurato in Santa Croce (ingresso gratuito fino a esaurimento posti, prenotazioni online www.santacroceopera.it ).

 

IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO

 

Il cartellone di iniziative inaugurerà giovedì 26 settembre e si svolgerà su tre location in contemporanea all’interno del complesso monumentale di Santa Croce.

 

Si parte nel Cenacolo alle 19.50 col talk “Le forme del divino”, una riflessione sulla natura delle immagini sacre attraverso i secoli che vedrà a confronto Michele Dantini, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Università per Stranieri di Perugia, Giovanna Zucconi, autrice e conduttrice televisiva e radiofonica e Sergio Givone, già docente di filosofia estetica presso le Università di Perugia, Torino e Firenze, con letture di Marcello Sbigoli  e la moderazione di Raffaele Palumbo. A seguire, alle 21.00, lo spettacolo “W la fuga”, di e con il cronista sportivo Marco Pastonesi, tra le penne ufficiali del Giro d’Italia, accompagnato dalla musica live di Alessandro D’Alessandro. Il ciclismo è l’unico sport dove la fuga non è un atto di viltà ma di coraggio: si va in fuga per passione o per disperazione, per far vedere la maglia o per farsi vedere dalla moglie, per salutare i parenti o anche per salutare la corsa. Insomma: ogni fuga ha la sua storia da raccontare e suonare, da ricordare e cantare, da tramandare e interpretare. Alle 22.15 ancora spazio al teatro con “Lu Santo Jullare Francesco”: dalle ricerche di Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura 1997, e con l’interpretazione di Mario Pirovano, un indimenticabile monologo sulla vita di San Francesco oltre che uno spaccato sull’Italia medievale tra Papi e Cardinali, soldati sui campi di battaglia, contadini e venditori al mercato, monaci e cavapietre. Realtà storica e tradizione popolare si intrecciano nel ripercorrere alcuni tra i momenti più significativi della vita di Francesco, per elaborare un’immagine non agiografica del santo che si definiva “jullare di Dio”.

 

Lo spazio del Secondo Chiostro sarà tutto dedicato alla musica. Alle 20.15 luci puntate su Ruth Goller, artista con base a Londra considerata una delle più importanti figure nel campo del sound di confine, nonché una delle più interessanti e richieste specialiste del basso elettrico sulla scena internazionale. Goller presenterà al pubblico il nuovo progetto “Skyllumina” – recentemente pubblicato per la prestigiosa etichetta di Chicago International Anthem – al fianco di Emanuele Maniscalco alla batteria e accompagnata dalle voci evocative di Lauren Kinsella ed Alice Grant. Sempre da oltremanica alle 21.30 arriva la John Greaves Band: gruppo stellare per un concerto che riporta sul palco il meglio del prog rock inglese suonato dai suoi storici protagonisti. In formazione – oltre al leggendario musicista gallese già militante in band seminali quali Henry Cow, Penguin Café Orchestra, National Health, qui nel ruolo di band leader – Mel Collins al sax, leggenda vivente col suo impressionante curriculum di collaborazioni, sopra tutte quella coi King Crimson, di cui è membro dal 1971; Jakko Jakszyk, chitarrista sempre dai King Crimson; Annie Barbazza a piano e chitarra, vero astro nascente della scena avant/prog, “scoperta” da Greg Lake (ancora un link coi King Crimson); Annie Whitehead, trombonista da tempo collaboratrice di Robert Wyatt e figura centrale del nuovo jazz progressivo inglese; Règïs Boulard, pirotecnico batterista francese.

 

Da non dimenticare la Cappella Pazzi, dove in due sessioni successive – alle 21.15 e alle 23.15 – si esibiranno gli Sliders: ensemble scintillante come l’ottone dei tre tromboni che la compongono, capace di sussurrare, gridare, ruggire, sorprendere, divertire e commuovere. Se il trombone può essere considerato lo strumento più vicino alla voce umana, allo stesso modo è uno strumento dalle infinite possibilità musicali, sonore ed effettistiche, sviscerate dai tre in una continua sperimentazione attraversando il blues, la folk music, la musica contemporanea, i corali e molto altro.

 

Avanti venerdì 27 settembre. Alle 19.50 nel Cenacolo il talk “A piedi nudi sulla terra”: Folco Terzani e Sarah Savioli tesseranno storie e punti di vista a partire dalle rispettive pubblicazioni, con letture a cura di Giulia Cavallini, musiche dal vivo di Ettore Bonafè e la moderazione di Raffaele Palumbo. Tra viaggi spirituali, personaggi affascinanti e controversi e vicende in cui la realtà supera l’immaginazione rimane una domanda: quella sul senso ultimo della vita. Segue alle 21.00 “L’età fragile”,  il talk/performance con al centro Donatella di Pietrantonio e il suo ultimo lavoro editoriale, con letture a cura di Federica Miniati, musiche live eseguite da Meissa Duo (Alda Delle Lucche e Giulia Fidenti) e la moderazione di Raffaele Palumbo. Non esiste un’età senza paura, siamo fragili sempre. Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi. Per questo Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al Dente del Lupo c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano più. La serata procede alle 22.15 con Kalifa Kone, Jabel Kanuteh e Marco Zanotti Trio. Kanuteh e Zanotti – griot gambiano il primo e percussionista italiano il secondo – propongono un sound che ha assimilato Fela Kuti così come le correnti contemporanee provenienti dall’Africa e dalla sua diaspora. Ospite (molto speciale) del concerto è Kalifa Kone, percussionista nato e cresciuto a Bamako, in Mali, collaboratore di big della musica africana come Oumou Sangare, Kel Assouf, Baba Sissoko e Salif Keita.

 

Passando al Secondo Chiostro, alle 20.10 spazio al ritmo della The Bass Gang, gruppo che riunisce quattro eccellenze del contrabbasso nostrano, attivi come solisti e primi contrabbassi in prestigiose Orchestre come quelle di Santa Cecilia, Orchestra del Maggio Fiorentino, Orchestra del Teatro alla Scala, London Symphony Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestra Sinfonica A.Toscanini. Nella variegata ed eclettica scaletta brani classici, eseguiti con un approccio che va dal filologico all’irriverente, canzoni d’autore italiane, colonne sonore e pezzi iconici del rock e del pop: da Vivaldi a Morricone, da Mozart a Henry Mancini, da Stravinsky a Piazzolla, da Renato Carosone ai Beatles. E poi alle 21.30 Maurizio Geri Swingtet feat. Nico Gori: Maurizio Geri a chitarra e voce, Pippi Dimonte al contrabbasso e Giacomo Tosti alla fisarmonica per uno spettacolo ispirato alla tradizione zingara alsaziana, dal padre fondatore Django Reinhardt fino alle varie contaminazioni che fino ad oggi hanno reso vitale e “moderno” lo swing-manouche. Special guest Nico Gori, uno dei clarinettisti più internazionalmente riconosciuti al momento, che vanta collaborazioni con giganti tra cui il maestro della bossa nova Caetano Veloso.

 

Ci si sposta in Cappella Pazzi con Naom, percorso di condivisione umana e musicale nato da una serie di domande relative al fare musica ed al suo significato, live in tre sessioni successive, alle 19.45, alle 21.20 e alle 22.30. Tra musica colta, suggestioni dal subcontinente indiano, elementi contemporanei e richiami arcaici Nazareno Caputo e Omar Cecchi creano un set di soli strumenti a percussione – vibrafono, marimba, batteria, konnakkol – radicati a un fare musica artigianale, ancestrale.

 

La 7/a edizione di “Genius Loci: alla scoperta di Santa Croce” si chiuderà come da tradizione con un concerto all’alba. Quest’anno a far calare il sipario e alzare il sole sulla manifestazione – alle 6 del mattino di sabato 28 settembre nel Secondo Chiostro – sarà Andrea Motis, cantante e trombettista spagnola che ha conquistato la critica internazionale grazie alla voce splendida, paragonata a quella di Norah Jones, e alla grazia dimostrata nell’esibirsi sui palchi sin da giovanissima. Classe 1995, già nel 2012 è invitata ad esibirsi al Festival Jazz di Barcellona, dove sale sul palco insieme al leggendario Quincy Jones. Con decine di milioni di visualizzazioni su Youtube, Motis sarà a Firenze per un live intimo, in due col chitarrista Josep Traver.

 

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.santacroceopera.it

 

Info www.controradio.it / www.santacroceopera.it

FB e IG @geniuslocisantacroce

 

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Franca Ciari

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