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Fela Kuti, il re dell’Afrobeat, il racconto di un’epoca in “Il mio dio vivente”

Fela Kuti, il re dell’Afrobeat, il racconto di un’epoca in “Il mio dio vivente”
In esclusiva allo Spazio Alfieri giovedì 21 marzo, ore 20.30 la proiezione preceduta dalla musica dal vivo di
Brahima Dembele; domenica 24 marzo alle ore 21.00 ospite il regista Daniele Vicari


A Tafa Balewa Square, un milione di persone, una folla adorante, riempie ogni spazio. È il 12 agosto 1997, dieci giorni prima è morto Fela Kuti e ora il suo popolo è lì per salutarlo. Fela è riconosciuto nel panorama mondiale come il Re dell’Afrobeat, la sua musica ha influenzato artisti fondamentali come Miles Davis, Hugh Masekela, Bob Marley, James Brown, ma per milioni di persone è molto di più, è un punto di riferimento, una guida spirituale.
A riprendere queste immagini tremolanti con la sua videocamera è un regista italiano,
Michele Avantario, che non è lì per immortalare un evento, è lì perché quell’uomo straordinario, quel musicista unico, quel grande mistico, è per Michele tutto ciò per cui vale la pena vivere, è il suo dio vivente. Questo è il cuore del film: la storia di un giovane regista, che nel 1980 incontra Fela Kuti in tour in Italia con il suo gruppo e da quel momento dedica tutto il suo tempo e le sue energie a convincere l’artista ad accettare l’idea di realizzare un grande film interpretato dallo stesso Fela. Ma lentamente, inesorabilmente, il giovane rimane affascinato dalla vita e dalle idee di Fela Kuti fino al punto da far passare in secondo piano il progetto cinematografico, abbracciando la cultura animista.
Così il regista
Daniele Vicari scrive nelle note di regia: “Il film non è un documentario classico, cioè un film che racconta la vita inimitabile di un grande personaggio del 900, ma è la storia di un uomo tutto sommato semplice, sconosciuto, che si perde in un mondo più grande di lui. Questa è la storia di Michele, appunto, che incontra l’altro da sé sotto forma di immenso musicista e uomo dalle mille contraddizioni, sotto forma di un’Africa conquistata sì dagli eserciti occidentali, ma ancora fondamentalmente sconosciuta, inesplorata, imprendibile, indomabile. Ecco perché il nostro film è un trip, un viaggio nella coscienza di Michele che inizia la sua vita adulta negli anni ’70, gli anni del “dio è morto”, della liberazione sessuale, del conflitto sociale, della diffusione degli stupefacenti e dell’esplosione del rock. Questi anni lo conducono a confrontarsi con quello che sarà, in tutto e per tutto, il suo dio in terra: Fela Anikulapo Kuti. Per questo, ciò che racconteremo di Fela Kuti sarà filtrato dalle immagini, dalle parole e dalle idee di Michele, così come dalle sue ossessioni e dai suoi incubi, attraverso i quali entrerà in contatto con il suo mentore”.

Spazio Alfieri

giovedì 21 marzo, dalle ore 20.30
ore 20.30
aperitivo a tema e musica dal vivo con Brahima Dembele, percussioni
ore 21.15 proiezione del film

domenica 24 marzo, ore 21.30
introduce il film il regista Daniele Vicari, modera Pinangelo Marino

FELA – IL MIO DIO VIVENTE
di Daniele Vicari
voce narrante Claudio Santamaria
documentario, 90 minuti, Italia, Slovenia, Uk, 2023


Info tel.055 53 20 840 – www.spazioalfieri.it
Biglietto singolo intero € 8 • ridotto € 6

Comunicazione: Sara Bertolozzi cell. 328 3788702 sarabertolozzi@gmail.com

Redazione

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