La Befana: vien di notte…
Per tutti i bambini è la vecchietta che in groppa alla sua scopa e vestita di stracci, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, porta dolci e doni ai bambini.
Ma chi è in realtà questa brutta, ma buona, vecchina?
Il termine Epifanìa (o Befanìa) deriva dal greco “epì phanein”, e significa “apparizione, manifestazione”, come la stella cometa che apparve ai Re Magi e li guidò fino alla stalla dove nacque Gesù .
Inoltre l’Epifania ha origini molto antiche, che discendono dalle tradizioni magiche precristiane, le quali nella cultura popolare sono diventate non solo religiose ma anche folcloristiche.
I Re Magi probabilmente hanno poco a che fare con la Befana, ma esiste una leggenda a riguardo…
La Leggenda della Befana
I Re Magi (Gaspare, Melchiorre e Baldassarre) erano sacerdoti, grandi conoscitori della scienza e della teologia. I tre, guidati dalla stella cometa andavano a rendere omaggio al Bambino Gesù,e portavano con sè 3 doni preziosi: l’oro, che è il metallo più prezioso, l’incenso, che è un profumo che viene bruciato, e la mirra, una crema profumata che serviva per inbalsamare i morti.
Giunti in prossimità di una casetta si fermarono per chiedere indicazioni sulla direzione da prendere.
Bussarono alla porta, e venne ad aprire una vecchina.
I Re Magi le chiesero se conoscesse la strada per Betlemme perchè là era nato il Salvatore. La donna però non seppe dare loro nessuna indicazione, così i tre Re Magi le chiesero di unirsi a loro, ma lei rifiutò perchè aveva molto lavoro da sbrigare.
Dopo che i tre furono andati via, la donna si pentì, in fretta e furia preparò un sacco pieno di dolciumi e decise di raggiungerli per andare a trovare il nuovo nato. Ma non riuscì a trovarli, e allora offrì i dolcetti ad ogni bambino che incontrava per strada nella speranza che fosse il Gesù Bambino.
Da allora, ogni anno, la sera dell’ Epifania la vecchina si mette alla ricerca di Gesù e si ferma in ogni casa in cui c’è un bambino, per lasciare un dono, un dolcetto, se è stato buono, o del carbone, se invece ha fatto il discolo.
Nell’immaginario collettivo la Befana è una vecchietta brutta e gobba, con il naso adunco e il mento aguzzo, vestita di stracci e coperta di fuliggine, perchè entra nelle case attraverso la cappa del camino.
E nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, mentre tutti dormono, infila dolci e regali, nelle calze che i bambini hanno appeso al caminetto.
Al giorno d’oggi però non tutti hanno il camino, per questo motivo in alcune case entra dalle finestre o addirittura dalla porta principale, e udite udite …
… ha sostituito la sua vecchia scopa volante con un razzo a propulsione!!
Ma non tutti i bimbi ricevono caramelle e dolcetti, perchè solo i più meritevoli vengono premiati, a chi invece durante l’anno si è comportato male, lascia grossi pezzi di carbone.